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Document 52018DC0026

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI sull'attuazione della politica di normazione dell'UE e sul contributo delle norme europee alle politiche dell'UE

COM/2018/026 final

Bruxelles, 16.1.2018

COM(2018) 26 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

sull'attuazione della politica di normazione dell'UE e sul contributo delle norme europee alle politiche dell'UE

{SWD(2018) 15 final}


Introduzione

Il panorama economico sta cambiando all'interno dell'UE e tra i suoi partner commerciali internazionali. I confini tra il tradizionale settore manifatturiero, la digitalizzazione e i servizi sono sempre meno netti e le soluzioni digitali sono progressivamente integrate nelle catene di valore industriali globali. Di fronte a queste sfide, la Commissione dovrebbe trasferire tale realtà economica nelle sue priorità per la normazione per la legislazione e le politiche europee, insieme con i partner interistituzionali. Nella comunicazione intitolata "Norme europee per il XXI secolo" (di seguito "la comunicazione") 1 , del giugno 2016, la Commissione ha presentato una nuova visione per il sistema europeo di normazione (SEN) allo scopo di sostenere queste sfide.

La nuova visione descritta nella comunicazione supera le modalità tradizionali di gestione delle norme a livello UE, limitate in passato al sostegno tecnico per rispondere alle esigenze di armonizzazione dell'UE. La nuova visione è incentrata sul contributo della normazione alle sfide sociali e alle politiche europee, quali promuovere l'innovazione, rafforzare la qualità e la sicurezza, rilanciare la crescita e l'occupazione, sostenere le catene di valore globali e lo sviluppo del mercato unico.

Oltre a tale sostegno strategico più ampio, la comunicazione ha altresì presentato nuove iniziative volte a conseguire questi obiettivi nell'ambito del SEN. Ciò include in particolare l'iniziativa congiunta sulla normazione 2 e la proposta 3 di avviare un dialogo interistituzionale con i colegislatori. Inoltre nell'aprile 2016 la Commissione ha definito le priorità per la normazione delle TIC e proposto azioni concrete nella sua comunicazione "Priorità per la normazione delle TIC per il mercato unico digitale" (di seguito la "comunicazione in materia di TIC") 4 sulla base di un approccio strategico basato su due pilastri. Nel primo pilastro la Commissione ha individuato cinque ambiti prioritari in cui si ritiene necessaria un'azione più urgente. Nel secondo pilastro la Commissione ha proposto un processo ad alto livello per realizzare le azioni, fare il punto dei progressi compiuti sui prodotti e, se necessario, adattare le priorità 5 .

Uno dei più importanti principi in materia di normazione è la trasparenza che richiede la creazione di strumenti per comunicare e scambiare informazioni con le parti interessate. Nella normazione europea ciò è stato finora realizzato attraverso il programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea 6 (annual Union work programme for European standardisation - AUWP) e il programma continuativo 7 per la normazione delle TIC 8 .

La presente relazione si prefigge di spiegare in che modo le singole azioni e i singoli soggetti dei precedenti programmi di lavoro annuali dell'Unione per la normazione europea, la comunicazione "Priorità per la normazione delle TIC per il mercato unico digitale" (di seguito la "comunicazione in materia di TIC") 9 e l'iniziativa congiunta sulla normazione hanno finora contribuito al conseguimento degli obiettivi fissati nella comunicazione. La relazione si articola in due parti: una descrive gli elementi strategici di questa nuova visione e l'altra riguarda la cooperazione con le parti interessate. La relazione è accompagnata da un documento di lavoro dei servizi che illustra i progressi compiuti nell'ambito delle varie azioni dei suddetti programmi di lavoro annuali dell'Unione per la normazione europea e delle altre attività in corso. La presente relazione mira a sostenere il dialogo interistituzionale previsto nella comunicazione, che la Commissione intende perseguire con i colegislatori durante i mesi successivi, al fine di gettare le basi per elaborare il programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea per il 2019.

Elementi strategici della nuova visione

1.Promozione dell'innovazione

Le norme sono un motore riconosciuto per l'innovazione 10 . Uno strumento chiave dell'innovazione nel processo di normazione è l'elaborazione di dati scientifici e tecnici pertinenti, meglio nota come ricerca prenormativa, che determina la definizione di una norma. Il regolamento UE n. 1025/2012 della Commissione 11 (di seguito "il regolamento") ha istituito il quadro di riferimento a seguito del maggior contributo della normazione all'innovazione in Europa. Dal 2016, insieme con le altre parti interessate nell'ambito dell'azione dell'iniziativa congiunta sulla normazione, la Commissione ha intensificato la propria attenzione su tale obiettivo, collegando la ricerca e l'innovazione alla normazione 12 .

Garantire una stretta e tempestiva interazione tra ricerca e sviluppo (R&S) e normazione è un fattore chiave nell'aiutare i prodotti innovativi a raggiungere il mercato. Anche l'iniziativa Orizzonte 2020 ha rinnovato la propria attenzione al rapporto tra i propri progetti di ricerca e il processo di normazione, in particolare integrando le attività di normazione nei progetti di ricerca e riconoscendo il loro potenziale per stimolare l'impatto della ricerca e dei risultati dell'attività di R&S. Una serie di attività prenormative volte a sostenere i dispositivi medici, la protezione dell'ambiente, la decarbonizzazione, l'efficienza energetica e la metrologia è in fase di elaborazione nell'ambito dei progetti di Orizzonte 2020 riguardanti i sistemi di trasporto intelligenti cooperativi (Cooperative Intelligent Transport Systems - C-ITS), la cibersicurezza e la riservatezza online 13 , le nanotecnologie, i materiali avanzati, le biotecnologie, le energie tra cui celle a combustibile e idrogeno, le società sicure e i sistemi avanzati di fabbricazione e trattamento.

La ricerca prenormativa in corso sta inoltre contribuendo a sviluppare sistemi armonizzati di certificazione di prodotti e sistemi di sicurezza.

La Commissione sta lavorando, insieme con le organizzazioni europee di normazione (OEN) e altri organismi di normazione, forum e consorzi e parti interessate, alle possibili misure che miglioreranno l'ecosistema di normazione delle TIC. Ciò include la promozione dell'interazione tra l'open source e le comunità di normazione e la definizione di un quadro europeo equilibrato, chiaro e prevedibile di concessione di licenze per i brevetti essenziali (standard essential patent - brevetto SEP). La Commissione ha pubblicato una comunicazione in merito a novembre 2017 14 .

La Commissione ricorre in ampia misura a Orizzonte 2020 per finanziare progetti di ricerca e innovazione che contribuiscono alla normazione e collabora con le OEN sulle azioni intese a colmare il divario tra ricerca, innovazione e normazione. I partenariati pubblico-privati (PPP) nell'ambito di Orizzonte 2020 sono essenziali per lo sviluppo degli elementi fondamentali della tecnologia digitale. Progetti pilota su vasta scala preparano il terreno per un'ampia diffusione attraverso banchi di prova, strutture di sperimentazione e linee pilota, sviluppando conoscenze e confluendo in processi di normazione. Sulla base dei contributi preliminari provenienti dagli Stati membri e dal settore, sono state individuate iniziative relative alle piattaforme industriali per "la fabbrica intelligente connessa", "la salute e le cure", "l'agricoltura intelligente", "la mobilità connessa e automatizzata", "l'energia intelligente", nonché per le piattaforme riguardanti i dati industriali trasversali e "Internet delle cose".

La comunicazione sulla strategia europea per una mobilità a basse emissioni 15 afferma che "per sfruttare al meglio la scala del mercato interno, rivestono importanza fondamentale la standardizzazione e l'interoperabilità, in particolare per l'elettromobilità e per l'eliminazione degli ostacoli alla ricarica dei veicoli elettrici in tutta l'Unione". La Commissione sta per adottare il primo di una serie di regolamenti delegati della Commissione per integrare e/o aggiornare i riferimenti alle norme menzionate nelle specifiche tecniche di cui all'allegato II della direttiva 2014/94/UE "sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi".

2.Migliorare la qualità, la sicurezza, la difesa e la sostenibilità di prodotti e servizi

Un'efficiente politica di normazione contribuisce a soddisfare i requisiti giuridici di sicurezza, sviluppando pertinenti specifiche tecniche d'avanguardia e fornendo metodi di prova comunemente accettati per misurare la conformità dei prodotti e dei servizi con i valori previsti di qualità, sicurezza, difesa, energia ed efficienza dei materiali. Gli obiettivi di qualità, sicurezza, difesa e sostenibilità sono in genere complementari, ma in alcuni casi potrebbero entrare in conflitto. Perseguire gli obiettivi delle attività di normazione nel modo più equilibrato e sinergico possibile rappresenta una sfida continua.

2.1.Qualità

Per aiutare a migliorare la qualità dei servizi, la Commissione ha chiesto alle organizzazioni europee di normazione (OEN) 16 di sviluppare norme europee in settori quali i servizi postali, all'interno dei quali le norme hanno contribuito allo sviluppo del settore della consegna di pacchi a domicilio e norme in materia di servizi orizzontali che il CEN sta mettendo a punto per aiutare i fornitori di servizi a misurare, ad esempio, le loro prestazioni.

Nell'ambito della metrologia, le norme europee recentemente imposte 17 dovrebbero migliorare la qualità della misurazione, in particolare per misurare l'energia idrica e termica nello specifico, come pure la produzione decentralizzata di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e la trasmissione di energia ai e dai veicoli elettrici.

2.2.Sicurezza

La sicurezza è un settore chiave per la normazione europea. Essa corrisponde a circa il 60% delle richieste di normazione della Commissione e ciò rispecchia l'impatto della sicurezza sulla vita quotidiana dei cittadini dell'Unione europea. La legislazione armonizzata dell'UE e la direttiva relativa alla sicurezza generale dei prodotti (DSGP) 18 , che garantiscono la sicurezza di centinaia di prodotti sui mercati dell'UE, si basano su norme armonizzate e altre norme a sostegno della legislazione UE 19 per garantire la conformità con i requisiti legislativi in materia di sicurezza.

Le norme formulate di recente sostengono l'armonizzazione in una vasta gamma di settori, quali la sicurezza dei bambini e i dispositivi di protezione individuale. Una norma europea di recente adozione sulla sicurezza dei bambini specifica i requisiti in materia di sicurezza per gli accendini, che impediscono ai bambini di azionare il meccanismo di accensione. Inoltre le norme recentemente adottate sugli zaini porta-bambini garantiscono che questi ultimi non possano afferrarne i componenti. Infine, la normazione ha fissato i requisiti tecnici per i protettori dell'occhio per laser al fine di proteggere i lavoratori dall'esposizione accidentale a radiazioni laser nei dispositivi di protezione individuali

2.3.Security 

Alla luce degli sviluppi tecnologici e della politica internazionale, la security sta diventando sempre più una priorità strategica per l'UE. Nel contesto della security, dal 2016 la Commissione ha individuato esigenze in materia di normazione nei settori della gestione delle crisi e della difesa contro le armi chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari e ha chiesto al CEN di elaborare norme in materia. Inoltre mediante Orizzonte 2020 è stata avviata la ricerca prenormativa in vari settori che presentano minacce alla sicurezza, ad es. quelle di natura radiologica e nucleare per le infrastrutture critiche. Nel settore delle TIC, la Commissione ha anche lanciato una richiesta di normazione per la tutela della vita privata fin dalla progettazione per aiutare i produttori a rendere conto degli aspetti relativi alla protezione dei dati in modo coerente.

2.4.Sostenibilità

La sostenibilità è da molto tempo un importante obiettivo della normazione europea. Sono necessarie norme di attuazione delle principali priorità dell'UE, come ad esempio la politica in materia di Unione dell'energia e la sua strategia di ricerca e innovazione – Nuovo slancio all'innovazione nel settore dell'energia pulita 20    - che comprende azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici e decarbonizzazione del sistema energetico. Nel 2016 21     e 2017 22     la Commissione ha invitato le OEN a elaborare norme relative a: sistemi di gestione ambientale, imballaggio e rifiuti di imballaggio, idrocarburi poliaromatici, gestione ambientale, progettazione ecocompatibile ed etichettatura energetica, direttiva quadro sulle acque, emissioni di gas a effetto serra, applicazione di pesticidi, attrezzature per il recupero dei vapori, batterie, idrogeno verde, composti organici volatili, oli di pirolisi, alghe, aumento del rendimento energetico degli edifici, impiego di infrastrutture verdi, qualità dell'aria e riduzione delle emissioni. Tali richieste sono basate sui quadri giuridici e strategici vigenti e rispettano i criteri ivi stabiliti. Al fine di rimuovere le barriere alle tecnologie rispettose del clima nel settori relativi a refrigerazione, climatizzazione, pompe di calore e schiuma, la Commissione ha chiesto al CEN e al CENELEC di elaborare norme europee pertinenti.

3.Promozione della crescita e dell'occupazione 

La normazione è un processo che avviene dal basso verso l'alto e che consente di riunire i rappresentanti dell'industria, di governo e scientifici, nonché le altre parti interessate, permettendo in tal modo di ottenere un alto grado di accettazione delle norme tra questi soggetti. Per l'UE, le norme e la normazione rappresentano risorse chiare e strategiche per garantire la propria competitività e sono strumenti chiave per promuovere l'innovazione e il progresso del mercato unico. È noto che le norme e la normazione sono di importanza vitale nel sostegno della crescita economica, attraverso il loro ruolo atto a stimolare la produttività e la competitività e a promuovere l'innovazione e la prosperità. Esse forniscono inoltre all'UE i mezzi per mantenersi alla guida del settore dello sviluppo tecnologico e del commercio globale.

Mentre alcuni studi nazionali effettuati da Francia, Germania, Regno Unito e altri paesi 23 evidenziano il contributo delle norme e della normazione alla competitività delle imprese dell'UE, i loro effetti sono difficilmente distinguibili su una più ampia scala europea. Proprio tale questione si è ripresentata durante la discussione nell'ambito dell'iniziativa congiunta sulla normazione per accrescere la base di conoscenze del ciclo di governance annuale della politica di normazione dell'UE.

La Commissione ha riconosciuto l'importanza di una maggiore comprensione dell'impatto economico e sociale delle norme e della normazione ed esprime l'intenzione di condurre uno studio nel programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea per il 2017 24 . La questione è ampia e presenta problematiche di ordine metodologico per misurare le ripercussioni (economiche) delle norme e della normazione, nonché acquisire i dati che consentirebbero di monetizzare gli impatti delle norme e della normazione e delle loro esternalità a livello macroeconomico, settoriale e societario. Alla luce di tali considerazioni, quest'anno la Commissione ha avviato uno studio di fattibilità in collaborazione con gli organismi di normazione nazionali e altri partecipanti all'autorevole azione dell'iniziativa congiunta sulla normazione che comprende tale studio 25 . Lo scopo è di valutare ulteriormente la possibilità di intraprendere lo studio finale.

4.Sostegno delle catene di valore globali

Il sistema europeo di normazione (SEN) svolge un ruolo fondamentale nell'aiutare le imprese e le PMI europee a espandere le loro attività al di là dell'Europa e nel garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti e dei servizi importati. A dimostrarlo sono gli accordi conclusi tra le OEN e le organizzazioni di normazione internazionali quali ISO 26 e CEI 27    , nonché i partenariati globali come il progetto di partenariato di terza generazione (3GPP) 28 e l'organizzazione oneM2M 29  . Dal 2016, la Commissione è inoltre impegnata a promuovere il modello normativo europeo, sostenuto da norme volontarie e dalla stretta correlazione alla normazione internazionale nei paesi terzi, in base al quadro dell'iniziativa congiunta sulla normazione. 30 La Commissione ha inoltre avviato un dialogo diretto con l'ISO e la CEI allo scopo di massimizzare l'adozione di norme europee e internazionali identiche, pur garantendo il massimo livello di protezione per i consumatori europei.

La normazione rappresenta una componente chiave dei negoziati per gli accordi di libero scambio dell'UE con i paesi terzi. La Commissione chiede ai suoi partner di impegnarsi a utilizzare norme internazionali d'avanguardia come base per i regolamenti che hanno un impatto sui prodotti e i servizi chiave, al fine di garantire la sicurezza e la difesa dei cittadini UE e migliorare la competitività internazionale delle imprese UE. Tra i negoziati per gli accordi di libero scambio recentemente conclusi in cui la normazione ha occupato una posizione di rilievo, figurano gli accordi dell'UE con il Canada (CETA, entrato in vigore in via provvisoria il 21 settembre 2017), Singapore e il Vietnam (i negoziati si sono conclusi) e il Giappone (è stato raggiunto un accordo di massima sugli elementi principali).

Al fine di cogliere al meglio le opportunità offerte dai più grandi mercati emergenti, due esperti di normazione dell'UE (cofinanziati dalla Commissione, dall'EFTA e da tre OEN) distaccati in Cina e in India hanno svolto attività di sensibilizzazione in merito ai rispettivi sistemi di normazione e fornito informazioni di mercato e dati delle autorità di regolamentazione in aree specifiche pertinenti per il mercato. Poiché l'attuale fase del progetto dell'esperto europeo di normazione distaccato in Cina (SESEC) si concluderà a dicembre 2017, la Commissione sta lavorando al suo rinnovo a partire dal 2018 insieme con i suoi partner del progetto.

Per quanto riguarda la portata internazionale della normazione europea nel settore delle TIC, la cooperazione e l'azione di sostegno di Orizzonte 2020, associate alle azioni dello strumento di politica estera, contribuiranno a rafforzare la presenza dell'UE attraverso la creazione di un osservatorio delle attività globali di normazione delle TIC e di un meccanismo di finanziamento volto a sostenere la partecipazione di esperti europei in materia di normazione internazionale delle TIC e a promuovere la normazione europea in altre regioni.

La normazione in materia di sicurezza è parte integrante delle discussioni all'interno della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite, il cui scopo è di rafforzare la presenza dell'UE e l'impegno delle parti interessate europee nelle questioni relative alla sicurezza.

Il continente africano presenta altresì nuove opportunità di cooperazione in materia di normazione. La strategia comune Africa-UE potrebbe fornire un quadro inteso a sviluppare un sistema di normazione panafricano, come contributo tecnico all'integrazione del mercato panafricano. Nel 2016 la Commissione ha sostenuto la cooperazione del CEN e del CENELEC con le organizzazioni di normazione africane (ARSO, AFSEC) con l'obiettivo di rendere la normazione un elemento cardine nella tabella di marcia del vertice UE-Africa a novembre 2017. Un mercato unificato africano sostenuto dal modello di normazione europeo costituisce una situazione vantaggiosa per entrambi i partner.

5.Evitare costose frammentazioni all'interno del mercato unico

Ogni norma europea sostituisce una norma o un gruppo di norme nazionali di ciascuno Stato membro con un'unica norma. Ciò facilita la vita delle imprese e dei cittadini, contribuendo a creare servizi pubblici moderni e a ridurre gli oneri amministrativi e i costi di conformità. Il tempestivo recepimento a livello nazionale delle norme europee e il loro riferimento (se applicabile) nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (GUUE) sono necessari per soddisfare le esigenze del mercato. Il tasso medio di recepimento delle norme europee (norme EN a sostegno della legislazione e delle politiche dell'UE e altre norme EN) a livello nazionale nell'UE a 28 rappresenta circa il 99% (con variazioni dal 93% al 100% per Stato membro).

Le modifiche legislative introdotte nel 2013, in particolare gli obblighi introdotti di recente dalla Commissione relativi alla verifica delle norme armonizzate elaborate dalle OEN, hanno influenzato il processo di pubblicazione dei riferimenti alle norme armonizzate nella GUUE. Ciò ha successivamente comportato un aumento del numero di riferimenti non citati. Varie parti interessate alla normazione hanno pertanto sostenuto criticamente che la situazione stava creando incertezza giuridica e inutili costi aggiuntivi per le industrie europee. La situazione è stata riesaminata nel 2017 nell'ambito del programma della Commissione europea per il controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (REFIT) al fine di affrontare la questione relativa all'insieme attuale delle norme armonizzate non citate e di rendere il processo di citazione più trasparente e affidabile. Sulla base delle raccomandazioni della piattaforma REFIT 31 , la Commissione e le organizzazioni europee di normazione hanno elaborato e concordato un piano d'azione per la tempestiva pubblicazione dei riferimenti delle norme armonizzate nella GUUE 32 .

Stretta collaborazione con le parti interessate

La Commissione è ben consapevole del fatto che fissare semplicemente le priorità non è sufficiente. Il successo dipende anche dall'impegno ad alto livello a favore della normazione da parte di un'ampia base di parti interessate, tra cui l'industria, le organizzazioni di normazione, la comunità di ricerca, altre istituzioni UE e le amministrazioni nazionali.

Una norma è il risultato di una cooperazione volontaria tra i partner in un rapporto commerciale che mira a sviluppare una specifica tecnica fondata sui principi di trasparenza, apertura, inclusione, imparzialità e consenso tra le parti interessate. Il regolamento sulla normazione europea 33 ritiene necessaria e prevede un'ampia consultazione di tutte le parti interessate prima dell'adozione del programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea. Esso incoraggia inoltre la partecipazione attiva delle organizzazioni europee che rappresentano le PMI, i consumatori e gli interessi ambientali e sociali.

La Commissione riconosce che superare le barriere tradizionali fra le TIC, i prodotti e i servizi richiede impegno, buona cooperazione e reciproca fiducia tra le varie parti interessate. Nel settore della normazione delle TIC, la Commissione ha riunito regolarmente le parti interessate attraverso partenariati pubblico-privati 34 e anche tramite le OEN, al fine di discutere l'attuazione delle varie azioni proposte. La piattaforma multilaterale europea delle parti interessate sulla normazione delle TIC, che esamina i progressi compiuti nell'ambito delle azioni previste dalla comunicazione nel corso di riunioni periodiche, riunisce gli Stati membri, le organizzazioni di normazione. i forum e i consorzi europei e internazionali, le organizzazioni che rappresentano l'industria, le PMI e rappresentanti della società.

La Commissione ha rafforzato le relazioni con le diverse parti interessate del SEN e sta cercando di migliorare la propria funzionalità ed efficienza nell'ambito dell'iniziativa congiunta sulla normazione. Inoltre la Commissione ha mantenuto regolarmente i contatti e il dialogo con le altre istituzioni europee nel corso dell'ultimo anno. In particolare, la Commissione è stata coinvolta da vicino nelle consultazioni tenutesi in vista della risoluzione del Parlamento europeo del 4 luglio 2017 sulle norme europee per il XXI secolo 35 . La Commissione ha inoltre avviato e stabilito la prassi di dialoghi strutturati costanti con le tre organizzazioni europee di normazione per garantire una cooperazione di alta qualità e una agevole comunicazione.

1.Iniziativa congiunta sulla normazione europea

Ad oggi, l'iniziativa congiunta sulla normazione è stata firmata da 104 partecipanti; ciò rappresenta un elevato grado di impegno da parte di ogni segmento del SEN. A seguito della firma dell'iniziativa congiunta sulla normazione da parte delle parti interessate il 13 giugno 2016 ad Amsterdam e degli Stati membri il 29 settembre 2016, la Commissione ha organizzato diverse riunioni del gruppo direttivo dell'iniziativa congiunta sulla normazione per perfezionare le quindici azioni concordate 36 . I membri del gruppo direttivo sono principalmente firmatari dell'iniziativa congiunta sulla normazione coinvolti nella sua elaborazione. Per ciascuna azione, i firmatari dell'iniziativa congiunta sulla normazione si sono offerti di dare il loro contributo e sono stati designati dei leader.

Finora il lavoro dei singoli gruppi di azione dell'iniziativa congiunta sulla normazione si è incentrato sullo sviluppo degli elementi sostanziali per ciascuna azione. Non si è ancora definita una tempistica chiara in questa fase. Una maggiore chiarezza sul contenuto delle azioni consentirà di sviluppare le tappe più significative e gli orizzonti temporali per i prodotti di ciascuna azione.

2.Inclusione

La Commissione ha formalizzato il suo partenariato pubblico-privato con le organizzazioni di cui all'allegato III (SBS, ANEC, CES ed ECOS) 37 , che rappresentano rispettivamente le PMI, i consumatori, i lavoratori e gli interessi ambientali nella normazione, firmando quattro accordi quadro di partenariato. Ciò garantisce coerenza e stabilità in termini di finanziamenti e monitoraggio delle attività.

Oltre a erogare un contributo finanziario, la Commissione adotta iniziative per garantire la presenza e l'effettiva partecipazione delle organizzazioni di cui all'allegato III a riunioni e iniziative importanti, come ad esempio il Comitato "Norme" (osservatori), l'iniziativa congiunta sulla normazione (partner), la piattaforma multilaterale europea sulla normazione delle TIC 38 e le riunioni tra la Commissione e le OEN.

Al fine di garantire un approccio coerente per sostenere gli interessi di PMI, consumatori, lavoratori e gli interessi ambientali e sociali nel processo di normazione, il CEN/CENELEC ha istituito due gruppi di lavoro, il gruppo di lavoro PMI (SME Working Group) e il gruppo di lavoro formato dalle parti interessate della società (Societal Stakeholders Working Group). I membri sono le organizzazioni di cui all'allegato III – SBS del primo e ANEC, ECOS ed CES del secondo. Questi due gruppi di lavoro affrontano temi quali l'accesso alle norme, la sensibilizzazione, la formazione e il sostegno alla partecipazione ai lavori di normazione sul piano tecnico. Di conseguenza, sono stati già elaborati una serie di strumenti, quali gli strumenti on-line per le PMI e il meccanismo di parere delle parti sociali interessate.

Il regolamento sulla normazione pone un accento particolare 39 sulla partecipazione delle piccole imprese al processo di elaborazione delle norme, con l'obiettivo di produrre norme favorevoli per le PMI, in grado di ridurre i costi e aprire i mercati. Tenendo presente questo obiettivo e come parte principale del suo programma di lavoro 2017, l'associazione SBS ha messo a punto una strategia a lungo termine per le PMI nel quadro della normazione per il periodo 2018-2021. Tale strategia stabilisce gli obiettivi e le azioni a favore delle PMI nell'ambito della normazione per garantire che le norme elaborate siano applicabili alle PMI, sulla base del principio "pensare anzitutto in piccolo" (think small first).

L'inclusione è uno dei temi della strategia a lungo termine dell'Istituto europeo per le norme di telecomunicazione (ETSI) ed è trattato nel contesto del suo gruppo "ETSI nel panorama della normazione europea". Le discussioni all'interno di questo gruppo hanno permesso di lanciare il programma di sostegno e inclusione delle parti interessate della società (Societal Stakeholder Support and Inclusiveness programme - 3SI), che prevede una serie di azioni intese a rafforzare l'inclusione e aumentare la visibilità, la consapevolezza e il coinvolgimento delle organizzazioni di cui all'allegato III all'interno dell'ETSI. Tutte le organizzazioni di cui all'allegato III sono membri a pieno titolo dell'ETSI.

Conclusione

La presente relazione è intesa a sostenere il dialogo interistituzionale avviato di recente sulla normazione a livello dell'UE, come annunciato nella comunicazione del 1° giugno 2016. Essa intende stimolare un dibattito con i colegislatori, il Parlamento europeo e il Consiglio, nonché con il CESE e il Comitato delle regioni, e fornisce orientamenti per le future priorità di normazione che contribuiranno al programma per l'occupazione, la crescita e la competitività. Tale dialogo interistituzionale è in corso di elaborazione in linea con il nuovo Accordo interistituzionale "Legiferare meglio" tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell'Unione europea e la Commissione europea 40 .

Formulare le priorità del programma di lavoro annuale dell'Unione per la normazione europea per il 2019 in stretta collaborazione con i colegislatori sarà di vitale importanza per una sua efficace attuazione. Le priorità strategiche definite congiuntamente per la normazione europea rafforzeranno la razionalizzazione delle attività di normazione nei futuri processi legislativi. Il conseguimento degli obiettivi della politica di normazione dell'UE presuppone una comprensione comune e la partecipazione attiva di tutti gli attori all'interno del SEN: rafforzare l'inclusione, aumentare la consapevolezza in merito all'importanza della normazione per l'economia e la società, migliorare le procedure per la valutazione delle norme armonizzate 41 , attuare le cinque priorità per la normazione delle TIC e superare gli ostacoli nel settore dei servizi.

(1)   COM(2016) 358 final.
(2) C (2016) 3211. L'iniziativa congiunta sulla normazione definisce una visione condivisa per la normazione europea al fine di individuare meglio le priorità, modernizzare l'attuale sistema europeo di normazione e incentivare la consegna tempestiva dei prodotti della normazione. Essa supporta gli aspetti pertinenti delle dieci priorità della Commissione europea e di altri obiettivi politici, nel pieno rispetto della ripartizione delle diverse competenze tra l'UE e gli Stati membri. Dovrebbe inoltre consentire all'UE di rafforzare il suo ruolo trainante nella normazione mondiale.
(3)  Cfr. la pagina 4 del documento COM(2016) 358 final.
(4)  COM(2016) 176 final.
(5) I progressi sono illustrati nell'allegato documento di lavoro dei servizi.
(6) Pubblicato ogni anno nel mese di luglio; ultima versione: COM(2017) 453.
(7) http://ec.europa.eu/growth/content/2017-rolling-plan-ict-standardisation-released-0_it
(8) Il programma continuativo per la normazione delle TIC è pubblicato dalla Commissione ogni anno per consolidare in un unico documento le diverse esigenze in materia di normazione delle TIC a sostegno delle politiche UE. Esso si rivolge sia alle organizzazioni europee di normazione (OEN) che agli organismi di normazione internazionali e globali che sono in grado di adeguarsi alle azioni proposte e sostenere i rispettivi obiettivi strategici con prodotti della normazione.
(9) COM(2016) 176 final.
(10) COM(2011) 311 def.
(11) Cfr. l'articolo 5, paragrafo 2, l'articolo 9 e l'articolo 15, paragrafo 1, lettera c).
(12) Iniziativa congiunta sulla normazione, azione 2.
(13)  COM(2017) 477 final/2.
(14)  COM(2017) 712 final.
(15)  COM(2016) 501 final.
(16) CEN (Comitato europeo di normazione), CENELEC (Comitato europeo di normazione elettrotecnica) ed ETSI (Istituto europeo delle norme di telecomunicazione).
(17) Per maggiori informazioni, si rimanda al documento di lavoro dei servizi allegato.
(18) Direttiva 2001/95/CE.
(19) Quali le norme cui si fa riferimento nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea nell'ambito della direttiva 2001/95/CE.
(20) COM(2016) 763.
(21) COM(2016) 357.
(22) COM(2017) 453.
(23)  DIN (2000): Economic Benefits of Standardisation (I vantaggi economici della normazione), 3 volumi. Berlino: Beuth. (Aggiornato al 2011), DTI (2005): The Empirical Economics of Standards (L'economia empirica delle norme), DTI ECOMICS PAPER N.12. Londra, e AFNOR (2009) The Economic Impact of StandardisationTechnological Change, Standards and Long-Term Growth in France (L'impatto economico della normazione: evoluzione tecnologica, norme e crescita a lungo termine in Francia. Parigi.
(24) COM(2016) 357.
(25) Azione 1: Studio delle ripercussioni per l'economia e la società e accesso alle norme negli Stati membri dell'UE e dell'EFTA.
(26) Organizzazione di normazione internazionale.
(27) Commissione elettrotecnica internazionale.
(28) http://www.3gpp.org/
(29) http://www.onem2m.org/
(30) Iniziativa congiunta sulla normazione, azione 13.
(31) https://ec.europa.eu/info/law/law-making-process/evaluating-and-improving-existing-laws/refit-making-eu-law-simpler-and-less-costly/refit-platform_it
(32)  Cfr. il piano d'azione nel documento di lavoro dei servizi allegato.
(33) Articolo 8, paragrafo 5, e considerando 31 del regolamento UE n. 1025/2012.
(34) Vale a dire, 5G PPP, AIOTI, BDVA, ECSO.
(35) http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P8-TA-2017-0278+0+DOC+XML+V0//IT
(36) Le iniziative sono suddivise nelle tre categorie seguenti: I) sensibilizzazione, istruzione e comprensione riguardo al sistema europeo di normazione, II) coordinamento, trasparenza e inclusione, III) competitività e dimensione internazionale.
(37)   Small Business Standards , l'Associazione europea per il coordinamento della rappresentanza dei consumatori in materia di normazione , la Confederazione europea dei sindacati e l'Organizzazione ambientale europea dei cittadini nel campo della normazione
(38) https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/european-multi-stakeholder-platform-ict-standardisation
(39) Cfr. l'art. 6 del regolamento (UE) 1025/2012.
(40) GU L 123 del 12.5.2016, pagg. 1–14.
(41) E altre norme a sostegno della legislazione UE.
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