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  • 11 dicembre 2024
  • Direzione generale della Comunicazione
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La Commissione propone misure per rafforzare la sicurezza delle frontiere e contrastare le minacce ibride

Read-out of the weekly meeting of the von der Leyen Commission by Henna Virkkunen, Executive Vice-President of the European Commission, on the Communication on countering hybrid threats and strengthening security at the EU’s external borders

 

Il numero di migranti in arrivo alla frontiera orientale dell'UE è notevolmente aumentato. Nel 2024 il numero di persone entrate nell'UE dalla frontiera bielorussa è aumentato del 66% rispetto al 2023. La Russia e la Bielorussia si approfittano delle persone con visti russi per studio o turismo e utilizzano gli esseri umani come un atto di ostilità, come strumento politico per destabilizzare la società dell'UE, sfruttando il principio dell'UE del diritto di asilo. Questa tattica di guerra ibrida deve essere contrastata. Per questo motivo l'UE ha adottato una serie di azioni che rafforzeranno la capacità dei paesi dell'UE di opporsi a questa minaccia ibrida e di rafforzare la sicurezza alle frontiere esterne dell'UE

Ecco in cosa consistono le azioni: 

  • individuare le sfide alle frontiere terrestri esterne dell'UE con la Russia e la Bielorussia e la minaccia per la sicurezza dell'Unione. La Commissione europea sosterrà i paesi dell'UE nell'impedire alla Russia e alla Bielorussia di sfruttare i principi e i valori europei, compreso il diritto di asilo, contro l'UE 
  • rafforzare la risposta politica e il sostegno operativo dell'UE. Diverse misure dell'UE contro la strumentalizzazione dei migranti sono già state messe in atto in Finlandia, Lettonia, Lituania e Polonia. Per rafforzare ulteriormente la sorveglianza alle frontiere con la Russia e la Bielorussia l'UE sta mettendo a disposizione 170 milioni di euro per aggiornare i sistemi di sorveglianza elettronici, migliorare le reti di telecomunicazione, installare apparecchiature mobili di rilevamento e contrastare le intrusioni di droni 
  • definire il contesto giuridico. I paesi dell'UE sono giuridicamente tenuti a proteggere le frontiere esterne dell'UE, nel rispetto dei diritti fondamentali e del principio di non respingimento (ossia la garanzia che nessuno debba essere rimpatriato in un paese in cui subirebbe torture, trattamenti crudeli, disumani o degradanti). Di fronte all'attuale minaccia ibrida, e in linea con i trattati dell'UE, i paesi dell'UE hanno la facoltà di adottare misure nazionali che possono incidere sui diritti fondamentali, come il diritto di asilo. Tali misure devono essere eccezionali, temporanee, proporzionate e adottate solo in casi chiaramente definiti 
  • intensificare la cooperazione con l'UE e con gli altri paesi dell'UE. I paesi dell'UE interessati sono invitati a cooperare strettamente con l'UE e con gli altri paesi dell'UE per garantire la coerenza e l'efficacia di qualsiasi azione connessa. 

L'UE sosterrà sempre i paesi dell'UE nei loro sforzi volti a garantire un'Unione sicura con uno spazio Schengen pienamente funzionante, a vantaggio di tutti i cittadini dell'UE. I paesi dell'UE dovrebbero avvalersi di tutte le possibilità contemplate dalla legislazione dell'Unione, mentre la Commissione è pronta a dialogare con i paesi che adottano misure eccezionali. 

Per ulteriori informazioni 

Una nuova era per la difesa e la sicurezza europee 

Comunicazione sul contrasto alle minacce ibride derivanti dall'uso della migrazione come arma e sul rafforzamento della sicurezza alle frontiere esterne dell'UE 

Finanziamento dello strumento per la gestione delle frontiere e dei visti 

Comunicato stampa - La Commissione intensifica il sostegno agli Stati membri per rafforzare la sicurezza dell'UE e contrastare l'uso della migrazione come arma 

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Data di pubblicazione
11 dicembre 2024
Autore
Direzione generale della Comunicazione