COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 20.7.2021
SWD(2021) 727 final
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE
Relazione sullo Stato di diritto 2021
Capitolo sulla situazione dello Stato di diritto in Slovacchia
che accompagna il documento
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
Relazione sullo Stato di diritto 2021
La situazione dello Stato di diritto nell’Unione europea
{COM(2021) 700 final} - {SWD(2021) 701 final} - {SWD(2021) 702 final} - {SWD(2021) 703 final} - {SWD(2021) 704 final} - {SWD(2021) 705 final} - {SWD(2021) 706 final} - {SWD(2021) 707 final} - {SWD(2021) 708 final} - {SWD(2021) 709 final} - {SWD(2021) 710 final} - {SWD(2021) 711 final} - {SWD(2021) 712 final} - {SWD(2021) 713 final} - {SWD(2021) 714 final} - {SWD(2021) 715 final} - {SWD(2021) 716 final} - {SWD(2021) 717 final} - {SWD(2021) 718 final} - {SWD(2021) 719 final} - {SWD(2021) 720 final} - {SWD(2021) 721 final} - {SWD(2021) 722 final} - {SWD(2021) 723 final} - {SWD(2021) 724 final} - {SWD(2021) 725 final} - {SWD(2021) 726 final}
Sintesi
I significativi sforzi tesi a migliorare l'indipendenza, l'integrità, la qualità e l'efficienza del sistema giudiziario slovacco, già constatati nella relazione sullo Stato di diritto 2020, sono proseguiti. Nel dicembre 2020 il parlamento ha adottato un'ampia riforma della Costituzione e la legislazione di attuazione relativa al sistema giudiziario, in particolare alla Corte costituzionale e al Consiglio giudiziario. Le autorità hanno inoltre intensificato gli sforzi per combattere la corruzione nella magistratura. È in fase di elaborazione una riforma della mappa giudiziaria, con la partecipazione del Consiglio d'Europa, che ha suscitato una serie di osservazioni da parte dei portatori di interessi. È stata istituita una Corte suprema amministrativa. Un nuovo procuratore generale e un procuratore speciale sono stati eletti attraverso una nuova procedura trasparente. Tali riforme rispecchiano gli sforzi volti a migliorare il sistema giudiziario ed è importante che la loro attuazione tenga conto delle pertinenti norme europee a salvaguardia dell'indipendenza della magistratura. Ciò è importante anche se si considera che il livello di indipendenza percepita della magistratura, pur essendo migliorato tra le imprese, rimane molto basso tra i cittadini.
Gli sforzi della Slovacchia per reprimere la corruzione sono notevolmente aumentati e dimostrano la propria efficacia in una serie di casi di corruzione ad alto livello oggetto di indagine e azione penale. Sono stati inoltre selezionati e nominati alti funzionari, compreso il capo del nuovo ufficio per la protezione degli informatori, che assumerà le sue funzioni a partire dal 1º settembre 2021. La capacità di individuare e indagare i reati di corruzione può ancora essere rafforzata investendo in specializzazione, competenze analitiche specifiche e formazione sull'integrità a favore dell'Agenzia nazionale per la lotta alla criminalità. Si registrano lenti progressi nella prevenzione della corruzione. Diversi tentativi di regolamentare il lobbying sono finora falliti. Tuttavia sono in programma o in fase iniziale progetti legislativi in materia di lobbying, "pantouflage", dichiarazioni patrimoniali, conflitti di interessi dei parlamentari e appalti pubblici.
La Costituzione e il diritto derivato della Slovacchia forniscono il quadro giuridico per la protezione della libertà di espressione, il diritto di accesso alle informazioni pubbliche, il pluralismo dei media e i diritti della stampa. Un progetto di legge in discussione e la cui adozione è prevista per settembre 2021 dovrebbe introdurre un quadro per garantire la trasparenza della proprietà dei media. I piani del governo per proporre una legislazione volta a garantire un ambiente più favorevole ai giornalisti sono stati rinviati. La distribuzione della pubblicità di Stato non è ancora regolamentata. Sono state pronunciate diverse condanne nei confronti di persone coinvolte nell'assassinio del giornalista investigativo Ján Kuciak e della sua fidanzata nel 2018. Le assoluzioni dei presunti mandanti dell'omicidio sono state annullate dalla Corte suprema, che ha rinviato il caso all'organo giurisdizionale penale specializzato. Una condanna è stata confermata. Non è stato introdotto alcun regime di sostegno ai mezzi di informazione per contrastare l'impatto della pandemia di COVID-19.
Per quanto riguarda il sistema di bilanciamento dei poteri, permane la necessità di migliorare il processo legislativo rafforzando il coinvolgimento dei portatori di interessi e della società civile, come già osservato nella relazione sullo Stato di diritto 2020. La riforma costituzionale del dicembre 2020 esclude esplicitamente la competenza della Corte costituzionale a rivedere le leggi costituzionali, cosa che ha portato al riesame di tale disposizione da parte della Corte costituzionale. Lo stato di emergenza connesso alla pandemia di COVID-19 è durato per la maggior parte del 2020 e si è concluso nel maggio 2021, a seguito di una modifica della legislazione nel dicembre 2020 per consentirne la proroga. Il difensore civico e il centro nazionale per i diritti umani hanno svolto un ruolo attivo nella difesa dei diritti fondamentali durante la pandemia. Crescono le preoccupazioni in merito al finanziamento di alcune ONG, in particolare per le limitazioni alle ONG che operano nel campo della parità di genere.
I.Sistema giudiziario
Il sistema giudiziario della Repubblica slovacca è formato da 54 tribunali distrettuali, otto tribunali regionali, l'organo giurisdizionale penale specializzato, la Corte suprema, la Corte suprema amministrativa e la Corte costituzionale slovacca
. I tribunali regionali fungono da corti d'appello nelle cause civili, commerciali e penali e agiscono allo stesso tempo da organi giurisdizionali di primo grado in materia amministrativa. L'organo giurisdizionale penale specializzato è competente a giudicare le cause penali gravi elencate nella pertinente disposizione del codice di procedura penale
. Il Consiglio della magistratura svolge un ruolo centrale nell'autogoverno della magistratura e nella nomina, sospensione e revoca dei giudici nonché nella tutela dell'etica giudiziaria. Metà dei suoi membri (nove su 18) sono giudici eletti da loro pari. Gli altri membri del Consiglio della magistratura sono nominati dalla Presidente della Repubblica slovacca, dal parlamento e dal governo
. La procura slovacca è un'autorità statale indipendente guidata dal procuratore generale
. La Slovacchia partecipa alla Procura europea. L'Ordine degli avvocati slovacco è un'organizzazione professionale indipendente autogovernata
.
Indipendenza
Il livello di indipendenza percepita della magistratura è migliorato tra le imprese ma rimane basso e molto basso tra i cittadini. Il 30 % delle imprese ritiene che il livello di indipendenza della magistratura sia "piuttosto o molto soddisfacente", il che rappresenta un notevole miglioramento rispetto al 2020 (15 %). Per contro, non vi è stato alcun miglioramento nella percezione dell'indipendenza della magistratura tra il pubblico in generale: il 28 % ritiene che l'indipendenza della magistratura sia "piuttosto o molto soddisfacente" e il 65 % "piuttosto o molto insoddisfacente", in linea con la tendenza a lungo termine, già osservata nella relazione sullo Stato di diritto 2020. I motivi più spesso addotti per la mancanza di indipendenza percepita sono legati quasi in egual misura alle interferenze o pressioni da parte del governo e dei politici e alle interferenze o pressioni da parte di interessi economici o di altri interessi specifici.
Le autorità hanno adottato misure per affrontare le accuse di corruzione e abuso d'ufficio nel potere giudiziario. A seguito di operazioni di polizia di alto profilo di cui alla relazione sullo Stato di diritto del 2020, sono state avviate ulteriori operazioni. Attualmente 20 giudici e altri rappresentanti della giustizia e delle autorità di contrasto sono sottoposti a procedimenti penali connessi a gravi accuse di corruzione e abuso d'ufficio, nell'ambito di un'intensificazione degli sforzi da parte delle autorità pubbliche per ridurre la corruzione nel sistema giudiziario. Un giudice è stato condannato. A seguito dell'azione penale, diversi giudici si sono dimessi dalla carica o sono stati temporaneamente sospesi dalle loro funzioni. La necessità di continuare ad affrontare preoccupazioni specifiche sull'integrità generale del sistema giudiziario è stata segnalata anche nel contesto del semestre europeo e, a tale riguardo, la Slovacchia ha ricevuto una raccomandazione specifica per paese.
È stata adottata una riforma giudiziaria globale, che consiste in modifiche alla Costituzione e nella legislazione di attuazione. Ciò fa seguito all'annuncio del governo dell'intenzione di procedere a una riforma volta ad accrescere la fiducia dei cittadini nello Stato di diritto, come spiegato nella relazione sullo Stato di diritto 2020. Nel dicembre 2020 sono state adottate la modifica della Costituzione e la legislazione di attuazione, che hanno in particolare istituito una Corte suprema amministrativa, hanno introdotto modifiche alla selezione e alla nomina dei giudici della Corte costituzionale e hanno modificato diverse disposizioni riguardanti il Consiglio della magistratura. I portatori di interessi hanno osservato che la riforma rispecchia gli sforzi volti a migliorare il sistema giudiziario e a rafforzarne l'indipendenza, anche se alcune parti della riforma hanno incontrato opposizione (cfr. di seguito).
Sebbene alcuni aspetti della riforma riguardante il Consiglio della magistratura siano stati accolti con favore, sono state espresse preoccupazioni in merito al regime di revoca dei suoi membri. La riforma costituzionale ha introdotto modifiche alle modalità di nomina dei membri del Consiglio della magistratura, ha ampliato i poteri del Consiglio e ha modificato la disposizione relativa alla revoca dei suoi membri. La riforma ha introdotto una norma in base alla quale i giudici membri del Consiglio saranno eletti in diverse circoscrizioni elettorali. Secondo il governo, lo scopo della modifica è aumentare la legittimità del Consiglio garantendo una rappresentanza più diversificata dei giudici. Questo obiettivo è coerente con le raccomandazioni del Consiglio d'Europa. La riforma amplia inoltre i poteri del Consiglio della magistratura. Inoltre la riforma prevede esplicitamente che i membri del Consiglio della magistratura, compresi il presidente e il vicepresidente, possano essere revocati in qualsiasi momento dall'autorità che li ha nominati. Secondo la relazione, ciò implica che tale proposta di revoca non deve necessariamente essere basata su criteri stabiliti dalla legge e, al contrario, può essere motivata da una mancanza di fiducia. I portatori di interessi hanno espresso preoccupazione per il fatto che questo aspetto della riforma possa avere un impatto negativo sull'indipendenza del Consiglio della magistratura. Tali preoccupazioni trovano riscontro anche in un parere dell'Ufficio di presidenza del Consiglio consultivo dei giudici europei (CCJE) del 9 dicembre 2020. Un membro revocato può impugnare la decisione di revoca dinanzi alla Corte costituzionale presentando ricorso costituzionale. È importante che il Consiglio della magistratura sia soggetto a garanzie sufficienti per quanto riguarda la sua indipendenza nei confronti del potere legislativo e del potere esecutivo, anche per quanto riguarda le modalità di revoca dei suoi membri.
È stata introdotta un'età pensionabile dei giudici per garantire la certezza del diritto. A seguito delle modifiche alla Costituzione, i giudici vanno in pensione al compimento dei 67 anni. Poiché la riforma ha eliminato il potere discrezionale del Consiglio della magistratura di proporre il pensionamento di un giudice al di sopra dei 65 anni, la modifica rafforza la certezza del diritto e la stabilità per i giudici.
Il regime di responsabilità penale dei giudici è stato modificato. Nell'ottobre 2020 è stata adottata una modifica del codice penale, seguita da una modifica della disposizione costituzionale sull'immunità dei giudici. In base alle riforme, i giudici non possono essere chiamati a rispondere di un parere espresso durante il processo decisionale, a meno che quest'ultimo possa essere qualificato come reato. A tale riguardo, è stato introdotto nel codice penale un nuovo reato di "abuso di diritto". In base a tale disposizione, i giudici possono essere perseguiti per qualsiasi decisione arbitraria che arrechi pregiudizio a un'altra persona o la favorisca. La disposizione è prevista solo in caso di decisioni manifestamente arbitrarie e scorrette. I procedimenti penali sono condotti dal procuratore speciale e da un organo giurisdizionale penale specializzato. Un giudice accusato di tale reato ha il diritto di chiedere al Consiglio della magistratura di esprimere il proprio disaccordo sulla prosecuzione dell'azione penale, il che, se concesso, equivale alla chiusura del procedimento. Il giudice perseguito può essere temporaneamente sospeso solo con decisione di un tribunale disciplinare. Considerando che le norme europee prevedono che la responsabilità dei giudici per il loro processo decisionale possa verificarsi in casi eccezionali di dolo e colpa grave, qualsiasi regime che disciplini la responsabilità dei giudici deve fornire in maniera chiara e precisa le garanzie necessarie per evitare qualsiasi rischio che essa possa essere utilizzata come strumento di pressione sull'attività giudiziaria o come sistema di controllo politico del contenuto delle decisioni giudiziarie. È importante che, nell'applicazione pratica di queste nuove disposizioni, tali garanzie siano debitamente rispettate in linea con le norme europee. Alcuni portatori di interessi hanno espresso preoccupazione per la modifica costituzionale sull'immunità dei giudici, osservando che la sua formulazione ampia e vaga potrebbe comportare un potenziale rischio di abuso.
La recente riforma costituzionale ha modificato il regime di trasferimento dei giudici senza il loro consenso. La recente riforma costituzionale ha disposto che i giudici possano essere trasferiti, senza il loro consenso, in caso di modifica della mappa giudiziaria, qualora tale trasferimento sia necessario a garantire il corretto funzionamento della magistratura. Conformemente alle norme europee, è possibile, in casi eccezionali, trasferire i giudici senza il loro consenso, a condizione che siano previste garanzie sufficienti. Tali garanzie includono il requisito che il giudice non possa essere trasferito a un organo giurisdizionale di grado inferiore e che possa avvalersi del controllo giurisdizionale. Sarà importante che la legge di attuazione preveda garanzie sufficienti che tengano conto delle norme europee.
È in preparazione un progetto di riforma della mappa giudiziaria. A seguito delle raccomandazioni contenute in una relazione della Commissione europea per l'efficacia della giustizia (CEPEJ) del Consiglio d'Europa al fine, tra l'altro, di riflettere sul rafforzamento della specializzazione dei giudici e su una modifica della mappa giudiziaria, in particolare sulla riduzione del numero di tribunali distrettuali, il ministero della Giustizia ha organizzato gruppi di lavoro, composti anche da giudici, per preparare un progetto di riforma della mappa giudiziaria. L'obiettivo della riforma è aumentare la fiducia dei cittadini nella magistratura e migliorarne l'efficienza e la qualità. Il progetto di mappa si basa sulla necessità di disporre di un numero sufficiente di organi giurisdizionali tale da consentire una maggiore specializzazione dei giudici in ciascun organo giurisdizionale, il rispetto delle identità culturali e regionali e l'accessibilità della giustizia. Sulla base dei dati relativi al carico di lavoro degli organi giurisdizionali attuali, nonché all'accessibilità delle infrastrutture e degli organi giurisdizionali, il progetto di riforma ha proposto di ridurre il numero dei tribunali distrettuali e regionali rispettivamente da 54 a 30 e da 8 a 3. I giudici, il personale giudiziario e le cause dei tribunali sciolti sarebbero trasferiti agli organi giurisdizionali rimanenti. Dal settembre al dicembre 2020 il progetto di riforma è stato presentato ai giudici e agli altri portatori di interessi; le discussioni sono proseguite nei mesi di gennaio e febbraio 2021. Il ministero della Giustizia sta ora valutando le osservazioni presentate nel corso della consultazione pubblica, che si è svolta dalla metà di dicembre 2020 all'inizio di marzo 2021. Il progetto di riforma è stato accolto da critiche da parte di diversi portatori di interessi, che hanno segnalato, tra l'altro, la mancanza di coinvolgimento nel processo di redazione e hanno espresso preoccupazioni in merito all'accessibilità degli organi giurisdizionali. A seguito delle critiche, il ministero della Giustizia ha deciso di proseguire le consultazioni con i giudici fino al settembre 2021, dopodiché una proposta riformulata di riforma della mappa giudiziaria sarà nuovamente sottoposta a consultazione pubblica. Poiché la riforma comporterà un trasferimento di giudici, va osservato che, secondo le norme europee, i giudici che sarebbero trasferiti nel corso della riforma senza il loro consenso dovrebbero beneficiare di garanzie procedurali per garantire che la loro indipendenza non sia compromessa (cfr. sopra). Un riesame del progetto di riforma da parte della CEPEJ ha concluso che la metodologia utilizzata è in linea con i suoi documenti di orientamento e con la sua relazione di valutazione e ha messo in evidenza l'approccio basato su elementi concreti adottato dalle autorità slovacche. Ha inoltre formulato ulteriori raccomandazioni, ad esempio riflettendo su un rinvio della sua attuazione.
È stata istituita una Corte suprema amministrativa e si prevede l'istituzione di tribunali amministrativi. Il nuovo sistema di tribunali amministrativi dovrebbe essere composto da tre tribunali amministrativi, la cui istituzione è proposta dal progetto di riforma della mappa giudiziaria, e da una Corte suprema amministrativa, istituita dalla recente riforma costituzionale, che dovrebbe diventare operativa nell'agosto 2021. Il presidente della Corte suprema amministrativa è stato nominato nel maggio 2020 e il processo di selezione dei giudici è in corso. I giudici della Corte saranno selezionati dal Consiglio della magistratura. Il progetto di riforma della mappa giudiziaria (cfr. sopra) prevede la creazione di tre tribunali amministrativi distinti. Si prevede che i presidenti di questi nuovi tribunali amministrativi saranno selezionati da un comitato di cinque membri, che dovrebbero essere scelti dal ministro della Giustizia, due dei quali tra candidati nominati dal Consiglio della magistratura. Per quanto riguarda la selezione dei giudici dei tribunali amministrativi, si propone che il ministro della Giustizia stabilisca quali posti saranno coperti mediante un trasferimento di giudici e quali mediante una procedura di selezione. Sarà importante che l'istituzione di tali tribunali e il regime ad essi applicabile tengano conto delle norme europee.
Un procuratore generale e un procuratore speciale sono stati eletti attraverso una nuova procedura. Nel settembre 2020 il parlamento ha adottato una legge che ha introdotto diverse modifiche al processo di elezione del procuratore generale e del procuratore speciale. La legge ha ampliato l'elenco delle persone aventi diritto a proporre un candidato alla carica di procuratore generale, ha aperto la candidatura a tale ufficio anche ai non procuratori e ha introdotto l'obbligo che i candidati alla carica di procuratore generale e procuratore speciale siano sottoposti a un'audizione pubblica in parlamento. Le nuove norme sono state applicate nel dicembre 2020 e nel febbraio 2021 durante l'elezione dei candidati a procuratore generale e a procuratore speciale. Entrambe le elezioni sono state seguite da vicino dai media e i portatori di interessi hanno preso atto dell'aumento della trasparenza del processo.
Qualità
Gli sforzi volti a promuovere la digitalizzazione stanno dando risultati, ma nella pratica emergono debolezze. L'impegno attivo degli ultimi anni per far progredire la digitalizzazione del sistema giudiziario ha iniziato a mostrare risultati. La Slovacchia è ben attrezzata in termini di norme procedurali che consentono la tecnologia digitale negli organi giurisdizionali, nonché di una serie di strumenti e infrastrutture che consentono la comunicazione a distanza e l'accesso sicuro da remoto al luogo di lavoro, la comunicazione elettronica sicura tra gli organi giurisdizionali, i professionisti del diritto e le istituzioni o la possibilità per gli utenti di avviare e seguire procedimenti in materia civile, commerciale e amministrativa. Emergono lacune, in particolare, per quanto riguarda la procura e le soluzioni digitali per i procedimenti penali. Tuttavia vi sono segnali che, sebbene esistano strumenti e infrastrutture, il loro utilizzo nella pratica potrebbe essere ostacolato, tra l'altro da impedimenti quali la scarsa facilità d'uso, l'incompatibilità dei diversi sistemi informativi utilizzati o la mancanza di competenze degli utenti. La pandemia di COVID-19 ha complessivamente contribuito a dare impulso al processo di digitalizzazione, ma ha anche rivelato alcune di queste carenze pratiche. Sono in corso diversi progetti per rispondere alle esigenze del sistema giudiziario sotto la guida di un nuovo dipartimento informatico presso il ministero della Giustizia, tra cui lo sviluppo di un nuovo sistema di gestione delle cause e di un nuovo registro delle imprese, anch'essi inclusi nel piano slovacco di ripresa e resilienza.
Sebbene la pandemia abbia avuto un notevole impatto sul sistema giudiziario, nel complesso gli organi giurisdizionali e gli avvocati sono riusciti a proseguire il loro lavoro. Il numero di udienze condotte dai tribunali distrettuali e regionali è diminuito. Quando hanno avuto luogo, le udienze si sono svolte in videoconferenza o, se necessario, in presenza osservando misure di sicurezza. La Corte suprema è stata meno penalizzata, anche perché la maggior parte dei suoi procedimenti avviene per iscritto. Anche gli avvocati sono stati colpiti dalla pandemia, ma non hanno segnalato ostacoli di rilievo nell'esercizio della loro attività. Il Consiglio della magistratura segue da vicino la situazione negli organi giurisdizionali. Il ministero della Giustizia ha pubblicato documenti di orientamento e informazioni sulle restrizioni, con l'apprezzamento degli organi giurisdizionali.
Efficienza
L'efficienza dei procedimenti nelle cause amministrative si è ulteriormente deteriorata. Essendo relativamente lunga in un'ottica UE, la tendenza all'aumento della durata dei procedimenti nelle cause amministrative è proseguita nel 2019, raggiungendo 518 giorni rispetto ai 157 giorni del 2018. Allo stesso tempo, anche il tasso di ricambio ha continuato a diminuire, scendendo all'81,4 % nel 2019 (rispetto al 96,1 % del 2018). Ciò suggerisce che il sistema non riesce a gestire in modo efficiente il carico di lavoro delle cause amministrative. Per quanto riguarda le cause civili e commerciali, la durata stimata dei procedimenti nei contenziosi civili e commerciali è aumentata nel 2019 rispetto al 2018, raggiungendo 170 giorni (rispetto ai 157 del 2018). Diversi gruppi di cause riguardanti un'eccessiva durata dei procedimenti civili sono stati esaminati dal Consiglio d'Europa.
II.Quadro anticorruzione
In Slovacchia, le competenze per la prevenzione, l'accertamento e il perseguimento della corruzione sono condivise tra diverse autorità. L'Ufficio del governo è l'organo centrale per il coordinamento della prevenzione della corruzione, che riferisce direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. L'Agenzia nazionale per la lotta alla criminalità del presidio di polizia è incaricata dell'accertamento e delle indagini sui reati di corruzione, ad eccezione di quelli commessi da membri della polizia stessa e di talune autorità di contrasto che rientrano tra le competenze dell'Ufficio dei servizi ispettivi. La Procura speciale ha competenza esclusiva per le indagini sui reati penali di competenza nel merito dell'organo giurisdizionale penale specializzato, compresi i reati di corruzione.
Gli esperti e i dirigenti d'impresa ritengono che il livello di corruzione nel settore pubblico rimanga elevato. Nell'indice di percezione della corruzione 2020 di Transparency International, la Slovacchia ha ricevuto un punteggio di 49/100, classificandosi al 17° posto nell'Unione europea e al 60° a livello mondiale
. Questa percezione è stata relativamente stabile
negli ultimi cinque anni
.
Il quadro strategico per la lotta alla corruzione è definito dalla politica anticorruzione per il periodo 2019-2023. La politica
si concentra principalmente sulla prevenzione attraverso misure non vincolanti ed è accompagnata da un piano d'azione, il programma nazionale anticorruzione
e da diversi programmi settoriali
. Essendo sostanzialmente identico al documento politico, l'attuale piano d'azione non propone misure operative concrete per facilitare l'attuazione delle priorità politiche. Il programma nazionale anticorruzione è attualmente in fase di aggiornamento
. Il dipartimento Prevenzione della corruzione dell'Ufficio del governo sovrintende all'attuazione della politica e del piano d'azione. La supervisione dell'attuazione dei programmi settoriali è di competenza dei pertinenti organi dell'amministrazione centrale statale
.
Il quadro giuridico penale è stato integrato dall'entrata in vigore di una nuova legge sul sequestro dei beni. Tra l'altro, la legge sul sequestro dei beni
, entrata in vigore nel gennaio 2021, impedisce la legalizzazione dei beni di origine illecita mediante trasferimenti a terzi e modifica il codice penale introducendo nuovi reati, quali il reato di accettare o offrire benefici ingiustificati o indebiti vantaggi e il reato di corruzione indiretta
. Inoltre la legge introduce la definizione di proventi di reato. In particolare, la legge istituisce un nuovo Ufficio per la gestione dei beni confiscati
. Esistono carenze legislative per quanto riguarda l'autorizzazione della polizia a richiedere alle banche informazioni finanziarie sugli indagati nella fase investigativa di tali reati
, nonché per quanto riguarda la perseguibilità penale del supposto traffico di influenza
.
Sono in fase di attuazione misure volte ad aumentare le risorse della Procura speciale al fine di rafforzarne le capacità. Il 10 febbraio 2021 il governo ha approvato una proposta di aumento delle risorse e del personale specializzato per la Procura speciale
. Nel complesso, il numero dei pubblici ministeri è aumentato da 35 a 38 nel 2021. Al fine di rispondere alle preoccupazioni circa le limitate risorse e capacità di perseguire la corruzione ad alto livello
, la divisione che si occupa specificamente della corruzione e dei reati legati alla corruzione ha raddoppiato il personale, passando da cinque a dieci pubblici ministeri presso a Procura speciale
. La riorganizzazione si è svolta nel corso del 2021
. È stato inoltre concordato un aumento significativo delle risorse di bilancio per la Procura speciale
. Permangono preoccupazioni per quanto riguarda il livello di fiducia, nonché la specializzazione e la digitalizzazione della polizia, che incidono sulla cooperazione della procura con la polizia e sull'individuazione dei reati di corruzione e legati alla corruzione
. In particolare, come indicato nella relazione sullo Stato di diritto 2020, il rafforzamento delle capacità forensi e analitiche dell'Agenzia nazionale per la lotta alla criminalità contribuirebbe a rendere più efficaci le indagini finanziarie. In tal senso, è prevista una riforma globale per modernizzare la polizia entro giugno 2022
.
Gli sforzi per combattere la corruzione ad alto livello sono notevolmente aumentati in Slovacchia nel corso del periodo di riferimento. La capacità di indagare e perseguire la corruzione ad alto livello è notevolmente migliorata a seguito delle manifestazioni pubbliche di massa contro l'impunità percepita per la corruzione ad alto livello sulla base delle rivelazioni fatte nel contesto dell'assassinio del giornalista Ján Kuciak e della sua fidanzata Martina Kušnírová nel 2018. Nell'ottobre 2020 diversi ex rappresentanti di alto livello della polizia, della procura e della magistratura, nonché del settore privato, sono stati accusati di corruzione e di reati legati alla corruzione
. Nel 2020 l'Agenzia nazionale per la lotta alla criminalità ha avviato procedimenti per 158 casi di corruzione
. Il numero di persone condannate per reati di corruzione è più che raddoppiato dal 2019 (62 condanne) al 2020 (128 condanne)
. Più di recente, nel maggio 2021, l'Agenzia nazionale per la lotta alla criminalità ha anche detenuto diversi alti funzionari del Fondo fondiario
presumibilmente coinvolti in reti di corruzione tra il 2016 e il 2020
. In tale contesto, l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) aveva già espresso preoccupazioni nel 2020 a seguito di tre indagini amministrative sui pagamenti agricoli in merito a carenze del Fondo fondiario per quanto riguarda la trasparenza, la parità di trattamento dei richiedenti il contratto di locazione e la certezza del diritto nelle procedure interne
. Tuttavia la cooperazione tra l'Agenzia nazionale per la lotta alla criminalità, l'ufficio di Sicurezza nazionale, l'Istituto supremo per la revisione contabile e l'Unità di informazione finanziaria potrebbe ancora migliorare e intensificarsi al fine di individuare e documentare meglio la corruzione
. Anche la corretta applicazione della corruzione estera continua a destare preoccupazione
.
Nel febbraio 2021 il parlamento slovacco ha nominato il capo dell'Ufficio per la protezione degli informatori. A seguito di tale nomina
, l'ufficio diventerà operativo e assumerà le sue funzioni entro sei mesi
. Il mandato del capo dell'ufficio è di sette anni. L'ufficio è indipendente da qualsiasi altro dipartimento
. Il mandato dell'ufficio si concentrerà sulle violazioni della legge e sulla protezione dalle le misure di ritorsione adottate dall'entità notificata sulla base dei principi di riservatezza e anonimato
. Il ruolo dell'ufficio consiste nel fornire consulenza, formazione, orientamento metodologico e sensibilizzazione del pubblico sulle denunce di irregolarità, compresi i casi di corruzione. L'ufficio è responsabile dinanzi al parlamento e presenterà una relazione annuale. I destinatari dell'ufficio sono il settore pubblico e quello privato.
La Slovacchia si è impegnata a presentare un progetto di legge sul lobbying nel novembre 2021. Il processo, guidato dall'Ufficio del governo
, si trova nella fase preparatoria iniziale
. Vi sono stati diversi tentativi di adottare una legislazione, ma finora il lobbying in Slovacchia non è ancora regolamentato. Di conseguenza, non esistono definizioni giuridiche di lobbisti, attività di lobbying e obiettivi del lobbying, né sanzioni efficaci per lobbying indebito né alcuna impronta legislativa
. Tuttavia la legislazione e gli strumenti correlati consentono di seguire le osservazioni dei portatori di interessi e di stabilire in che misura hanno trovato posto nell'ambito di un progetto legislativo
. Inoltre per il 2021 sono previsti un codice deontologico per i parlamentari
e l'introduzione di un regolamento legislativo sulle norme relative alle attività successive al rapporto di lavoro ("pantouflage")
. Sono entrate in vigore modifiche alla legge sulla tutela dell'interesse pubblico che prevedono l'obbligo di dichiarare doni o altri benefici e l'uso di beni mobili o immobili
.
Il governo intende creare un nuovo ufficio centralizzato per il monitoraggio e la verifica delle dichiarazioni patrimoniali, anche di coloro che esercitano funzioni esecutive di alto livello L'Ufficio del governo, in collaborazione con il parlamento, è in una fase iniziale della concezione di una proposta legislativa volta a istituire un ufficio unificato
. Finora il sistema delle dichiarazioni patrimoniali per i parlamentari, i giudici, i pubblici ministeri, i funzionari pubblici e statali è decentrato. All'inizio del 2021 sono stati segnalati notevoli ritardi nella pubblicazione delle dichiarazioni patrimoniali 2019 dei parlamentari, prevista per agosto 2020, per motivi legati alla pandemia di COVID-19 e ai processi in corso per imporre ammende in caso di inosservanza
.
Le finanze dei partiti politici sono trasparenti, ma il controllo potrebbe essere rafforzato. La legge principale che disciplina il finanziamento dei partiti politici in Slovacchia è la legge sui partiti e i movimenti politici
. Le donazioni ai partiti politici sono limitate a 5 000 EUR in contanti per anno civile, mentre tale limite non esiste durante i periodi elettorali. Sono vietate le donazioni da parte di entità estere e di donatori anonimi. L'inosservanza può comportare un'ammenda da parte della Commissione statale per le elezioni e il controllo del finanziamento dei partiti politici pari al doppio delle entrate provenienti dalla donazione o dal servizio gratuito. I partiti sono tenuti a riferire annualmente alla Commissione statale in merito alle loro finanze. Le relazioni finanziarie sono rese pubbliche. Le relazioni sono controllate dal Consiglio nazionale della Repubblica slovacca e devono fornire informazioni finanziarie relative alle campagne elettorali e all'identità dei donatori
. Le risorse umane degli organi di vigilanza sono limitate e sono state espresse preoccupazioni in merito alle nomine politiche al loro interno
. Un disegno di legge adottato in due giorni che ha inasprito le regole di finanziamento delle campagne elettorali per le elezioni del 2020 limitando le donazioni
ha colpito in particolare i partiti di recente costituzione e ha pertanto sollevato preoccupazioni tra i nuovi partiti, nella società civile e tra i media in merito alla concorrenza leale tra partiti.
Secondo la procura, la pandemia di COVID-19 non avrebbe avuto alcun impatto specifico in Slovacchia sulla frequenza della corruzione, sulla sua individuazione o sugli sforzi volti a combatterla. Alcuni processi sono stati rinviati a causa della pandemia di COVID-19, contribuendo a un arretrato di cause
. I settori ad alto rischio che erano esposti alla corruzione prima della pandemia sono rimasti in gran parte esposti alla corruzione durante la pandemia, compresi gli appalti pubblici e il settore sanitario, con un aumento del rischio e della frequenza di meccanismi di frode in materia di sovvenzioni legati alla pandemia in quest'ultimo settore
. Nell'ambito del programma settoriale anticorruzione del ministero della Salute
è stato istituito un gruppo di lavoro specifico per valutare i rischi di corruzione nel contesto della pandemia di COVID-19, individuando due settori di rischio relativi alle richieste di spese non ammissibili e alla duplicazione delle richieste di rimborso
. Nel tentativo di ridurre il periodo necessario per acquistare beni, servizi e lavori di costruzione durante la pandemia, il governo ha elaborato una proposta legislativa
che modifica la sua legislazione in materia di appalti pubblici. Tuttavia la proposta è stata rivista nel maggio 2021 a seguito di una petizione pubblica e di critiche per l'esclusione dell'Ufficio per gli appalti pubblici dalla procedura di revisione inizialmente prevista, escludendo quindi il controllo pubblico dalle commissioni di valore eccessivo
. Secondo la società civile, la proposta legislativa riveduta affronta le preoccupazioni sollevate nella petizione aumentando la trasparenza e il controllo pubblico e riducendo così i rischi di corruzione
.
III.Pluralismo dei media e libertà dei media
La Costituzione della Repubblica slovacca sancisce il diritto di esprimere pareri verbalmente, per iscritto, con immagini o con altri mezzi, il diritto di ricercare, ricevere e diffondere idee e informazioni nonché il diritto di accesso alle informazioni. Il diritto di accesso alle informazioni trova espressione giuridica nella legge sulla libertà d'informazione
. La legge sulla diffusione radiotelevisiva e la ritrasmissione
mira a garantire la pluralità delle informazioni, mentre la legge sulla stampa
stabilisce norme relative alla stampa e ai giornalisti. È attesa una legislazione per allineare la legge sulla diffusione radiotelevisiva e la ritrasmissione alla direttiva AVMS.
Il Consiglio per la diffusione radiotelevisiva e la ritrasmissione opera autonomamente. Dato che il Consiglio per la diffusione radiotelevisiva dispone di un proprio bilancio, che le risorse assegnate sono considerate adeguate all'assolvimento dei suoi compiti
e che norme chiare sulla nomina e la revoca dei membri del Consiglio sono stabilite per legge
, l'Osservatorio del pluralismo dei media 2021
conferma che l'indipendenza del Consiglio è nel complesso garantita, anche se le nomine politiche occasionali rimangono un problema.
Un progetto di legge che modifica la legge sulla diffusione radiotelevisiva e la ritrasmissione dovrebbe introdurre un quadro volto a garantire la trasparenza della proprietà dei media. In attesa dell'adozione di tale progetto di legge, prevista entro la fine del 2021, che dovrebbe introdurre disposizioni sulla trasparenza degli assetti proprietari e della titolarità effettiva, come previsto dalla direttiva AVMS, l'MPM 2021 ritiene ancora una volta che la mancanza di regolamentazione comporti una conferma del settore come ad alto rischio. La legge sulla diffusione radiotelevisiva e la ritrasmissione prevede massimali e limitazioni per impedire un elevato grado di concentrazione orizzontale della proprietà sui mercati della televisione e della radio. Tuttavia la mancanza di dati relativi alle entrate e alle quote di ascolto rende difficile valutare la situazione reale.
Sono state pronunciate diverse condanne nei confronti di persone coinvolte nell'assassinio del giornalista Ján Kuciak e della sua fidanzata Martina Kušnírová nel 2018. Tre persone sono state condannate dall'organo giurisdizionale penale specializzato a una pena detentiva compresa tra 15 e 25 anni. Una delle sentenze è stata impugnata dall'imputato. Il pubblico ministero ha impugnato le assoluzioni dei presunti mandanti dell'assassinio emesse dall'organo giurisdizionale di primo grado. Il 15 giugno 2021 la Corte suprema ha annullato le assoluzioni di primo grado dell'organo giurisdizionale penale specializzato e ha rinviato la causa a quest'ultimo. La Corte suprema ha inoltre confermato la condanna a 25 anni di reclusione inflitta a un altro imputato.
Sono stati segnalati attacchi verbali contro giornalisti e mezzi di informazione da parte sia del governo sia di esponenti politici dell'opposizione. I giornalisti sono stati accusati di "ripicca" e di aver compromesso il lavoro del governo durante la pandemia di COVID-19. Dal settembre 2020 la piattaforma del Consiglio d'Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti ha pubblicato una segnalazione relativa alla Slovacchia
riguardante la sorveglianza del giornalista di un quotidiano da parte di soggetti non identificati. La proposta legislativa volta a rafforzare la protezione dei giornalisti è stata rinviata a causa della pandemia di COVID-19. Le proposte comprendono una definizione dello status dei giornalisti, la protezione delle fonti giornalistiche e un migliore accesso alle informazioni. Inoltre il governo sta preparando modifiche alle attuali rigorose leggi penali slovacche sulla diffamazione al fine di fornire garanzie ai giornalisti. Non è stato introdotto alcun regime di sostegno ai mezzi di informazione per contrastare l'impatto della pandemia di COVID-19.
IV.Altre questioni istituzionali relative al bilanciamento dei poteri
La Slovacchia è una repubblica parlamentare in cui il Consiglio nazionale (il parlamento) è l'unico organo costituzionale e legislativo
. Il diritto di introdurre una legislazione spetta ai comitati del parlamento, ai singoli parlamentari e al governo
. La Corte costituzionale decide in merito alla conformità delle leggi alla Costituzione, alle leggi costituzionali e agli accordi internazionali e garantisce il rispetto dei diritti fondamentali e costituzionali. La salvaguardia dei diritti fondamentali è affidata anche ad autorità indipendenti.
Sono state espresse preoccupazioni in merito all'inclusività del processo legislativo. La recente riforma costituzionale (cfr. sezione I) è stata annunciata nella dichiarazione programmatica del governo dell'aprile 2020 e, dopo una presentazione a vari portatori di interessi e una consultazione pubblica in forma scritta nel luglio 2020, è stata presentata al parlamento all'inizio dell'ottobre 2020 e approvata nel dicembre 2020. I portatori di interessi hanno espresso preoccupazione per l'assenza di un dibattito ampio e informato sulle principali caratteristiche della riforma, nonché per la mancanza di consultazione della Commissione di Venezia, vista la portata e l'importanza della riforma. I portatori di interessi hanno sottolineato l'importanza che le modifiche costituzionali seguano a un dibattito pubblico aperto e tempestivo, che coinvolga i portatori di interessi e la società civile, in linea con le norme europee. I portatori di interessi hanno inoltre espresso preoccupazione per la loro mancanza di coinvolgimento in altri processi legislativi e per il ricorso a procedure accelerate in parlamento, che è stato seguito anche per la legislazione non strettamente connessa alla pandemia.
I piani annunciati nel 2020 per migliorare il processo legislativo e rafforzare la trasparenza, l'efficienza e la responsabilità della pubblica amministrazione non si sono ancora concretizzati. Il nuovo governo in carica dall'aprile 2021 ha incluso nella sua dichiarazione programmatica gli impegni assunti dal governo precedente per migliorare il processo di elaborazione e attuazione della legge, rafforzare la trasparenza, l'efficienza e la responsabilità della pubblica amministrazione e ampliare l'accesso alle informazioni e l'applicazione del governo aperto. Ha inoltre assunto l'impegno di rafforzare le competenze dell'Istituto supremo per la revisione contabile. Non sono ancora state presentate proposte a tal fine, né sono state avviate consultazioni con i portatori di interessi. Una modifica della legge sul libero accesso alle informazioni è in fase preparatoria nel governo.
La riforma costituzionale stabilisce espressamente che la Corte costituzionale non ha la competenza per rivedere le leggi costituzionali. In passato, la Corte costituzionale ha affermato il potere di valutare la costituzionalità delle leggi costituzionali, che ha utilizzato una volta per tutelare l'indipendenza della magistratura. La recente riforma costituzionale (cfr. sezione I) ha modificato la formulazione della Costituzione in modo da vietare espressamente alla Corte di controllare la costituzionalità di tali leggi. La modifica è stata criticata dai portatori di interessi. La costituzionalità di tale modifica è stata contestata dinanzi alla Corte costituzionale, dove è ancora pendente.
Il parlamento ha modificato la legislazione relativa allo stato di emergenza per consentire una proroga oltre i 90 giorni. Il parlamento ha continuato a operare durante lo stato di emergenza senza gravi perturbazioni. Lo stato di emergenza consente al governo di adottare ordinanze che limitano determinati diritti e libertà, come la libertà di circolazione. Lo stato di emergenza può essere dichiarato dal governo per un periodo non superiore a 90 giorni, alle condizioni stabilite da una legge costituzionale. A seguito dell'applicazione dello stato di emergenza dal 16 marzo 2020 al 13 giugno 2020, il governo ha dichiarato un nuovo stato di emergenza a partire dal 1º ottobre 2020. Nel dicembre 2020 il parlamento ha modificato la legislazione pertinente per consentire al governo di prorogare di 40 giorni lo stato di emergenza, con l'obbligo di una successiva approvazione da parte del parlamento. Lo stato di emergenza si è concluso il 15 maggio 2021. La Corte costituzionale è competente a controllare la costituzionalità della dichiarazione e della proroga dello stato di emergenza. Tuttavia i portatori di interessi hanno osservato che i termini per tale controllo sono brevi. La Corte costituzionale è stata adita per controllare la costituzionalità della dichiarazione e di una delle proroghe e in entrambe le occasioni ne ha dichiarato la conformità alla normativa pertinente. La Corte costituzionale ha inoltre esaminato diverse misure adottate nel contesto della pandemia e ha chiarito questioni relative alla competenza degli organi giurisdizionali ordinari a pronunciarsi su tali misure. Tuttavia, a seguito di successive modifiche legislative, sono state espresse preoccupazioni circa il fatto che il diritto al controllo giurisdizionale di determinate misure possa non essere sufficientemente garantito.
Il difensore civico e il centro nazionale per i diritti umani hanno svolto un ruolo attivo nella difesa dei diritti dei cittadini durante la pandemia. Il difensore civico è un organo indipendente incaricato di tutelare i diritti e le libertà fondamentali nei procedimenti dinanzi alla pubblica amministrazione e ad altri organi pubblici, mentre il Centro nazionale slovacco per i diritti umani è l'istituzione nazionale per i diritti umani competente nonché organo per la parità in Slovacchia. Durante la pandemia di COVID-19, il difensore civico ha registrato un aumento di quasi il 50 % delle denunce, nonché un aumento delle richieste da parte del pubblico di orientamento riguardo alle misure connesse alla pandemia. Il carico di lavoro del Centro nazionale per i diritti umani è stato paragonabile a quello degli ultimi anni, ma il contenuto delle denunce è cambiato, con una maggioranza relativa alle misure connesse alla pandemia. Le istituzioni hanno riscontrato violazioni in diversi settori, ad esempio per quanto riguarda la quarantena imposta dallo Stato alle persone rientranti dall'estero, l'isolamento di alcuni insediamenti Rom nel loro complesso e le restrizioni all'accesso all'assistenza sanitaria e al diritto all'istruzione.
Rimane in vigore un quadro giuridico favorevole per le organizzazioni della società civile, ma sono emerse preoccupazioni in merito alla limitazione del finanziamento di alcune ONG. Il nuovo governo ha assunto l'impegno di rafforzare ulteriormente la società civile. Nel dicembre 2020 è stato istituito un nuovo registro delle organizzazioni non governative senza scopo di lucro. Si tratta di un registro pubblico unico di tutte le organizzazioni definite dalla rispettiva legge operanti in Slovacchia e mira a migliorare ulteriormente la trasparenza. I portatori di interessi hanno segnalato preoccupazioni in merito agli attacchi verbali da parte di autorità pubbliche e politici nei confronti di attivisti e organizzazioni della società civile e alla deliberata limitazione dei fondi pubblici per le organizzazioni che promuovono la parità di genere. Inoltre la pandemia di COVID-19 ha messo sotto pressione le attività di una serie di organizzazioni della società civile e i portatori di interessi hanno espresso particolari preoccupazioni per quanto riguarda le ripercussioni generali della pandemia sulla situazione finanziaria delle ONG.
Allegato I: Elenco delle fonti in ordine alfabetico*
* L'elenco dei contributi ricevuti nell'ambito della consultazione per la relazione sullo Stato di diritto 2021 è disponibile al seguente indirizzo:
https://ec.europa.eu/info/policies/justice-and-fundamental-rights/upholding-rule-law/rule-law/rule-law-mechanism/2021-rule-law-report-targeted-stakeholder-consultation
.
Aktuality.sk (2021), "NAKA opäť zadržala finančníka Kvietika aj viacero ľudí zo Slovenského pozemkového fondu" (NAKA ha nuovamente arrestato il finanziere Kvietik e diverse persone del Fondo fondiario slovacco) (
https://www.aktuality.sk/clanok/892385/naka-opat-zadrzala-financnika-martina-kvietika
).
Avvocati slovacchi, appello pubblico e contributo alla relazione sullo Stato di diritto 2021, (
https://pravnystat.eu/en/
).
Centro nazionale slovacco per i diritti umani (2019), relazione annuale sul rispetto dei diritti umani (
http://www.snslp.sk/wp-content/uploads/Sprava-o-LP-v-SR-za-rok-2020-.pdf
).
Centro per il pluralismo dei media e la libertà dei media (2021), Osservatorio del pluralismo dei media 2021.
Civil Liberties Union for Europe (2021), contributo per l'Europa alla relazione sullo Stato di diritto 2021.
Commission européenne pour l'efficacité de la justice, studio annuale.
Commissione europea (2020), relazione sullo Stato di diritto, capitolo sulla situazione dello Stato di diritto in Slovacchia.
Commissione europea (2021), comunicato stampa n. 03/2021, "OLAF closes cases on EU agricultural funds in Slovakia" (
https://ec.europa.eu/anti-fraud/media-corner/news/21-01-2021/olaf-closes-cases-eu-agricultural-funds-slovakia_en
).
Commissione europea (2021), quadro di valutazione UE della giustizia.
Consiglio consultivo dei giudici europei (2007), parere n. 10.
Consiglio consultivo dei giudici europei (2016), parere n. 19.
Consiglio d'Europa (2020): Raccomandazione del Consiglio del 20 maggio 2020 sul programma nazionale di riforma 2020 della Slovacchia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 della Slovacchia, COM(2020) 525 final.
Consiglio d'Europa, Commissione di Venezia (2013), "Opinion on the Draft Amendments to the Organic Law on Courts of General Jurisdiction of Georgia", CDL-AD(2013)007-e.
Consiglio d'Europa: Comitato dei Ministri (2010), raccomandazione CM/Rec(2010)12 del Comitato dei Ministri agli Stati membri sui giudici: indipendenza, efficienza e responsabilità
Consiglio d'Europa: Commissione di Venezia (2005), "Second interim opinion on constitutional reforms in the Republic of Armenia", CDL-AD(2005)016.
Consiglio d'Europa: Commissione di Venezia (2010), "Report on Constitutional Amendment", CDL‑AD(2010)001.
Corte costituzionale slovacca, sentenza del 14 ottobre 2020, Pl ÚS 22/2020.
Corte costituzionale slovacca, sentenza del 30 gennaio 2019, Pl ÚS 21/2014-96.
Corte costituzionale slovacca, sentenza del 31 marzo 2021, Pl ÚS 2/2021.
Corte di giustizia dell'Unione europea, sentenza del 18 maggio 2021, cause riunite rumene, C-83/19, C-127/19, C-195/19, C-291/19, C-355/19 e C-397/19.
Corte di giustizia dell'Unione europea, sentenza del 20 aprile 2021, "Repubblika", C-896/19.
Corte di giustizia dell'Unione europea, sentenza del 25 luglio 2018, LM C-216/18 PPU.
Corte europea dei diritti dell'uomo, sentenza del 15 settembre 2015, Javor e Javorova, 42360/10, stato di esecuzione (
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Corte europea dei diritti dell'uomo, sentenza del 24 luglio 2012, Maxian e Maxianova, 44482/09, stato di esecuzione (
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Difensore civico (2020), relazione annuale delle attività del difensore civico ("Správa o činnosti verejného ochrancu práv za obdobie roka 2020")
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Governo slovacco (2018), politica anticorruzione della Repubblica slovacca per il periodo 2019-2023 (
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Governo slovacco, dichiarazione programmatica per il periodo 2020-2024 (
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GRECO (2019), quinto ciclo di valutazione, Relazione di valutazione, Slovak Republic.
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).
GRECO (2021), quarto ciclo di valutazione, Appendice alla seconda relazione sulla conformità, Repubblica slovacca.
Ministero della Giustizia slovacco (2020), raccomandazioni per l'elaborazione di una nuova mappa giudiziaria (
http://web.ac-mssr.sk/wp-content/uploads/2020/sudna_mapa/nova_sudna_mapa_3_0_final.pdf
).
Ministero della Giustizia slovacco, calendario del processo di elaborazione della riforma della mappa giudiziaria (
http://web.ac-mssr.sk/wp-content/uploads/2020/sudna_mapa/20210223_Casov%C3%A1_os_Sudna_mapa_v.2.pdf
).
Ministero della Giustizia slovacco, centro di analisi (2020), "Odporúčania pre tvorbu novej súdnej mapy" (
http://web.ac-mssr.sk/wp-content/uploads/2020/sudna_mapa/nova_sudna_mapa_3_0_final.pdf
).
Ministero della Giustizia slovacco, centro di analisi (2020), riforma della mappa giudiziaria (
http://web.ac-mssr.sk/wp-content/uploads/2020/sudna_mapa/Reforma_sudnej_mapy_na_citanie.pdf
).
Ministero della Salute slovacco, programma settoriale anticorruzione (
https://www.health.gov.sk/Zdroje?/dokumenty/mzsr/rezortny-protikorupcny-program.rtf
).
Ministero dello Sviluppo regionale slovacco (2020), comunicato stampa, "La vice prima ministra Remišová: 1,1 milioni di EUR a favore delle organizzazioni non governative per la lotta alla COVID‑19" ("Vicepremiérka Remišová: 1,1 milióna eur na pomoc mimovládnym organizáciám v boji s COVID–19")) (
https://www.mirri.gov.sk/aktuality/podpredsednicka-vlady/vicepremierka-remisova-11-miliona-eur-na-pomoc-mimovladnym-organizaciam-v-boji-s-covid-19/
).
OECD (2012), "Implementing the OECD Anti-Bribery Convention, Phase 3: Slovak Republic".
OECD (2014), "Implementing the OECD Anti-Bribery Convention, Follow-Up to the Phase 3 Report and Recommendation: Slovak Republic".
OECD (2017), "Implementing the OECD Anti-Bribery Convention, Phase 1bis Report: Slovak Republic".
Ordine degli avvocati slovacco (2021), comunicato stampa del 23 marzo 2021, "Il presidente dell'Ordine degli avvocati slovacco ha fatto visita al nuovo direttore generale della polizia penitenziaria" ("Predseda SAK navštívil nového generálneho riaditeľa Zboru väzenskej a justičnej stráže"), (
https://www.sak.sk/web/sk/cms/news/form/list/form/row/596497/_event
).
Ordine degli avvocati slovacco (2021), contributo alla relazione sullo Stato di diritto 2021.
Piattaforma di comunicazione dei giudici slovacchi e dell'Associazione dei giudici slovacchi (2021), contributo alla relazione sullo Stato di diritto 2021.
Relazione della Commission européenne pour l'efficacité de la justice (2017), "Efficiency and quality of the Slovak judicial system, Assessment and recommendations on the basis of CEPEJ tools", CEPEJ-COOP(2017)14.
Rete europea dei Consigli di giustizia (2012-2013), "Minimum standards for the evaluation of professional performance and the irremovability of members of the judiciary".
Rete europea delle istituzioni nazionali per i diritti umani (2021), contributo alla relazione sullo Stato di diritto 2021.
Tavola rotonda della Commission européenne pour l'efficacité de la justice (2020),"CEPEJ Experts' review of the Judicial Map Reform in the Slovak Republic".
Transparency International (2020), "Exporting corruption".
Transparency International (2021), Indice sulla percezione della corruzione 2020.
Ufficio della presidenza del Consiglio consultivo dei giudici europei (2020), parere del 9 dicembre 2020, CCJE-BU(2020)3.
UNCAC, Implementation Review - 1st cycle (2010-2015), Country Review Report of Slovak Republic, (
https://www.unodc.org/documents/treaties/UNCAC/CountryVisitFinalReports/2013_07_11_Slovakia_Final_Country_Report.pdf
).
Allegato II: Visita in loco in Slovacchia
Ad aprile 2021 i servizi della Commissione hanno tenuto riunioni virtuali con:
·Giudici per una magistratura aperta
·il Centro nazionale per i diritti umani
·il Consiglio della magistratura
·il Consiglio slovacco per la diffusione radiotelevisiva
·il difensore civico
·il dipartimento Prevenzione della corruzione
·il ministero della Cultura
·il ministero della Giustizia
·il ministero della Salute
·il ministero dell'Interno
·l'Agenzia nazionale per la lotta alla criminalità della polizia
·l'Associazione dei giudici
·l'Ordine degli avvocati slovacco
·la Corte suprema
·la Procura generale
·la Procura speciale
·Lega dei diritti umani
·Open Government Partnership
·Transparency International
·Via Iuris
* Inoltre la Commissione ha incontrato le seguenti organizzazioni in una serie di riunioni orizzontali:
·Amnesty International
·Center for Reproductive Rights
·CIVICUS
·Civil Liberties Union for Europe
·Civil Society Europe
·Comitato Helsinki dei Paesi Bassi
·Commissione internazionale dei giuristi
·Conferenza delle Chiese europee
·EuroCommerce
·European Center for Not-for-Profit Law
·European Centre for Press and Media Freedom
·European Partnership for Democracy
·Federazione europea dei giornalisti
·Federazione internazionale dei diritti umani
·Forum civico europeo
·Forum europeo della gioventù
·Front Line Defenders
·Human Rights House Foundation
·Human Rights Watch
·ILGA-Europe
·International Planned Parenthood Federation European Network (IPPF EN)
·International Press Institute
·Open Society European Policy Institute
·Philanthropy Advocacy
·Protection International
·Reporter senza frontiere
·Transparency International UE