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Document 52013PC0242
Proposal for a DECISION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL providing macro-financial assistance to the Hashemite Kingdom of Jordan
Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO relativa alla concessione di assistenza macrofinanziaria a favore del Regno hascemita di Giordania
Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO relativa alla concessione di assistenza macrofinanziaria a favore del Regno hascemita di Giordania
/* COM/2013/0242 final - 2013/0128 (COD) */
Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO relativa alla concessione di assistenza macrofinanziaria a favore del Regno hascemita di Giordania /* COM/2013/0242 final - 2013/0128 (COD) */
RELAZIONE 1. CONTESTO DELLA PROPOSTA · Motivazione e obiettivi della proposta Dall’inizio del 2011
l’economia giordana è stata colpita in modo particolare da eventi interni
collegati alla Primavera araba e delle turbolenze regionali in corso, in
particolare nei paesi vicini Egitto e Siria. In una congiuntura internazionale
debole, la transizione politica della Giordania ha pagato un tributo pesante in
termini di entrate esterne, che si è ripercosso sulle finanze pubbliche. Calo
delle entrate del turismo e degli investimenti esteri diretti, rincaro dei
prezzi dell’energia a livello internazionale, ripetute interruzioni del flusso
di gas naturale dall’Egitto, che hanno costretto la Giordania a sostituire le
importazioni del suddetto gas con combustibili più costosi per la generazione
di energia elettrica: tutto questo ha rallentato la crescita e determinato un
sensibile deterioramento della bilancia dei pagamenti e della situazione di
bilancio. La Giordania ha risentito altresì dell’intensificarsi della crisi in
Siria, segnatamente a causa dell’afflusso di profughi e delle relative
conseguenze sui conti pubblici. Se finora il paese è riuscito a mantenere la
stabilità macroeconomica, anche attraverso sforzi notevoli di risanamento del
bilancio e l’assistenza finanziaria di donatori esteri, sussistono carenze
significative nella bilancia dei pagamenti e nelle finanze pubbliche. Sotto la pressione
di un brusco calo delle riserve internazionali nel primo semestre 2012, le
autorità giordane hanno concordato con il Fondo monetario internazionale (FMI)
un accordo di stand-by (ASB) pari a 2 miliardi di USD (ossia 800% della quota),
della durata di 36 mesi, che è stato approvato nell’agosto 2012. A fronte del
deterioramento della situazione e delle prospettive economiche, nel
dicembre 2012 il governo giordano ha chiesto all’UE un’assistenza
macrofinanziaria (AMF) per un importo di 200 milioni di EUR. La Commissione
intende presentare al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta di
assistenza macrofinanziaria al Regno Hascemita di Giordania per un importo
massimo di 180 milioni di EUR in forma di prestito a medio termine. La base
giuridica proposta è l’articolo 212 del TFUE. L’assistenza
macrofinanziaria dell’UE contribuirà a coprire il fabbisogno residuo di finanziamento
esterno del paese nel 2013 e 2014 nell’ambito del programma dell’FMI e a far fronte
alle persistenti conseguenze economiche della Primavera araba e agli shock
esterni del settore energetico; ridurrà le vulnerabilità a breve
termine dell’economia con riguardo alla bilancia dei pagamenti e alle finanze
pubbliche, sostenendo altresì i programmi di aggiustamento economico e di
riforma concordati con l’FMI e la Banca mondiale nonché le riforme concordate
nell’ambito delle operazioni dell’UE di sostegno al bilancio (tra cui il
contratto di buona governance e di sviluppo di 40 milioni di EUR finanziato dal
programma Sostegno al partenariato, alle riforme e alla crescita inclusiva
(SPRING). L’assistenza proposta mira a promuovere misure
strategiche tese a migliorare la gestione delle finanze pubbliche e la riforma
fiscale rafforzando inoltre il regime della previdenza sociale (anche grazie ad
un migliore orientamento del sistema dei trasferimenti di liquidità varato nel
novembre scorso a favore delle famiglie a compensazione dei risultati della
riforma del sistema dei sussidi per l’energia), misure volte a migliorare il
quadro normativo e il clima degli investimenti, e riforme per ridurre la
disoccupazione e favorire la partecipazione al mercato del lavoro, soprattutto
tra le donne. L’assistenza
macrofinanziaria proposta è coerente con gli impegni politici e finanziari che
l’UE ha preso con le autorità giordane nella riunione della task-force
UE-Giordania che si è tenuta nel febbraio 2012, nonché con gli obiettivi del
nuovo partenariato con la regione del Mediterraneo meridionale, proposto
durante il vertice del G8 di Deauville, e con gli orientamenti della nuova
politica europea di vicinato. Tale assistenza intende inoltre segnalare nella
regione che l’UE è pronta ad aiutare, nei momenti di difficoltà economiche, i
paesi come la Giordania che prendono la strada delle riforme politiche. In questo contesto, la Commissione ritiene
soddisfatte le condizioni preliminari politiche ed economiche per dare
esecuzione all’assistenza macrofinanziaria del tipo e dell’entità proposti. · Contesto generale La Giordania ha
dovuto far fronte al deterioramento della situazione economica sin dal 2011, a
causa dei disordini politici della regione associati alla Primavera araba e
della congiuntura economica, più debole sia a livello regionale che mondiale. Queste
circostanze hanno avuto ricadute negative sui due principali motori esterni
della crescita economica: le entrate del settore turistico e gli investimenti
esteri diretti. Inoltre, le frequenti interruzioni dell’approvvigionamento dall’Egitto
hanno costretto il governo a sostituire il gas con più costose importazioni di
petrolio, con conseguente sensibile aumento del costo delle importazioni[1]. Questi shock esterni negativi
hanno contribuito a creare profondi squilibri di bilancio, in particolare nei
conti con l’estero. In questo
contesto, e dopo un periodo di crescita economica vigorosa con una media del 6,5%
tra il 2000 e il 2009, dovuta in parte ad un clima esterno favorevole, nel 2011
la crescita del PIL è precipitata al 2,6%. È seguita una modesta
crescita, al 2,9%, nel primo semestre 2012 dovuta ad una ripresa delle entrate
del turismo malgrado deboli risultati dei settori minerario ed edile. Nel 2013
si prevede una crescita del PIL, sostenuta dall’aumento degli investimenti
esteri diretti nei settori energetico e bancario, che però resterà
relativamente bassa (circa il 3%). L’inflazione dei prezzi al consumo è
aumentata leggermente nel 2012 arrivando ad una media del 4,8% rispetto al 4,5%
del 2011, in quanto l’impatto degli aumenti delle tariffe interne di
combustibile ed energia elettrica è stato in parte compensato dalla maggiore
debolezza della domanda interna. Ci si aspetta un ulteriore aumento, fino ad
una media del 6,1%, nel 2013, in parte a seguito del previsto aggiustamento dei
prezzi dell’energia. Dalla metà del 2011 la politica monetaria ha subito una
stretta, intesa a preservare l’attrattiva delle attività denominate in dinari
giordani. L’attuale politica di tasso di cambio fisso (ancorato al dollaro
statunitense) ha contribuito a imbrigliare le aspettative inflazionistiche. La posizione esterna si è considerevolmente
deteriorata dall’inizio del 2011 a causa degli shock precedentemente indicati.
Il disavanzo delle partite correnti (sovvenzioni incluse) ha raggiunto il 12%
del PIL nel 2011 (19% del PIL al netto delle sovvenzioni), in aumento rispetto
al 7,1% del PIL nel 2010 (11,3% del PIL al netto delle sovvenzioni), in parte a
causa dell’aumento del costo delle importazioni, pari al 16,6%. A fine 2012 il
disavanzo era ulteriormente aumentato al 17% del PIL (20,6% del PIL al netto
delle sovvenzioni) malgrado un aumento delle entrate del settore turistico pari
al 15,3% (generalmente attribuito all’afflusso turistico dai paesi arabi) e un
aumento del 3,5% delle rimesse. Secondo le proiezioni tuttavia il disavanzo
delle partite correnti al netto delle sovvenzioni si ridurrà al 12,1% nel 2013
in virtù della più forte crescita delle esportazioni e del graduale ritorno
alla normalità nell’approvvigionamento di gas dall’Egitto. Il calo degli
investimenti esteri diretti nel 2011-2012 ha ulteriormente peggiorato la
posizione esterna. Il fabbisogno finanziario nello stesso periodo è stato in
gran parte colmato grazie ad aiuti dall’estero, in particolare paesi del
Consiglio di cooperazione del Golfo, e dalle istituzioni di Bretton Woods,
nonché grazie alla mobilizzazione delle riserve internazionali, che sono
diminuite del 14% nel 2011 (a 10,7 miliardi di USD) e ancora più drasticamente
nel 2012 per attestarsi a 5,2 miliardi di USD (appena superiori a 3 mesi di
importazioni) alla fine dell’anno. Le finanze pubbliche hanno subito forti
pressioni a causa dei pacchetti di spesa sociale adottati nel 2011, dell’impatto
sul bilancio dell’aumento dei prezzi delle importazioni di energia e del
rallentamento dell’economia. Il disavanzo di bilancio al netto delle
sovvenzioni è aumentato dal 7,7% del PIL nel 2010 all’11,7% nel 2011, mentre il
debito pubblico è salito al 70,7% del PIL a fine 2011 (rispetto al 67,1% del
PIL a fine 2010). Sebbene il bilancio 2012 adottato in febbraio
prevedesse un ampio aggiustamento rispetto al 2011, a metà dell’anno è apparso
chiaro che questo non sarebbe stato più possibile a fronte di sussidi per il
carburante ben superiori alle previsioni, a costi salariali più alti dovuti
alla riforma della funzione pubblica, ad aumenti della spesa per pensioni e
sanità e ad esborsi per l’assistenza medica e logistica fornita ai profughi
siriani[2].
Per mitigare gli effetti della sostenibilità del debito e delle eventuali
carenze nei flussi esterni, nel maggio 2012 il governo ha deciso di adottare
misure di bilancio supplementari pari al 3,4% del PIL, nell’intento di ridurre
il disavanzo complessivo nel 2012 di circa 1,5 punti percentuali del PIL (al 10,7%
del PIL al netto delle sovvenzioni). Sul versante della spesa, le misure di
risanamento del bilancio (che ammontano a circa il 2,9% del PIL) comprendevano:
abolizione dei sussidi per benzina a 95 ottani, carburante aereo e combustibili
pesanti; diminuzione del 13% del sussidio per la benzina a 90 ottani; aumento
del 6% del prezzo del diesel e tagli della spesa corrente e in conto capitale. Sul
versante delle entrate, lo sforzo di risanamento dell’ordine dello 0,4% del PIL
prevedeva, tra l’altro, l’introduzione di un’imposta sulle vendite dei telefoni
cellulari e dei condizionatori d’aria, l’aumento delle imposte su auto,
biglietti aerei, alcolici e prodotti del tabacco, la soppressione di
determinate esenzioni fiscali. Ai primi di settembre 2012, il governo ha
deciso di introdurre una tassa del 6% sul diesel e di abolire i sussidi per la
benzina a 90 ottani, ma la decisione, che è un parametro di riferimento
strutturale del programma dell’FMI, è stata inizialmente sospesa dal re. La
benzina a 90 ottani è stata poi liberalizzata a metà novembre (insieme all’abolizione
dei sussidi ai prezzi di diesel, kerosene e gas domestico) in piena conformità
al parametro di riferimento strutturale per l’aggiustamento dei prezzi fissato
dal programma dell’FMI. Sebbene queste misure abbiano comportato forti proteste
sociali a metà novembre, il governo ha mantenuto gli aggiustamenti del prezzo
dei combustibili. Come sottolineato nel dialogo comune sulle
riforme economiche condotto dalla Commissione con le autorità giordane nell’ottobre
scorso, la Giordania ha compiuto notevoli progressi in diversi settori
essenziali di riforma, tra i quali: aggiustamento dei prezzi dell’energia,
piani di diversificazione dell’approvvigionamento energetico, misure per aumentare
la partecipazione delle donne alla forza lavoro, piani per sostenere l’accesso
delle PMI ai finanziamenti, trasmissione al parlamento di proposte legislative
sull’imposizione del reddito, partenariato pubblico/privato e riforma della
previdenza sociale. Restano tuttavia da affrontare problemi sostanziali
connessi alle riforme strutturali. Inoltre, varie proposte legislative restano
bloccate in parlamento; lo scioglimento delle camere e l’organizzazione delle
elezioni politiche che hanno avuto luogo a fine gennaio 2013 ne hanno
ulteriormente ritardato l’adozione. Il 3 agosto 2012 il consiglio dell’FMI ha
approvato per la Giordania, come indicato, un accordo di stand-by pari a 2
miliardi di USD (ossia 800% della quota) della durata di 36 mesi. Una parte
relativamente importante del finanziamento è disponibile nelle fasi iniziali
del programma: 300% della quota (sul totale dell’800%) è versato nelle prime
due tranche, la seconda delle quali sarà erogata al termine del primo
riesame del programma stesso. Il programma prevede un pacchetto di misure volte
a rafforzare la crescita riducendo d’altra parte la vulnerabilità a impatti
esogeni, segnatamente grazie alla riforma dei sistema di sussidi energetici,
riportando la NEPCO ad un livello di solvibilità e promuovendo la
diversificazione dell’approvvigionamento energetico. Il programma prevede
inoltre un risanamento dei conti pubblici attraverso una razionalizzazione del
regime fiscale, migliore amministrazione tributaria e tagli della spesa. Per il
2013 sono programmate ulteriori, sostanziali misure di aggiustamento del
bilancio, che comprendono aumenti dei prezzi di diesel e kerosene, riduzioni
delle esenzioni fiscali ed eventualmente aumenti delle accise, nell’intento di
ridurre il disavanzo di bilancio, al netto delle sovvenzioni, al 9,3% del PIL
per l’anno (5,5% sovvenzioni comprese). In base alle ultime proiezioni dell’FMI
disponibili, il fabbisogno di finanziamenti esterni per il periodo del
programma del Fondo (2013-2015) ammonta a 5,9 miliardi di USD, corrispondenti
in sostanza ad un vistoso (sebbene in calo nel tempo) disavanzo delle partite
correnti e alla necessità di ricostituire le riserve ufficiali di valuta
estera. A fronte di riserve giordane già ad un livello criticamente basso alla
fine del 2012 (appena sopra il parametro di riferimento minimo, ossia 3 mesi d’importazioni
come precedentemente indicato) e di una bilancia dei pagamenti tuttora assai
vulnerabile agli impatti esterni, in particolare ulteriori interruzioni della
fornitura di gas dall’Egitto e l’evoluzione della situazione politica nella
regione, il programma dell’FMI è diretto a ricostituire considerevolmente le
riserve ufficiali. Al netto degli esborsi a titolo dell’accordo di stand-by e
del prestito per la politica di sviluppo accordato dalla Banca mondiale, la
Giordania deve far fronte ad un fabbisogno di finanziamento esterno residuo
pari a 4,1miliardi di USD in questi tre anni, che dovrà essere coperto da altri
donatori (paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo, USA, UE, Francia e
Giappone). L’assistenza macrofinanziaria dell’UE proposta corrisponderebbe al 4,4%
circa del fabbisogno di finanziamento esterno residuo. · Disposizioni vigenti nel settore della proposta Nessuna. · Coerenza con altri obiettivi e politiche dell’Unione Da tempo l’UE coltiva interessi di
collaborazione con la Giordania, riconoscendone il ruolo di stabilizzatore
nella regione e i reciproci collegamenti economici e finanziari. Le relazioni
contrattuali tra UE e Giordania rientrano nell’ambito dell’accordo di
associazione del maggio 2002, che liberalizza gli scambi commerciali tra
le due parti e prevede il rafforzamento del dialogo politico bilaterale e della
cooperazione economica. Le relazioni bilaterali sono state intensificate
ulteriormente nell’ambito della politica europea di vicinato dell’UE (PEV)
anche attraverso l’adozione nel 2005 di un piano d’azione PEV quinquennale,
sostituito da un nuovo piano d’azione quinquennale nel 2010, che identifica le
misure di riforma fondamentali in campo politico ed economico e promuove la
convergenza normativa della Giordania con l’UE. La Giordania è inoltre il primo
paese partner mediterraneo con il quale l’UE ha concluso negoziati tecnici
verso uno “status avanzato”, è membro dell’Unione per il Mediterraneo ed ha importanti
legami economici con l’UE. Nel 2011 l’UE è stata la prima fonte d’importazioni
della Giordania (con il 20,1%), sebbene solo il settimo paese di destinazione
delle esportazioni giordane. L’UE ha altresì offerto alla Giordania, come è
stato rilevato, di negoziare l’istituzione di un zona di libero scambio globale
e approfondito al fine di aumentare l’integrazione del paese nel mercato unico
unionale. In conclusione, sebbene la strada della
Giordania verso la democrazia a pieno titolo non sia scevra d’ostacoli e
permangano incertezze di rilievo, il paese ha preso iniziative decisive di
riforma in campo politico ed economico e presenta un solido contesto di
relazioni bilaterali con l’UE. Da quando è iniziata la Primavera araba, l’UE
ha dichiarato in diverse occasioni l’impegno a sostenere la Giordania nel
processo di riforme economiche e politiche: è stato questo, in effetti, il
messaggio principale della prima task-force UE-Giordania che si è tenuta ad
Amman nel febbraio 2012. La proposta di assistenza macrofinanziaria è
coerente con l’impegno dell’UE di sostenere la transizione economica e politica
della Giordania e conforme agli orientamenti sull’AMF indicati nelle
conclusioni del Consiglio del 2002 in merito e nella relativa lettera di
accompagnamento del Presidente del Consiglio al Presidente della Commissione.
In particolare, come espresso in dettaglio nel documento di lavoro dei servizi
della Commissione che accompagna la proposta, questa rispetta i seguenti
principi: carattere di eccezionalità, presupposti politici, complementarità,
condizionalità e disciplina di bilancio. La Commissione continuerà a controllare e
valutare, durante il periodo di validità dell’operazione di assistenza
macroeconomica, il rispetto dei suddetti criteri e, in stretto collegamento con
il Servizio europeo per l’azione esterna, dei presupposti politici. 2. CONSULTAZIONI CON LE PARTI INTERESSATE E
VALUTAZIONI D’IMPATTO · Consultazione delle parti interessate L’assistenza macrofinanziaria è fornita in
quanto parte integrante del sostegno internazionale alla stabilizzazione
economica e al programma di ripresa della Giordania. Nel preparare le presente
proposta, i servizi della Commissione si sono consultati con il Fondo monetario
internazionale e la Banca mondiale, i cui consistenti programmi di
finanziamento sono già in atto. Prima di presentare la proposta la Commissione
ha consultato gli Stati membri dell’UE in seno al comitato economico e
finanziario e si è tenuta in contatto regolare con le autorità giordane. · Ricorso al parere di esperti La Commissione, coadiuvata da esperti esterni,
procederà ad una valutazione operativa della qualità e affidabilità dei
circuiti finanziari pubblici e delle procedure amministrative della Giordania. · Valutazione d’impatto L’assistenza macrofinanziaria e il programma
di aggiustamento economico e di riforme che l’accompagnano contribuiranno ad
alleviare il fabbisogno di finanziamento a breve termine della Giordania,
sostenendo nel contempo misure strategiche volte a rafforzare la bilancia dei
pagamenti e la sostenibilità di bilancio a medio termine, e ad aumentare la
crescita sostenibile, come concordato con l’FMI. Contribuirà in particolare ad
accrescere l’efficienza e la trasparenza della gestione delle finanze
pubbliche, promuovere le riforme di bilancio per aumentare la riscossione delle
imposte e migliorare la progressività del regime tributario, sostenere gli
attuali sforzi per rafforzare il regime di previdenza sociale, promuovere
riforme del mercato del lavoro (per ridurre la disoccupazione ed aumentare i
tassi di partecipazione, soprattutto tra le donne) ed agevolare l’adozione di
misure volte a migliorare il quadro normativo degli scambi commerciali e degli
investimenti. 3. ELEMENTI GIURIDICI DELLA PROPOSTA · Sintesi delle misure proposte L’Unione europea mette a disposizione della
Giordania un’assistenza macrofinanziaria per un importo massimo complessivo di 180
milioni di EUR, sotto forma di prestito a medio termine. L’assistenza
contribuirà a coprire il fabbisogno residuo di finanziamento esterno del paese
per il periodo 2013-14, che la Commissione ha rilevato in base alle stime del
Fondo monetario internazionale. L’erogazione dell’assistenza è prevista in due
rate di prestito e permetterà la concentrazione dei versamenti nelle fasi iniziali,
data l’urgenza del fabbisogno finanziario. Il versamento della prima rata è
previsto nel secondo semestre 2013. La seconda rata, subordinata a una serie di
misure strategiche, potrebbe essere versata nel corso del primo semestre 2014.
L’assistenza sarà gestita dalla Commissione. Conformemente al regolamento
finanziario sono applicabili le disposizioni specifiche in materia di
prevenzione delle frodi e di altre irregolarità. Come di solito avviene nel quadro dell’assistenza
macrofinanziaria, i pagamenti saranno subordinati ai risultati positivi delle
valutazioni del programma previste dall’accordo finanziario con l’FMI (accordo
di stand-by). Inoltre, la Commissione e le autorità giordane concorderanno
specifiche misure di riforma strutturale in un memorandum d’intesa. Fra gli
obiettivi della Commissione vi sono le riforme strutturali volte a migliorare
la gestione macroeconomica generale e le condizioni di sostenibilità della
crescita (ad esempio, riforme mirate alla trasparenza e all’efficienza della
gestione delle finanze pubbliche, riforme finanziarie, riforme volte a
rafforzare la rete di previdenza sociale, riforme del mercato del lavoro e
riforme volte a migliorare il quadro normativo degli scambi commerciali e degli
investimenti). La decisione di erogare l’intera assistenza
macrofinanziaria sotto forma di prestiti è giustificata dal livello degli
indicatori di sviluppo (misurato dal reddito pro capite) e di debito del paese;
è inoltre coerente con il trattamento riservato alla Giordania dalla Banca mondiale
e dall’FMI. In effetti la Giordania non soddisfa i criteri di ammissibilità dei
finanziamenti dell’Associazione internazionale per lo sviluppo o del fondo
fiduciario dall’FMI per la riduzione della povertà e la crescita. · Base giuridica La base giuridica della presente proposta è l’articolo
212 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea. · Principio di sussidiarietà La proposta è di competenza mista dell’UE. Il
principio di sussidiarietà si applica nella misura in cui gli obiettivi di
ripristino della stabilità macroeconomica a breve termine in Giordania non
possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri e possono
dunque essere conseguiti meglio a livello di Unione. Le ragioni principali sono
da ricondurre alle restrizioni di bilancio a livello nazionale e alla necessità
di uno stretto coordinamento tra i donatori al fine di massimizzare la portata
e l’efficienza dell’aiuto. · Principio di proporzionalità La proposta rispetta il principio di
proporzionalità: essa si limita ad emanare le disposizioni minime per
raggiungere gli obiettivi di stabilità macroeconomica a breve termine e non va
al di là di quanto è necessario a tale scopo. Come rilevato dalla Commissione in base alle
stime dell’FMI nel quadro dell’accordo di stand-by, l’importo dell’assistenza
corrisponde al 4,4% del fabbisogno di finanziamento residuo per il 2013-2015,
in conformità alle regole convenzionali sulla ripartizione degli oneri delle
operazioni di assistenza macrofinanziaria. Data l’assistenza promessa alla
Giordania da altri donatori e creditori bilaterali e multilaterali, questa
ripartizione degli oneri è considerata appropriata per l’Unione europea. · Scelta degli strumenti Altri strumenti non sarebbero appropriati
giacché, in mancanza di una regolamentazione quadro che disciplini l’assistenza
macrofinanziaria, gli unici strumenti giuridici disponibili per questo tipo di
assistenza sono le decisioni ad hoc del Parlamento europeo e del Consiglio ai
sensi dell’articolo 212 del TFUE. Il finanziamento di progetti o l’assistenza
tecnica non sarebbero strumenti adeguati o sufficienti per conseguire gli
obiettivi macroeconomici illustrati in precedenza. Il principale valore
aggiunto dell’assistenza macrofinanziaria rispetto ad altri strumenti dell’UE
risiede nella capacità di ridurre la pressione finanziaria esterna e di
contribuire a creare un quadro macroeconomico stabile, anche promuovendo una
bilancia dei pagamenti e una posizione di bilancio sostenibili, nonché un
quadro propizio alle riforme strutturali. Contribuendo a mettere in atto un
quadro generale adatto alle politiche macroeconomiche e strutturali, l’assistenza
macrofinanziaria può migliorare l’efficacia delle azioni finanziate in
Giordania nell’ambito di altri strumenti finanziari dell’UE più specificatamente
mirati. 4. INCIDENZA SUL BILANCIO L’assistenza prevista sarebbe fornita in
forma di prestito e dovrebbe essere finanziata con un’operazione di prestito
che la Commissione condurrà a nome dell’UE. Le spese dell’assistenza a carico
del bilancio corrisponderanno alla dotazione, ad un tasso del 9%, degli importi
erogati nel fondo di garanzia per i prestiti esterni dell’UE, dalla linea di
bilancio 01 04 01 14 (“Dotazione del
fondo di garanzia”). Nell’ipotesi che la prima rata del prestito sia
erogata nel 2013 per un importo di 100 milioni di EUR, e la seconda nel 2014
per un importo di 80 milioni, secondo le regole che disciplinano il meccanismo
del fondo di garanzia la dotazione avrà luogo nei bilanci 2015-16. 5. ELEMENTI FACOLTATIVI · Clausola di riesame/revisione/temporaneità La proposta comprende una clausola di
temporaneità. L’assistenza macrofinanziaria proposta è messa a disposizione per
due anni a decorrere dal primo giorno successivo all’entrata in vigore del
memorandum d’intesa. 2013/0128 (COD) Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO relativa alla concessione di assistenza
macrofinanziaria a favore del
Regno hascemita di Giordania IL
PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul
funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 212, vista la proposta
della Commissione europea[3],
previa trasmissione
del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, deliberando secondo
la procedura legislativa ordinaria[4], considerando quanto
segue: (1) Le relazioni tra l’Unione
europea (“l’Unione”) e il Regno hascemita di Giordania (“la Giordania”) si
sviluppano nel quadro della politica europea di vicinato (PEV). Nel maggio 2002
è entrato in vigore un accordo di associazione tra le Comunità europee e i loro
Stati membri, da una parte, e la Giordania, dall’altra. Il dialogo politico
bilaterale e la cooperazione economica si sono sviluppate ulteriormente nell’ambito
dei piani d’azione PEV, il più recente dei quali riguarda il quinquennio 2010-2015.
Nel 2010 l’Unione ha accordato alla Giordania il partenariato in “status
avanzato”, che implica un’estensione dei settori di cooperazione tra le due
parti. (2) L’economia della Giordania ha
risentito in modo particolare di eventi interni collegati alle situazioni che
dalla fine del 2010 si sono sviluppate nella regione del Mediterraneo
meridionale, note come “Primavera araba”, e dalle turbolenze regionali tuttora
persistenti, in particolare nei paesi vicini Egitto e Siria. Insieme ad una
congiuntura internazionale debole, le ripetute interruzioni del flusso di gas
naturale dall’Egitto, che hanno costretto la Giordania a sostituire le
importazioni del suddetto gas con combustibili più costosi per la generazione
di energia elettrica, e il massiccio afflusso di profughi dalla Siria hanno
comportato un grave disavanzo esterno e di bilancio. (3) Dall’inizio della Primavera
araba, l’Unione ha dichiarato in diverse occasioni l’impegno a sostenere la
Giordania nel processo di riforme economiche e politiche, impegno ribadito
nelle conclusioni della decima riunione del Consiglio di associazione
UE-Giordania che si è tenuta nel dicembre 2012. (4) La Giordania ha avviato una
serie di riforme politiche, in seguito alle quali nel settembre 2011 il
parlamento giordano ha adottato oltre 40 emendamenti costituzionali: un passo
avanti significativo verso un regime democratico a pieno titolo. Il sostegno
dell’Unione sul piano politico ed economico al processo di riforme della
Giordania è conforme alla politica dell’UE nella regione del Mediterraneo
meridionale, fissata nell’ambito della PEV. (5) Nell’agosto 2012 le autorità
giordane e il Fondo monetario internazionale (FMI) hanno stipulato un accordo
di stand-by triennale per un importo di 1 364 milioni di DSP a
sostegno del programma di riforma e aggiustamento economico della Giordania. (6) L’Unione ha messo a
disposizione 293 milioni di EUR in sovvenzioni per il periodo 2011-13 nell’ambito
del programma di cooperazione ordinaria a sostegno dell’agenda di riforme
politiche ed economiche del paese. Inoltre, nel 2012 sono stati assegnati alla
Giordania 70 milioni di EUR nell’ambito del programma “Sostegno al
partenariato, alle riforme e alla crescita inclusiva” (SPRING), e 10 milioni di
EUR in aiuti umanitari dell’Unione a favore dei profughi siriani. (7) Nel dicembre 2012 la
Giordania ha chiesto all’Unione europea un’assistenza macrofinanziaria in
considerazione del deterioramento della situazione economica e delle
prospettive future. (8) Dato che, anche tenuto conto
del sostegno macroeconomico dell’FMI e della Banca mondiale, persiste un
fabbisogno residuo di finanziamento della bilancia dei pagamenti giordana, e
data la vulnerabilità della posizione esterna del paese a shock esogeni, che
rende necessario mantenere un congruo livello di riserve in valute estere, l’assistenza
macrofinanziaria è considerata una risposta adeguata alla richiesta della
Giordania nelle attuali circostanze eccezionali. L’operazione di assistenza
macrofinanziaria dell’Unione alla Giordania (“l’assistenza macrofinanziaria
dell’Unione”) sosterrà la stabilizzazione economica e il programma di riforme
strutturali del paese, integrando le risorse messe a disposizione nel quadro
dell’accordo finanziario con l’FMI. (9) L’assistenza macrofinanziaria
dell’Unione non dovrebbe limitarsi a integrare i programmi e le risorse dell’FMI
e della Banca mondiale; dovrebbe anche garantire il valore aggiunto dell’intervento
dell’Unione. È opportuno che la Commissione assicuri che l’assistenza
macrofinanziaria dell’Unione sia coerente, sotto il profilo giuridico e
sostanziale, con le misure adottate nei vari settori dell’azione esterna e con
le altre politiche dell’Unione pertinenti. (10) È opportuno che gli obiettivi
specifici dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione rafforzino l’efficienza,
la trasparenza e la responsabilità dei sistemi di gestione delle finanze
pubbliche in Giordania e promuovano le riforme strutturali volte a favorire una
crescita sostenibile ed inclusiva, la creazione di posti di lavoro e il
risanamento di bilancio. È necessario che tali obiettivi siano regolarmente
controllati dalla Commissione. (11) Occorre che le condizioni
sulle quali poggia l’erogazione dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione
riflettano i principi fondamentali e gli obiettivi della politica condotta dall’Unione
nei confronti della Giordania. (12) Per assicurare la tutela
efficace degli interessi finanziari dell’Unione in relazione a detta assistenza
macrofinanziaria, occorre che la Giordania adotti misure appropriate di
prevenzione e di lotta contro la frode, la corruzione e ogni altra irregolarità
relativa all’assistenza in oggetto. È altresì necessario che la Commissione
garantisca controlli adeguati e che la Corte dei conti europea provveda alle
opportune revisioni contabili. (13) Occorre che l’erogazione dell’assistenza
macrofinanziaria dell’Unione lasci impregiudicati i poteri dell’autorità di
bilancio. (14) È opportuno che l’assistenza
sia gestita dalla Commissione. Affinché il Parlamento europeo e il comitato
economico e finanziario possano seguire l’attuazione della presente decisione,
la Commissione dovrebbe informarli periodicamente in merito all’evoluzione dell’assistenza
e fornire loro i documenti pertinenti. (15) Allo scopo di assicurare
condizioni uniformi per l’esecuzione della presente decisione, occorre
conferire alla Commissione competenze di esecuzione. Tali competenze dovrebbero
essere esercitate in conformità al regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i
principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati
membri dell’esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla
Commissione[5].
Il fatto che l’importo dell’assistenza sia cospicuo e che, pertanto, abbia un
impatto potenzialmente rilevante, giustifica il ricorso alla procedura d’esame
in conformità all’articolo 2, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 182/2011, HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 1. L’Unione mette a disposizione
della Giordania assistenza macrofinanziaria per un importo massimo di 180
milioni di EUR, al fine di sostenere la stabilizzazione economica e le riforme
del paese. L’assistenza contribuisce a coprire il fabbisogno della bilancia dei
pagamenti giordana, rilevato dall’attuale programma dell’FMI. 2. L’intero importo dell’assistenza
macrofinanziaria è erogato alla Giordania in forma di prestiti. La Commissione
è autorizzata a prendere in prestito per conto dell’Unione i fondi necessari
sui mercati dei capitali o presso gli istituti finanziari per prestarli a sua
volta alla Giordania. La durata massima dei prestiti è di 15 anni. 3. L’erogazione dell’assistenza
macrofinanziaria dell’Unione è gestita dalla Commissione in linea con gli
accordi o le intese tra l’FMI e la Giordania, nonché con i principi
fondamentali e gli obiettivi delle riforme economiche fissati nell’accordo di
associazione UE-Giordania e nel piano d’azione UE-Giordania per il periodo 2010‑2015
approvato nell’ambito della politica europea di vicinato. La
Commissione informa periodicamente il Parlamento europeo e il comitato
economico e finanziario in merito all’evoluzione della gestione dell’assistenza
macrofinanziaria dell’Unione e fornisce loro i documenti pertinenti. 4. L’assistenza macrofinanziaria
dell’Unione è messa a disposizione per due anni a decorrere dal primo giorno
successivo all’entrata in vigore del memorandum d’intesa di cui all’articolo 2,
paragrafo 1. Articolo 2 1. La Commissione, deliberando
secondo la procedura d’esame di cui all’articolo 6, paragrafo 2, è abilitata a
concordare con le autorità della Giordania la politica economica e le
condizioni finanziarie alle quali è subordinata l’assistenza macrofinanziaria
dell’Unione, da stabilire in un memorandum d’intesa comprendente un calendario
per il loro soddisfacimento (“il memorandum d’intesa”). Le
condizioni finanziarie e di politica economica sono compatibili con gli accordi
o le intese di cui all’articolo 1, paragrafo 3. In particolare, esse mirano a
rafforzare l’efficienza, la trasparenza e la responsabilità dei sistemi di
gestione delle finanze pubbliche in Giordania, anche ai fini del ricorso all’assistenza
macrofinanziaria dell’Unione. I progressi compiuti verso il conseguimento di
tali obiettivi sono oggetto di regolare controllo da parte della Commissione. 2. Le condizioni finanziarie
dell’assistenza sono specificate in dettaglio in un accordo di prestito che
sarà concluso tra la Commissione e le autorità giordane. 3. Nel corso dell’attuazione
dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione, la Commissione verifica la
solidità dei meccanismi finanziari, delle procedure amministrative e dei
meccanismi di controllo interni ed esterni della Giordania che sono pertinenti
ai fini dell’assistenza in oggetto, nonché il rispetto del calendario
convenuto. 4. La Commissione verifica a
intervalli regolari che le politiche economiche della Giordania siano in linea
con gli obiettivi dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione e che siano
rispettate in modo soddisfacente le condizioni di politica economica concordate.
La Commissione esercita questo compito in stretto coordinamento con l’FMI e la
Banca mondiale e, laddove necessario, con il comitato economico e finanziario. Articolo 3 1. Fatte salve le condizioni di
cui al paragrafo 2, la Commissione mette a disposizione della Giordania l’assistenza
finanziaria dell’Unione sotto forma di prestito in due rate. L’entità di
ciascuna rata è fissata nel memorandum d’intesa. 2. La Commissione subordina la
decisione di erogare le rate all’attuazione soddisfacente del programma dell’FMI
e al rispetto delle condizioni finanziarie e di politica economica stabilite
nel memorandum d’intesa. Il versamento della seconda rata non è effettuato
prima che siano trascorsi tre mesi dal versamento della prima. 3. I fondi dell’Unione europea
sono versati alla Banca centrale di Giordania. Fatte salve le disposizioni che
saranno stabilite nel memorandum d’intesa, fra cui una conferma del fabbisogno
residuo di finanziamento di bilancio, i fondi dell’Unione possono essere
trasferiti al ministero delle finanze della Giordania come beneficiario finale. Articolo 4 1. Le operazioni di assunzione
ed erogazione del prestito relative all’assistenza macrofinanziaria dell’Unione
sono effettuate in euro utilizzando una data di valuta identica e non espongono
l’Unione ad alcun rischio connesso con cambiamenti di scadenza, rischi di
cambio o di tasso d’interesse o altri rischi commerciali. 2. Su richiesta della Giordania,
la Commissione prende le disposizioni necessarie per includere nelle condizioni
del prestito una clausola di rimborso anticipato. In tal caso, una clausola
analoga è inclusa nelle condizioni delle operazioni di assunzione del prestito
effettuate dalla Commissione. 3. Su richiesta della Giordania,
e qualora le circostanze consentano un miglioramento del tasso d’interesse sul
prestito, la Commissione può procedere ad un rifinanziamento della totalità o
di parte del prestito iniziale e ad una ristrutturazione delle relative
condizioni finanziarie. Le operazioni di rifinanziamento o di ristrutturazione
sono effettuate alle condizioni stabilite al paragrafo 1 e non comportano una
proroga della durata media del prestito in questione, né un aumento dell’ammontare
del capitale non ancora rimborsato alla data delle suddette operazioni. 4. Tutte le spese sostenute dall’Unione
per le operazioni di assunzione ed erogazione del prestito di cui alla presente
decisione sono a carico della Giordania. 5. La Commissione informa il
Parlamento europeo e il comitato economico e finanziario dell’andamento delle operazioni
di cui ai paragrafi 2 e 3. Articolo 5 1. L’assistenza macrofinanziaria
dell’Unione è concessa in conformità al regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012
del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che
stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e
che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002[6], e relative modalità di
applicazione[7].
2. Il memorandum d’intesa e l’accordo
di prestito da concludere con le autorità giordane prevedono misure appropriate
di prevenzione e di lotta contro la frode, la corruzione e ogni altra
irregolarità in relazione all’assistenza. Per garantire maggiore trasparenza
nella gestione e nell’erogazione dei fondi, il memorandum d’intesa e l’accordo
di prestito prevedono inoltre controlli, ivi inclusi accertamenti e verifiche
in loco, effettuati dalla Commissione, anche tramite l’Ufficio europeo per la
lotta antifrode. Prevedono altresì verifiche contabili della Corte dei conti,
all’occorrenza in loco. Articolo 6 1. La Commissione è assistita da
un comitato. Esso è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011. 2. Nei casi in cui è fatto
riferimento al presente paragrafo, si applica l’articolo 5 del regolamento (UE)
n. 182/2011. Articolo 7 1. Entro il 30 giugno di ogni
anno la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione
sull’attuazione della presente decisione nel corso dell’anno precedente,
comprensiva della relativa valutazione. La relazione indica il legame tra le
condizioni di politica economica definite nel memorandum d’intesa, i risultati
economici e di bilancio della Giordania in corso e le decisioni della
Commissione di versare le rate dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione. 2. Entro due anni dalla scadenza
del periodo di disponibilità di cui all’articolo 1, paragrafo 4, la Commissione
presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione di valutazione ex
post. Articolo 8 La presente
decisione entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta
ufficiale dell’Unione europea. Fatto a Bruxelles, il Per il Parlamento europeo Per
il Consiglio Il presidente Il
presidente SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA 1. CONTESTO DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA 1.1. Titolo della proposta/iniziativa 1.2. Settore/settori
interessati nella struttura gestione per attività (ABM)/bilancio per attività
(ABB) 1.3. Natura
della proposta/iniziativa 1.4. Obiettivi
1.5. Motivazione
della proposta/iniziativa 1.6. Durata
e incidenza finanziaria 1.7. Modalità
di gestione previste 2. MISURE DI GESTIONE 2.1. Disposizioni
in materia di monitoraggio e di relazioni 2.2. Sistema
di gestione e di controllo 2.3. Misure
di prevenzione delle frodi e delle irregolarità 3. INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA
PROPOSTA/INIZIATIVA 3.1. Rubrica/rubriche
del quadro finanziario pluriennale e linea/linee di bilancio di spesa
interessate 3.2. Incidenza
prevista sulle spese 3.3. Incidenza prevista sulle
entrate SCHEDA
FINANZIARIA LEGISLATIVA 1. CONTESTO DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA 1.1. Titolo della
proposta/iniziativa Assistenza macrofinanziaria al Regno hascemita di
Giordania 1.2. Settore/settori interessati
nella struttura ABM/ABB[8] Settore: Titolo 01 – Affari economici e
finanziari Attività: 03 – Questioni economiche e
finanziarie internazionali 1.3. Natura della
proposta/iniziativa X La proposta/iniziativa riguarda una nuova
azione 1.4. Obiettivi 1.4.1. Obiettivo/obiettivi strategici
pluriennali della Commissione oggetto della proposta/iniziativa “Promuovere la prosperità al di là dell’Unione
europea” Le principali aree delle attività concernenti la
DG ECFIN riguardano: 1. il sostegno all’attuazione della politica
europea di vicinato approfondendo l’analisi economica nonché rafforzando il
dialogo politico e la consulenza sugli aspetti economici dei piani d’azione; 2. lo sviluppo, il monitoraggio e la messa in atto
dell’assistenza macrofinanziaria ai paesi terzi partner, in collaborazione con
le pertinenti istituzioni finanziarie internazionali. 1.4.2. Obiettivo/obiettivi specifici
e attività ABM/ABB interessate Obiettivo specifico n. 3: “Fornire assistenza macrofinanziaria a paesi terzi allo scopo di porre
fine alla crisi delle rispettive bilance dei pagamenti e di ristabilire la
sostenibilità del loro debito estero” Attività ABM/ABB interessate: relazioni economiche e finanziarie internazionali, governance
mondiale. 1.4.3. Risultati e incidenza previsti L’assistenza proposta a favore del Regno hascemita
di Giordania (“Giordania”) consiste in un prestito UE di importo pari a 180
milioni di EUR volto a contribuire a una maggiore sostenibilità della bilancia
dei pagamenti. L’assistenza, che sarà erogata in due rate, aiuterà il paese a
superare le difficoltà economiche e sociali provocate dalle turbolenze interne
e regionali. Essa favorirà nel contempo l’attuazione di riforme strutturali
volte ad aumentare la crescita economica sostenibile e a migliorare la gestione
delle finanze pubbliche. 1.4.4. Indicatori di risultato e di
incidenza Le autorità dovranno riferire ai servizi della
Commissione su una serie di indicatori a scadenze regolari e presentare una
relazione completa sul rispetto delle condizioni concordate prima dell’erogazione
della seconda rata dell’assistenza. Dopo la valutazione operativa dei circuiti
finanziari e delle procedure amministrative in Giordania, che sarà svolta in
vista della presente operazione, i servizi della Commissione continueranno a
sorvegliare la gestione delle finanze pubbliche. Anche la delegazione dell’UE
in Giordania riferirà regolarmente sulle questioni legate al monitoraggio dell’assistenza.
I servizi della Commissione rimarranno in stretto contatto con l’FMI e con la
Banca mondiale per usufruire delle conoscenze derivanti dalle loro attività in
corso in Giordania. La proposta di decisione prevede la presentazione
al Parlamento europeo e al Consiglio di una relazione annuale comprensiva di
una valutazione dell’attuazione dell’operazione. Entro due anni dalla scadenza
del periodo di attuazione è prevista una valutazione indipendente ex post dell’assistenza. 1.5. Motivazione della
proposta/iniziativa 1.5.1. Requisiti da rispettare nel
breve e lungo termine L’erogazione dell’assistenza sarà subordinata alla
realizzazione soddisfacente dell’accordo di stand-by concluso tra la Giordania
e l’FMI. Inoltre, la Commissione concorderà con le autorità giordane le
condizioni specifiche, elencate in un memorandum d’intesa, che dovranno essere
soddisfatte prima dell’erogazione della seconda rata. 1.5.2. Valore aggiunto dell’intervento
dell’Unione europea Aiutando il paese a superare lo shock economico
provocato dalle turbolenze interne e regionali, l’assistenza macrofinanziaria
proposta contribuirà a promuovere la stabilità macroeconomica, le riforme
economiche e il progresso politico nel paese. Integrando le risorse messe a
disposizione dalle istituzioni finanziarie internazionali, dall’UE e da altri
donatori, contribuirà a rafforzare l’efficacia complessiva del pacchetto di
sostegno finanziario concordato dalla comunità dei donatori internazionali all’indomani
della crisi. Il programma proposto rafforzerà l’impegno di
riforma e l’aspirazione del governo a relazioni più strette con l’UE. Questo
risultato sarà ottenuto, fra l’altro, grazie all’appropriata condizionalità
alla quale è subordinata l’erogazione dell’assistenza. In un contesto più
ampio, il programma segnalerà agli altri paesi della regione che l’UE è pronta
a sostenere, nei momenti di difficoltà economiche, i paesi che si avviano
decisamente sulla strada delle riforme politiche. 1.5.3. Insegnamenti tratti da
esperienze analoghe Dal 2004 sono state svolte quindici valutazioni ex
post sulle operazioni di assistenza macrofinanziaria, dalle quali risulta che
le operazioni di assistenza macrofinanziaria contribuiscono, sebbene a volte
indirettamente e in maniera modesta, al miglioramento della sostenibilità
esterna, alla stabilità macroeconomica e all’attuazione di riforme strutturali
nel paese beneficiario. Nella maggior parte dei casi le operazioni di
assistenza macrofinanziaria hanno avuto un effetto positivo sulla bilancia dei
pagamenti del paese beneficiario e hanno contribuito ad allentare i vincoli di
bilancio. Hanno anche portato ad una crescita economica leggermente maggiore. 1.5.4. Compatibilità e possibile
sinergia con altri strumenti pertinenti L’UE è fra i maggiori donatori della Giordania: ha
messo a disposizione 293 milioni di EUR in sovvenzioni per il periodo 2011-13
a titolo del programma di cooperazione ordinaria a sostegno dell’agenda di
riforme politiche ed economiche del paese. Inoltre, nel 2011 sono stati
assegnati alla Giordania 70 milioni di EUR nell’ambito del programma “Sostegno
al partenariato, alle riforme e alla crescita inclusiva” (SPRING) e 10 milioni
di EUR per aiuti umanitari a favore dei profughi siriani. Il principale valore aggiunto dell’assistenza
macrofinanziaria rispetto ad altri strumenti UE risiede nella capacità di
contribuire a creare un quadro macroeconomico stabile, anche attraverso la
promozione di una bilancia dei pagamenti e di una posizione di bilancio
sostenibili, nonché un quadro propizio alle riforme strutturali. Tale
assistenza non fornisce un sostegno finanziario sistematico, né è destinata a
sostenere lo sviluppo economico e sociale dei paesi beneficiari, Cessa infatti
non appena la situazione finanziaria esterna del paese sia ricondotta su un
percorso sostenibile, per essere successivamente sostituita dagli strumenti UE
di aiuto della cooperazione ordinaria. L’assistenza macrofinanziaria è inoltre intesa
quale complemento degli interventi delle istituzioni finanziarie
internazionali, in particolare del programma di aggiustamento e di riforma
sostenuto dall’accordo di stand-by con l’FMI e dal prestito per la politica di
sviluppo della Banca mondiale. 1.6. Durata e incidenza
finanziaria X Proposta/iniziativa di durata limitata X Proposta/iniziativa della durata di 2 anni a
decorrere dall’entrata in vigore del memorandum d’intesa, come stabilito nell’articolo
1, paragrafo 4, della decisione. X Incidenza finanziaria dal 2013 al 2016 1.7. Modalità di gestione previste[9] X Gestione centralizzata diretta della
Commissione 2. MISURE DI GESTIONE 2.1. Disposizioni in materia di
monitoraggio e di relazioni L’assistenza ha carattere macroeconomico ed è
concepita in linea con il programma economico sostenuto dall’FMI. I servizi
della Commissione monitoreranno l’intervento basandosi sui progressi compiuti
nell’attuazione dell’accordo di stand-by e delle misure di riforma specifiche
che saranno concordate con le autorità giordane in un memorandum d’intesa (cfr.
anche punto 1.4.4). 2.2. Sistema di gestione e di
controllo 2.2.1. Rischi individuati L’operazione di assistenza macrofinanziaria
proposta presenta rischi fiduciari nonché rischi legati alle politiche attuate
e alla situazione politica generale. Vi è il rischio che l’assistenza macrofinanziaria,
che non è finalizzata a coprire spese specifiche, possa essere usata in modo
fraudolento. In termini generali, tale rischio dipende da fattori quali la
qualità dei sistemi di gestione nella banca centrale e nel ministero delle
finanze e l’adeguatezza delle capacità di revisione contabile interna ed
esterna. Un altro rischio grave dell’operazione è dovuto
all’incertezza economica e politica della regione, in particolare in Siria, che
ha dirette ricadute sull’economia giordana. Sul versante interno, il rischio
principale è l’instabilità collegata alle difficoltà del processo di riforme
politiche ed economiche. La piena attuazione delle misure di riforma e
stabilizzazione sostenute dalla comunità internazionale, compresa l’assistenza
macrofinanziaria proposta, potrebbe essere messa a rischio dallo scontento
sociale. La Giordania resta inoltre vulnerabile alle
eventuali nuove interruzioni dell’approvvigionamento di gas naturale dall’Egitto.
Infine, sussistono rischi legati a un eventuale indebolimento della congiuntura
economica in Europa e nel mondo, e a un aumento dei prezzi dell’energia e dei
prodotti alimentari a livello internazionale. 2.2.2. Modalità di controllo previste
L’assistenza macrofinanziaria sarà oggetto di procedure
di verifica, controllo e revisione contabile, effettuate sotto la
responsabilità della Commissione, anche tramite l’Ufficio europeo per la lotta
antifrode (OLAF), e dalla Corte dei conti europea. 2.2.3. Costi e benefici dei controlli
e probabile tasso di non conformità I costi di base per la Commissione relativi ai
metodi di verifica e controllo, nonché i costi della valutazione operativa dei
circuiti finanziari e delle procedure amministrative svolta preliminarmente all’operazione,
figurano nella tabella 3.2.1. Vanno inoltre aggiunti i costi della Corte dei
conti europea e di eventuali interventi dell’OLAF. La valutazione operativa non
solo aiuta a valutare i rischi di uso fraudolento dei fondi, ma presenta il
vantaggio collaterale di offrire informazioni utili sulle riforme necessarie
nella gestione delle finanze pubbliche, che si riflettono poi sulla
condizionalità dell’operazione. In merito al probabile tasso di non conformità,
il rischio (in forma di mancato rimborso del prestito o di uso fraudolento dei
fondi) è considerato basso in base all’esperienza maturata nell’assistenza
macrofinanziaria fin dalla creazione dello strumento. 2.3. Misure di prevenzione delle
frodi e delle irregolarità Per ridurre il rischio di uso fraudolento saranno
adottate diverse misure. Primo, la base giuridica proposta per l’assistenza
macrofinanziaria a favore della Giordania comprende una disposizione relativa
alle misure di prevenzione delle frodi, che saranno specificate in dettaglio
nel memorandum d’intesa e nell’accordo di prestito e che prevedono una serie di
disposizioni su accertamenti, prevenzione delle frodi, revisioni contabili,
recupero dei fondi in caso di frodi o corruzione. Si prevede inoltre di
subordinare l’assistenza, soprattutto nel settore della gestione delle finanze
pubbliche, a specifiche condizioni miranti a migliorare l’efficienza, la
trasparenza e la responsabilità. Secondo, prima che sia raggiunto l’accordo sul
memorandum d’intesa i servizi della Commissione, coadiuvati da esperti esterni
debitamente incaricati a tal fine, procederanno ad una valutazione operativa
dei circuiti finanziari e delle procedure amministrative presso il ministero
delle finanze e la Banca centrale di Giordania, conformemente alle disposizioni
del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione
europea. La valutazione determinerà se il quadro di sana gestione finanziaria
dell’assistenza macrofinanziaria è sufficientemente efficace in Giordania,
esaminando i seguenti aspetti: struttura e organizzazione gestionale, gestione
e controllo dei fondi, sicurezza dei sistemi informatici, capacità di revisione
contabile interna ed esterna, indipendenza della Banca centrale. Sulla scorta
della valutazione è possibile applicare, con l’accordo delle autorità nazionali,
meccanismi specifici relativi alla gestione dei fondi da parte dei beneficiari.
L’assistenza è versata su un conto ad hoc presso la Banca centrale di
Giordania. Infine, l’assistenza sarà oggetto di procedure di
verifica, controllo e revisione contabile effettuate sotto la responsabilità
della Commissione, anche tramite l’Ufficio europeo per la lotta antifrode
(OLAF), e dalla Corte dei conti europea. 3. INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA
PROPOSTA/INIZIATIVA 3.1. Rubrica/rubriche del quadro
finanziario pluriennale e linea/linee di bilancio di spesa interessate · Linee di bilancio esistenti 01 03 02: Assistenza macrofinanziaria 01 04 01 14 – Dotazione del Fondo di garanzia Secondo l’ordine delle
rubriche del quadro finanziario pluriennale e delle linee di bilancio. Rubrica del quadro finanziario pluriennale || Linea di bilancio || Natura della spesa || Partecipazione Numero [Definizione…...….] || SD/SND ([10]) || di paesi EFTA[11] || di paesi candidati[12] || di paesi terzi || ai sensi dell’articolo 18, paragrafo 1, lettera a bis), del regolamento finanziario 4 || 01 03 02 Assistenza macrofinanziaria || Diss. || NO || NO || NO || NO 4 || 01 04 01 14 Dotazione del fondo di garanzia || Diss. || NO || NO || NO || NO 01 04 01 04 –
Garanzia dell’Unione europea per prestiti UE raccolti per l’assistenza
macrofinanziaria ai paesi terzi. Il Fondo di garanzia per le azioni esterne
deve essere finanziato in conformità al regolamento di tale fondo e successive
modifiche. Secondo tale regolamento gli importi della dotazione richiesta sono
erogati sulla base delle esposizioni in essere alla fine dell’anno. L’importo
della dotazione viene calcolato all’inizio dell’esercizio “n” come la
differenza tra l’importo obiettivo e le attività nette del fondo alla fine dell’esercizio ”n−1”.
L’importo della dotazione è introdotto nell’esercizio “n” nel bilancio
preliminare “n+1” e di fatto versato in un’unica operazione all’inizio dell’esercizio
“n+1” a partire dalla “dotazione del fondo di garanzia” (linea di bilancio 01 04
01 14). Di conseguenza, il 9% (massimo 16,2 milioni di euro) dell’importo
effettivamente versato verrà considerato nell’importo-obiettivo alla fine dell’esercizio
“n-1” ai fini del calcolo della dotazione del fondo. La linea di
bilancio (“p.m.”) che riflette la garanzia di bilancio del prestito sarà
attivata solo in caso di effettivo ricorso alla garanzia. Di norma non si
prevede un ricorso alla garanzia di bilancio. ¨¨Nuove linee di bilancio di
cui è chiesta la creazione: non applicabile. 3.2. Incidenza prevista sulle
spese 3.2.1. Sintesi dell’incidenza
prevista sulle spese Mio EUR (al terzo decimale) Rubrica del quadro finanziario pluriennale: || 4 || || [Rubrica: L’UE come partner globale] DG: <ECFIN> || || || Anno 2013[13] || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || TOTALE Stanziamenti operativi || || || || || Linea di bilancio 01 04 01 14 — dotazione del Fondo di garanzia || Impegni || (1a) || || || 9 || 7,2 || 16,2 Pagamenti || (2a) || || || 9 || 7,2 || 16,2 Stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione di programmi specifici[14] (valutazione operativa ed ex post) || || || || || Linea di bilancio 01 03 02 || Impegni || (3) || 0,05 || || 0,15 || || 0,20 || Pagamenti || (3a) || 0,05 || || 0,05 || 0,10 || 0,20 TOTALE per la DG ECFIN || Impegni || =1+1a +3 || 0,05 || || 9,15 || 7,2 || 16,4 Pagamenti || =2+2a +3 || 0,05 || || 9,05 || 7,3 || 16,4 TOTALE degli stanziamenti operativi || Impegni || (4) || 0,05 || || 9,15 || 7,2 || 16,4 Pagamenti || (5) || 0,05 || || 9,05 || 7,3 || 16,4 TOTALE degli stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione di programmi specifici || (6) || || || || || TOTALE per la RUBRICA 4 del quadro finanziario pluriennale || Impegni || =4+ 6 || 0,05 || || 9,15 || 7,2 || 16,4 Pagamenti || =5+ 6 || 0,05 || || 9,05 || 7,3 || 16,4 Se la proposta/iniziativa incide su più rubriche: Mio EUR (al terzo decimale) Rubrica del quadro finanziario pluriennale: || 5 || || “Spese amministrative” || || || Anno 2013 || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || TOTALE DG: <…….> || Risorse umane || 0,040 || 0,028 || 0,021 || 0,016 || 0,105 Altre spese amministrative || 0,025 || 0,015 || || || 0,040 TOTALE DG ECFIN || Stanziamenti || 0,065 || 0,043 || 0,021 || 0,016 || 0,145 TOTALE per la RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || (Totale impegni = Totale pagamenti) || 0,065 || 0,043 || 0,021 || 0,016 || 0,145 Mio EUR (al terzo decimale) || || || Anno 2013[15] || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || TOTALE TOTALE stanziamenti per le RUBRICHE 1-5 del quadro finanziario pluriennale || Impegni || 0,115 || 0,043 || 9,171 || 7,216 || 16,545 Pagamenti || 0,115 || 0,043 || 9,071 || 7,316 || 16,545 3.2.2. Incidenza prevista sugli
stanziamenti operativi –
¨ La proposta/iniziativa non comporta l’utilizzo di stanziamenti
operativi –
X La proposta/iniziativa comporta l’uso di
stanziamenti operativi, come spiegato di seguito: Stanziamenti d’impegno in Mio EUR (al terzo decimale) Specificare gli obiettivi e i risultati ò || || || Anno 2013 || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || TOTALE || || Tipo[16] || Costo medio || Numero || Costo || Numero || Costo || Numero || Costo || Numero || Costo || Numero totale || Costo totale || OBIETTIVO SPECIFICO N. 3[17] || || || || || || || || || || || - Risultato 1 || Valutazione operativa || || 1 || 0,05 || || || || || || || 1 || 0.05 || - Risultato 2 || Valutazione ex post || || || || || || 1 || 0,15 || || || 1 || 0.15 || - Risultato 3 || Dotazione del fondo di garanzia || || || || || || 1 || 9 || 1 || 7,2 || 2 || 16.2 || Totale parziale per l’OBIETTIVO SPECIFICO N. 1 || 1 || 0.05 || || || 2 || 10,5 || 1 || 7,2 || 4 || 17,75 || COSTO TOTALE || 1 || 0.05 || || || 2 || 10,5 || 1 || 7,2 || 4 || 17,75 || 3.2.3. Incidenza prevista sugli
stanziamenti di natura amministrativa 3.2.3.1. Sintesi –
¨ La proposta/iniziativa non comporta l’uso di stanziamenti
amministrativi –
X La proposta/iniziativa comporta l’uso di
stanziamenti amministrativi, come spiegato di seguito: Mio EUR (al terzo
decimale) || Anno 2013[18] || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Inserire gli anni necessari per illustrare la durata dell’incidenza (cfr. punto 1.6) || TOTALE RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || || Risorse umane || 0,040 || 0,028 || 0,021 || 0,016 || || || || 0,105 Altre spese amministrative || 0,025 || 0,015 || || || || || || 0,040 Totale parziale della RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || 0,065 || 0,043 || 0,021 || 0,016 || || || || 0,145 Esclusa la RUBRICA 5[19] del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || || Risorse umane || || || || || || || || Altre spese di natura amministrativa || || || || || || || || Totale parziale esclusa la RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || || TOTALE || 0,065 || 0,043 || 0,021 || 0,016 || || || || 0,145 Gli stanziamenti
amministrativi richiesti saranno coperti dagli stanziamenti della DG già
assegnati alla gestione dell’azione e/o riassegnati all’interno della DG,
integrati dall’eventuale dotazione supplementare concessa alla DG responsabile
nell’ambito della procedura annuale di assegnazione, tenendo conto dei vincoli
di bilancio. 3.2.3.2. Fabbisogno previsto di risorse
umane –
¨ La proposta/iniziativa non comporta il ricorso a risorse umane. –
X La proposta/iniziativa comporta il ricorso di
risorse umane, come spiegato di seguito: Stima da esprimere in equivalenti tempo pieno || Anno 2013 || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Inserire gli anni necessari per illustrare la durata dell’incidenza (cfr. punto 1.6) Posti della tabella dell’organico (funzionari e agenti temporanei) || 01 01 01 01 (in sede e negli uffici di rappresentanza della Commissione) || 0,15 || 0,12 || 0,08 || 0,05 || || || XX 01 01 02 (nelle delegazioni) || || || || || || || XX 01 05 01 (ricerca indiretta) || || || || || || || 10 01 05 01 (ricerca diretta) || || || || || || || Personale esterno (in equivalenti a tempo pieno: ETP)[20] XX 01 02 01 (AC, END e INT della dotazione globale) || 0,25 || 0,16 || 0,14 || 0,12 || || || XX 01 02 02 (AC, AL, END, INT e JED nelle delegazioni) || || || || || || || XX 01 04 yy[21] || - in sede || || || || || || || - nelle delegazioni || || || || || || || XX 01 05 02 (AC, END, INT – ricerca indiretta) || || || || || || || 10 01 05 02 (AC, END, INT – Ricerca diretta) || || || || || || || Altre linee di bilancio (specificare) || || || || || || || TOTALE || 0,40 || 0,28 || 0,22 || 0,17 || || || XX è il settore politico o il titolo di bilancio
interessato. Il fabbisogno di risorse
umane è coperto dal personale della DG già assegnato alla gestione dell’azione
e/o riassegnato all’interno della stessa DG, integrato dall’eventuale dotazione
supplementare concessa alla DG responsabile nell’ambito della procedura annuale
di assegnazione, tenendo conto dei vincoli di bilancio. Descrizione dei compiti
da svolgere: Funzionari e agenti temporanei || Controllare e gestire l’operazione, approvare le relazioni relative all’accordo di prestito, condurre missioni e valutare l’andamento dell’osservanza della condizionalità. Personale esterno || Un esperto nazionale distaccato nell’unità ECFIN D2 si occuperà direttamente della preparazione del memorandum d’intesa, dei contatti con le autorità e le istituzioni finanziarie internazionali, dei contatti con gli esperti esterni per la valutazione operativa e la valutazione ex post, delle missioni di verifica, della preparazione dei rapporti dei servizi della Commissione nonché delle procedure della Commissione relative alla gestione dell’assistenza. 3.2.4. Compatibilità con il quadro
finanziario pluriennale attuale –
X La proposta/iniziativa è compatibile con il
quadro finanziario pluriennale attuale. 3.2.5. Partecipazione di terzi al
finanziamento –
X La proposta/iniziativa non prevede il
cofinanziamento di terzi 3.3. Incidenza prevista sulle
entrate X La proposta/iniziativa non ha incidenza
finanziaria sulle entrate. [1] Sebbene a metà gennaio la
fornitura di gas egiziano in Giordania fosse temporaneamente tornata a livelli
normali dopo quasi due anni di approvvigionamento ridotto (240 milioni di piedi
cubi al giorno rispetto ad una media di 40 milioni di piedi cubi per la maggior
parte del 2012), ultimamente è calata di nuovo ad un terzo del livello normale,
riattizzando le preoccupazioni sulla sicurezza della principale fonte
energetica del paese. Inoltre, nei nuovi negoziati del contratto di fornitura
del gas con l’Egitto, il prezzo è quasi triplicato. [2] La Giordania risente gravemente
dell’attuale crisi dei profughi siriani. Con l’afflusso più alto (circa 180 000
profughi nel gennaio 2013) e il campo profughi in più rapida crescita (circa 1 000 siriani
attraversano la frontiera giordana ogni giorno), la Giordania è il paese
maggiormente colpito della regione in un momento in cui l’economia deve già
fare i conti con una grave scarsità d’acqua ed energia elettrica. Dall’inizio del conflitto, il costo
dell’accoglienza dei profughi siriani è stimato incidere sul bilancio per oltre
600 milioni di EUR (ossia circa il 3% del PIL del Regno). [3] GU C […], […], pag. […]. [4] Posizione del Parlamento europeo del … 2012 e decisione
del Consiglio del … 2012. [5] GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13. [6] GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1. [7] GU L 362 del 31.12.2012, pag. 1. [8] ABM: Activity Based Management (gestione per attività) –
ABB: Activity Based Budgeting (bilancio per attività). [9] Le spiegazioni sulle modalità di gestione e i
riferimenti al regolamento finanziario sono disponibili sul sito BudgWeb: http://www.cc.cec/budg/man/budgmanag/budgmanag_en.html [10] SD = Stanziamenti dissociati / SND = Stanziamenti non
dissociati. [11] EFTA: Associazione europea di libero scambio. [12] Paesi candidati e, se del caso, paesi potenziali candidati
dei Balcani occidentali. [13] L’anno N è l’anno in cui inizia a essere attuata la
proposta/iniziativa. [14] Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese a sostegno
dell’attuazione di programmi e/o azioni dell’UE (ex linee “BA”), ricerca
indiretta, ricerca diretta. [15] L’anno N è l’anno in cui inizia a essere attuata la
proposta/iniziativa. [16] I risultati sono prodotti e servizi da fornire (ad
esempio: numero di scambi di studenti finanziati, numero di km di strade
costruiti, ecc.) [17] Descritto nella sezione 1.4.2. “Obiettivo/obiettivi
specifici…”. [18] L’anno N è l’anno in cui inizia a essere attuata la
proposta/iniziativa. [19] Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese a sostegno
dell’attuazione di programmi e/o azioni dell’UE (ex linee “BA”), ricerca
indiretta, ricerca diretta. [20] AC= agente contrattuale; AL= agente locale; END= esperto
nazionale distaccato; INT = personale interinale (intérimaire); JED = giovane
esperto in delegazione (jeune expert en délégation). [21] Sottomassimale per il personale esterno previsto dagli
stanziamenti operativi (ex linee “BA”).