COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 20.7.2021
SWD(2021) 703 final
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE
Relazione sullo Stato di diritto 2021
Capitolo sulla situazione dello Stato di diritto in Bulgaria
che accompagna il documento
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
Relazione sullo Stato di diritto 2021
La situazione dello Stato di diritto nell’Unione Europea
{COM(2021) 700 final} - {SWD(2021) 701 final} - {SWD(2021) 702 final} - {SWD(2021) 704 final} - {SWD(2021) 705 final} - {SWD(2021) 706 final} - {SWD(2021) 707 final} - {SWD(2021) 708 final} - {SWD(2021) 709 final} - {SWD(2021) 710 final} - {SWD(2021) 711 final} - {SWD(2021) 712 final} - {SWD(2021) 713 final} - {SWD(2021) 714 final} - {SWD(2021) 715 final} - {SWD(2021) 716 final} - {SWD(2021) 717 final} - {SWD(2021) 718 final} - {SWD(2021) 719 final} - {SWD(2021) 720 final} - {SWD(2021) 721 final} - {SWD(2021) 722 final} - {SWD(2021) 723 final} - {SWD(2021) 724 final} - {SWD(2021) 725 final} - {SWD(2021) 726 final} - {SWD(2021) 727 final}
Sintesi
Le riforme in Bulgaria in settori quali la giustizia e la corruzione sono state dapprima seguite dalla Commissione mediante il meccanismo di cooperazione e verifica (MCV) e attualmente sono seguite nell'ambito del meccanismo per lo Stato di diritto. In risposta alla relazione sullo Stato di diritto 2020, le autorità bulgare hanno adottato un piano d'azione specifico che riguarda questioni inerenti a tutti e quattro i pilastri.
La riforma giudiziaria in Bulgaria è un processo graduale con importanti implicazioni per l'indipendenza della magistratura e la fiducia dei cittadini, ma restano alcuni ostacoli. È entrata in vigore una nuova legge sul procuratore generale e i suoi sostituti. Nel frattempo la stessa legge è stata impugnata dinanzi alla Corte costituzionale, che l'ha dichiarata incostituzionale. Di conseguenza, la questione della responsabilità civile e penale del procuratore generale continua a costituire un problema. Sussistono inoltre preoccupazioni sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio superiore della magistratura. Una riforma in materia era stata proposta nel progetto della nuova Costituzione, ma alla fine non è stata adottata. L'ispettore generale e i membri dell'ispettorato del Consiglio superiore della magistratura rimangono in funzione nonostante il loro mandato si sia concluso nell'aprile 2020. Il regime di promozione all'interno della magistratura desta preoccupazione in quanto la promozione di alcuni giudici a un grado superiore non è stata effettuata secondo la procedura ordinaria del concorso generale. Nonostante le iniziative legislative, nella pratica la digitalizzazione della giustizia è ancora in ritardo. L'efficienza del sistema giudiziario amministrativo sta registrando notevoli progressi.
L'attuazione delle riforme istituzionali anticorruzione è stata consolidata. È stata approvata la nuova strategia anticorruzione per il periodo 2021-2027, con una nuova serie di priorità, in particolare il rafforzamento della capacità di combattere la corruzione, l'aumento della responsabilità delle autorità locali e la creazione di un ambiente anticorruzione in grado di reagire tempestivamente. Restano importanti sfide da affrontare per quanto riguarda l'efficacia delle misure relative all'integrità della pubblica amministrazione, alle attività di lobbying e alla protezione degli informatori, settori in cui non esiste una regolamentazione specifica. Nonostante l'aumento dell'attività investigativa e il rafforzamento delle risorse, le condanne definitive nei casi di corruzione ad alto profilo rimangono scarse e rimane da stabilire una solida casistica in questo settore.
Per quanto riguarda il pluralismo dei media, il quadro giuridico bulgaro si basa su una serie di garanzie costituzionali e misure legislative. È stata adottata una nuova legislazione per recepire la direttiva sui servizi di media audiovisivi, che mira a rafforzare l'indipendenza dell'autorità di regolamentazione dei media, ovvero il Consiglio per le comunicazioni elettroniche. La mancanza di trasparenza della proprietà dei media continua a suscitare preoccupazione. L'ambiente di lavoro e la sicurezza dei giornalisti non sembrano essere migliorati. La pandemia di COVID‑19 ha colpito il pluralismo dei media e la protezione dei giornalisti in termini economici, in particolare per quanto riguarda il giornalismo regionale, ma non sono state adottate misure di sostegno specifiche.
Per quanto riguarda il bilanciamento dei poteri, il ricorso limitato alla valutazione d'impatto e alla consultazione pubblica nel processo legislativo continua a destare preoccupazione, in particolare per i progetti di legge proposti dal parlamento. Preoccupazioni analoghe permangono anche riguardo alla pratica di introdurre cambiamenti importanti mediante modifiche di atti giuridici non correlati, in modo da aggirare i requisiti in materia di consultazione pubblica e valutazione d'impatto. Il regime di emergenza connesso alla pandemia di COVID‑19 è ancora in vigore. Le risorse delle istituzioni nazionali per i diritti umani sono state accresciute. Il progetto di legge sui finanziamenti esteri per le organizzazioni non governative è stato abbandonato, ma lo spazio civico nel paese rimane limitato.
Il meccanismo di cooperazione e verifica (MCV) è stato istituito nel 2007, in occasione dell'adesione all'Unione europea, quale misura transitoria per agevolare il proseguimento degli sforzi della Bulgaria per la riforma del sistema giudiziario e potenziare la lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata
. In linea con la decisione che istituisce il meccanismo, e come sottolineato dal Consiglio, l'MCV giungerà a termine quando tutti i parametri di riferimento applicabili alla Bulgaria saranno stati adeguatamente soddisfatti
. L'ultima relazione della Commissione sull'MCV, adottata a ottobre 2019, ha registrato che la Bulgaria aveva assunto una serie di ulteriori impegni e ha concluso che i progressi compiuti nell'ambito dell'MCV erano sufficienti per soddisfare gli impegni assunti dal paese al momento dell'adesione all'UE. Come sottolineato dalla Commissione, la Bulgaria dovrà continuare a lavorare in maniera coerente per tradurre gli impegni specificati nella sua relazione in atti legislativi concreti e attuarli in modo costante. Qualsiasi decisione sulla conclusione dell'MCV terrà debitamente conto della posizione espressa dal Consiglio e dal Parlamento europeo
.
I.Sistema giudiziario
Il sistema giudiziario della Repubblica di Bulgaria
comprende complessivamente 182 organi giurisdizionali, tra ordinari e speciali. Come norma generale gli organi giurisdizionali ordinari esaminano contenziosi in tre gradi e il sistema comprende 113 organi giurisdizionali distrettuali, 28 organi giurisdizionali regionali e 5 corti d'appello. Gli organi giurisdizionali speciali comprendono anche organi giurisdizionali militari, penali e amministrativi. La Corte suprema di cassazione è l'organo giurisdizionale di massimo grado nelle controversie esaminate dagli organi giurisdizionali ordinari e militari e dalle corti penali speciali; la Corte suprema amministrativa costituisce l'organo di massima istanza per le cause amministrative. La magistratura comprende anche la procura, mentre la Corte costituzionale della Bulgaria non ne fa parte
. La procura ha una struttura unificata ed è diretta dal procuratore generale. La Bulgaria partecipa alla Procura europea. Il Consiglio superiore della magistratura ("CSM") è la massima autorità amministrativa dell'ordinamento giudiziario bulgaro. È competente per la gestione della magistratura e ne garantisce l'indipendenza. Giudici, pubblici ministeri e inquirenti
sono nominati, promossi e trasferiti dalle rispettive camere (camera dei giudici e camera della procura) del Consiglio superiore della magistratura, che possono anche revocarne l'incarico. Il Consiglio supremo degli avvocati è un organo indipendente e autonomo istituito per legge
.
Indipendenza
Il livello di indipendenza percepita della magistratura in Bulgaria rimane basso tra i cittadini e medio tra le imprese, ed è leggermente diminuito rispetto al 2020. Solo il 31 % dei cittadini lo considera "piuttosto o molto soddisfacente". Il livello di indipendenza percepita tra le imprese rimane medio e il 43 % lo ritiene "piuttosto o molto soddisfacente"
. Negli ultimi cinque anni il livello di indipendenza percepita della magistratura è rimasto costantemente basso tra i cittadini. Tra le imprese il livello di indipendenza percepita della magistratura è stato molto basso fino al 2019 e da allora rimane medio nonostante lievi fluttuazioni.
La nuova legge in materia di responsabilità civile e penale del procuratore generale e dei suoi sostituti è stata dichiarata incostituzionale e i problemi rimangono aperti. L'impossibilità di svolgere un'indagine penale efficace nei confronti del procuratore generale e dei suoi sostituti è un problema di vecchia data che è stato denunciato non soltanto dalla Commissione europea
ma anche dalla Corte europea dei diritti dell'uomo
e dal Consiglio d'Europa
. La combinazione tra i poteri del procuratore generale e la sua posizione in seno al Consiglio superiore della magistratura determina una forte influenza all'interno della procura, potenzialmente in seno al Consiglio superiore della magistratura (sia a livello del Consiglio delle procure che in plenaria) e all'interno della magistratura. Il 29 gennaio 2021 il parlamento ha approvato una legge relativa all'esecuzione della sentenza Kolevi della Corte europea dei diritti dell'uomo, che istituisce un nuovo quadro per qualsiasi indagine nei confronti del procuratore generale e/o dei suoi sostituti. Il nuovo meccanismo ha affidato a un pubblico ministero speciale tutte le indagini nei confronti di un procuratore generale e/o dei suoi sostituti. Qualsiasi rifiuto del pubblico ministero speciale di avviare un'indagine sarebbe stato oggetto di controllo giurisdizionale dinanzi alla Corte penale speciale di primo grado. Seguendo alcuni suggerimenti formulati dal Consiglio d'Europa, la nuova legge prevedeva che il pubblico ministero speciale fosse nominato dalla plenaria del Consiglio superiore della magistratura anziché dalla camera della procura. Il 10 febbraio 2021 il presidente della Repubblica ha contestato la costituzionalità della nuova legge dinanzi alla Corte costituzionale. Di conseguenza la sessione plenaria del CSM ha deciso di sospendere la procedura di selezione del pubblico ministero speciale in attesa della decisione della Corte costituzionale. L'11 maggio 2021 la Corte costituzionale ha emesso una decisione con cui ha dichiarato incostituzionali le disposizioni contestate dal presidente della Repubblica, ritenendo pertanto incostituzionale l'intero meccanismo. Inoltre, a seguito di una raccomandazione della Commissione, il 23 febbraio 2021 le autorità bulgare hanno chiesto un nuovo parere della Commissione di Venezia su tale legge. Tuttavia, in ragione della decisione della Corte costituzionale, il parere previsto non sarà emesso. Il Consiglio d'Europa ha individuato una serie di altre problematiche in relazione a tale legge, che derivano dalla forte influenza del procuratore generale di cui sopra, che può portare al controllo delle candidature al titolo di pubblico ministero speciale e della sua nomina. L'11 marzo 2021 il Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa ha sottolineato l'importanza di ridurre l'influenza del procuratore generale all'interno della procura, e la sua potenziale influenza a livello del CSM e all'interno della magistratura, in modo da consentire l'attuazione di un meccanismo investigativo efficace, anche estendendo il controllo giurisdizionale a qualsiasi rifiuto di avviare indagini da parte dei pubblici ministeri.
Desta preoccupazione l'assenza di controllo giurisdizionale avverso la decisione di un pubblico ministero di non avviare un'indagine. L'11 marzo 2021 il Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa ha ribadito la sua raccomandazione relativa all'introduzione di un controllo giurisdizionale in caso di rifiuto di avviare un'indagine da parte del pubblico ministero, unitamente a disposizioni volte a evitare un eccessivo carico di lavoro supplementare per gli organi giurisdizionali e i pubblici ministeri. Questa raccomandazione è stata formulata nel contesto del meccanismo di vigilanza rafforzata del Consiglio d'Europa, attivato a seguito della sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, che considera l'inefficacia delle indagini penali un problema sistemico.
Permangono le preoccupazioni relative alla composizione e al funzionamento del Consiglio superiore della magistratura. Il numero complessivo di giudici eletti dai loro pari continuano a non rappresentare la maggioranza
. Inoltre, come spiegato nel paragrafo precedente, il procuratore generale continua a svolgere un ruolo decisivo nella camera della procura
e mantiene un'influenza significativa sulla plenaria
, e potenzialmente sulla camera dei giudici
dato che i membri onorari eletti a far parte della camera dei giudici dal parlamento possono provenire anche dalle file dei pubblici ministeri
. La procedura di votazione dimostra la limitata influenza nel processo decisionale dei giudici eletti tra pari nel CSM e la potenziale influenza del procuratore generale sul CSM. Nonostante i progressi fatti attraverso le riforme precedenti, la situazione del CSM continua ad essere una fonte di preoccupazione per il Consiglio d'Europa
e vari portatori di interessi
. Sebbene le riforme abbiano portato a una composizione più equilibrata del CSM
, il coinvolgimento dei pubblici ministeri, e del procuratore generale in particolare, nella governance dei giudici continua a destare preoccupazione
. I tentativi di modifica della Costituzione che cambiano la composizione del CSM, presentati a settembre 2020, miravano a rispondere in parte a tali preoccupazioni. Affrontare la questione relativa alla composizione del CSM è divenuto più urgente in quanto il sistema in vigore inciderebbe sulle future elezioni dei membri del CSM, data la prossima scadenza dei loro attuali mandati, e inciderebbe altresì su altre posizioni importanti all'interno della magistratura. Per quanto riguarda il funzionamento del CSM, uno sviluppo positivo è rappresentato dall'introduzione di un registro online delle posizioni assunte dal CSM, comprese la plenaria e le due camere, contro le minacce all'indipendenza della magistratura. Tuttavia il registro copre solo i casi in cui il CSM o altri organi della magistratura hanno preso posizione e non tutti i casi di attacchi contro l'indipendenza della magistratura, che alcuni portatori di interessi ritengono insufficienti. Inoltre i portatori di interessi hanno segnalato casi in cui alcune delle posizioni assunte dal CSM sono considerate contrarie ai membri della magistratura stessa.
Il piano d'azione adottato per affrontare alcune sfide espresse nella relazione sullo Stato di diritto 2020 riguarda, tra l'altro, la riforma giudiziaria. Il 6 novembre 2020 il governo ha pubblicato un piano d'azione per completare la riforma in materia di responsabilità civile e penale del procuratore generale, migliorare il funzionamento e la composizione dell'ispettorato del Consiglio superiore della magistratura, rivedere i criteri che consentono una remunerazione aggiuntiva dei magistrati e affrontare le sfide relative all'indipendenza della magistratura.
È stato istituito un gruppo di lavoro su un'eventuale riforma della composizione e del funzionamento dell'ispettorato del Consiglio superiore della magistratura. Nell'ambito del summenzionato piano d'azione del governo, a dicembre 2020 il ministro della Giustizia ha istituito un gruppo di lavoro incaricato di elaborare modifiche legislative per affrontare le questioni relative all'ispettorato individuate come problematiche nella relazione sullo Stato di diritto 2020 e dalla Commissione di Venezia
. Al momento l'ispettorato controlla l'attività della magistratura, effettua i controlli sull'integrità e su potenziali conflitti di interesse dei magistrati e propone al CSM l'apertura di procedimenti disciplinari nei confronti di magistrati. L'ispettorato è composto da un ispettore generale e dieci ispettori, indipendenti ed eletti dall'Assemblea nazionale
. Il mandato del gruppo di lavoro comprende un riesame dei controlli di integrità, della responsabilità disciplinare dei magistrati, la creazione di un sistema deontologico di prevenzione, le dichiarazioni della situazione patrimoniali e degli interessi, nonché la formalizzazione della prassi attuale che consente al parlamento di nominare l'ispettore generale e gli ispettori tra le persone nominate dalle plenarie delle Corti supreme e dalle organizzazioni professionali. Tuttavia non esiste un calendario specifico per il completamento delle modifiche e permangono le preoccupazioni relative all'indipendenza della magistratura e all'esercizio di pressioni sui giudici, sollevate nella relazione sullo Stato di diritto 2020 e dalla Commissione di Venezia. L'ispettore generale e gli ispettori continuano a lavorare sulla base di un mandato scaduto
, secondo il principio della continuità
. Va osservato che anche altre istituzioni si trovano in questa stessa situazione: altre cinque autorità indipendenti e di vigilanza operano sulla base di un mandato scaduto. In altri casi le modifiche apportate alle norme in materia di elezione e mandato hanno consentito la rielezione automatica dei loro attuali direttori.
Il regime di promozione dei magistrati continua a destare preoccupazione. I magistrati vengono generalmente promossi dopo aver superato un concorso. Tuttavia, nella pratica, da più di tre anni non è stata completata alcuna procedura di concorso per la promozione dei giudici. Oltre al normale processo di promozione attraverso concorso, è prevista la promozione di membri onorari del CSM al termine del loro mandato. La plenaria della Corte suprema di cassazione ha contestato la costituzionalità della nuova legge dinanzi alla Corte costituzionale
, ritenendo che si trattasse di un caso di promozione automatica. L'11 maggio 2021 la Corte costituzionale ha stabilito che la legge che prevede la promozione dei membri onorari del CSM alla fine del loro mandato è costituzionale in quanto il CSM è ancora coinvolto nella decisione. I portatori di interessi hanno criticato l'assenza di regolari concorsi per la promozione e il meccanismo di promozione dei membri del CSM. L'assenza di concorsi regolari ha determinato un numero crescente di distacchi. In particolare i portatori di interessi hanno riferito che dal 2017 il numero di giudici distaccati è in aumento, così come il numero di distacchi lunghi (con consenso), talvolta per un periodo fino a 90-100 mesi o più, al fine di occupare posti di grado superiore. Le norme europee evidenziano la promozione basata sul merito e il distacco, dietro consenso e su base temporanea, come soluzione utilizzata solo in circostanze eccezionali. La mancanza di promozioni periodiche basate sul merito può compromettere l'indipendenza della magistratura. Sono state espresse preoccupazioni anche nel contesto della prevista riforma della mappa giudiziaria, in base alla quale i giudici degli organi giurisdizionali distrettuali, che entrerebbero a far parte degli organi giurisdizionali regionali, sarebbero automaticamente promossi a una posizione superiore.Poiché il dibattito è in una fase iniziale, è possibile effettuare un'ampia consultazione sulla riforma della mappa giudiziaria. Inoltre è importante che qualsiasi riforma della mappa giudiziaria si basi su una valutazione approfondita dei suoi probabili effetti e preservi l'indipendenza della magistratura e l'accesso alla giustizia.
Il CSM sta modificando i criteri per decidere in merito alla remunerazione aggiuntiva. Al fine di rispondere alle preoccupazioni espresse dal Consiglio d'Europa in merito agli ampi poteri discrezionali dei presidenti degli organi giurisdizionali per l'assegnazione della remunerazione aggiuntiva dei magistrati, sono stati istituiti due gruppi di lavoro Il progetto di regolamentazione è stato elaborato a marzo 2020, ma non è stato discusso nella sessione plenaria del CSM e non è stato reso pubblico. Pertanto è troppo presto per valutare se le preoccupazioni individuate siano state affrontate alla luce delle raccomandazioni del Consiglio d'Europa. È importante che ogni eventuale modifica tenga conto di tali raccomandazioni.
È stato eliminato il registro online sull'affiliazione dei magistrati alle organizzazioni professionali. L'obbligo per i magistrati di dichiarare la propria affiliazione a organizzazioni professionali
è stato abrogato nel 2020. Al momento della pubblicazione della relazione sullo Stato di diritto 2020, la banca dati online dei magistrati che partecipano alle associazioni professionali era ancora disponibile sul sito web del CSM. Nel frattempo le autorità hanno risposto a tale preoccupazione e, dal 14 gennaio 2021, il registro non è più disponibile online.
Qualità
Sono stati ridotti i diritti di cancelleria per le domande presentate online. Le modifiche apportate al codice di procedura civile hanno previsto una riduzione del 15 % dell'importo dovuto quando la domanda di protezione e assistenza viene presentata elettronicamente. Tuttavia la misura è ancora troppo limitata per ridurre in modo sostanziale i diritti di cancelleria necessari per avviare un procedimento
, in quanto riguarda solo i fascicoli presentati per via elettronica e non tutte le cause. Inoltre questa misura non riguarda la soglia per il patrocinio a spese dello Stato né esenta dai diritti di cancelleria i beneficiari del patrocinio a spese dello Stato
. L'effetto della riforma è messo a repentaglio anche dalla mancanza di digitalizzazione. Inoltre il Comitato delle Nazioni Unite per l'eliminazione della discriminazione contro le donne ha sollevato preoccupazioni specifiche in merito all'accesso limitato alla giustizia per le donne.
Sono state introdotte modifiche per consentire l'uso di tecniche di videoconferenza nei procedimenti civili, amministrativi e penali. Il 17 dicembre 2020 sono state adottate modifiche del codice di procedura civile, del codice di procedura amministrativa e del codice di procedura penale, le quali consentono l'uso di tecniche di videoconferenza nei procedimenti civili e amministrativi e nei procedimenti penali per la raccolta di prove. Al momento non risulta tuttavia che il sistema sia stato messo in pratica. Sono stati annunciati ulteriori miglioramenti attraverso due progetti nel contesto del piano nazionale per la ripresa e la resilienza della Bulgaria. Nonostante tali riforme e piani, attualmente il personale giudiziario e i giudici non possono lavorare in modo sicuro a distanza e la comunicazione elettronica sicura è disponibile solo per la comunicazione tra organi giurisdizionali ma non con altri professionisti del diritto. Sebbene sia possibile accedere ai fascicoli elettronici per le cause in corso e chiuse e ricevere informazioni online sui diritti di cancelleria, non è ancora possibile avviare un procedimento online, presentare una domanda di patrocinio a spese dello Stato online e notificare i documenti giudiziari ufficiali per via elettronica
. Il progetto finanziato dal Fondo sociale europeo (2016-2020) "Sviluppo di un modello per l'ottimizzazione della mappa giudiziaria degli organi giurisdizionali e delle procure in Bulgaria e di un sistema unificato di informazione per gli organi giurisdizionali" copre un totale di sette attività, tra cui due specificamente connesse alla digitalizzazione e alla giustizia elettronica. Sono state sollevate preoccupazioni in merito all'attuazione del sistema unificato di informazione degli organi giurisdizionali (UCIS) in assenza di un processo di digitalizzazione completo
. La pandemia di COVID‑19 ha messo in evidenza le carenze del sistema giudiziario del paese nella digitalizzazione della giustizia. Durante lo stato di emergenza
, il trattamento dei procedimenti giudiziari è stato sospeso per un mese, ad eccezione dei casi urgenti
. Quando il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza, il 13 marzo 2020, il collegio dei giudici del CSM ha adottato una nuova organizzazione del lavoro presso gli organi giurisdizionali per limitare il contagio. Tuttavia le udienze a distanza sono state condotte in casi molto limitati su iniziativa di organi giurisdizionali specifici e il telelavoro ha rappresentato un'eccezione.
Le risorse finanziarie e umane della Corte penale speciale sono state aumentate. Alla Corte penale speciale di primo grado, che aveva incontrato problemi legati alla mancanza di risorse umane o finanziarie, sono stati assegnati due posti supplementari per i giudici. Si tratta di uno sviluppo positivo che ha affrontato una preoccupazione sollevata nel capitolo sulla Bulgaria della relazione sullo Stato di diritto 2020. Il governo dichiara di avere aumentato gli investimenti a favore del sistema giudiziario negli ultimi anni
.
Una nuova normativa ha modificato il regime applicabile agli studi legali. A febbraio 2021 sono state introdotte modifiche alla legge sull'avvocatura, che hanno reso possibile la costituzione di imprese individuali di avvocati e hanno abolito il divieto per gli avvocati di esercitare la funzione di dirigente e di amministratore esecutivo di società commerciali. Queste modifiche offrono l'opportunità di creare un maggior numero di studi legali, il che a sua volta aumenterebbe la concorrenza tra avvocati e consentirebbe un maggiore accesso agli operatori del diritto.
Efficienza
L'efficienza della giustizia amministrativa continua a migliorare. In termini di durata dei procedimenti, gli organi giurisdizionali amministrativi sono tra i più efficienti dell'UE. Tuttavia la mancanza di dati sull'efficienza delle cause civili e commerciali contenziose e non contenziose (organi giurisdizionali di primo e secondo grado) non permette di effettuare una corretta valutazione dell'efficienza complessiva del sistema giudiziario
. Per quanto concerne la durata dei procedimenti presso la Corte suprema di cassazione, la Bulgaria continua a conseguire buoni risultati in confronto agli altri Stati membri
. Inoltre, per quanto riguarda l'efficienza in settori specifici del diritto dell'Unione, i procedimenti sono risolti rapidamente nel settore delle comunicazioni elettroniche e della tutela dei consumatori.
II.Quadro anticorruzione
A seguito della riforma globale del 2017 e del 2018, la Bulgaria ha istituito la commissione di contrasto della corruzione e di confisca di proventi illeciti (in appresso "commissione anticorruzione"). Questa commissione è principalmente responsabile delle azioni preventive e repressive riguardanti la corruzione di alto profilo, la tenuta e la gestione del registro pubblico delle dichiarazioni patrimoniali, il monitoraggio e la consulenza su questioni relative al conflitto di interessi nonché la confisca dei beni acquisiti illegalmente. Effettua inoltre valutazioni del rischio di corruzione a livello istituzionale al fine di elaborare piani d'azione su misura per l'integrità delle istituzioni. Le raccomandazioni rivolte alle istituzioni pubbliche a seguito di tale valutazione sono vincolanti e le azioni di follow-up devono essere regolarmente comunicate alla commissione anticorruzione. La competenza per i casi di corruzione ad alto livello è stata trasferita alla Corte penale speciale, mentre le indagini su tali casi sono svolte sotto la supervisione dell'ufficio del procuratore specializzato.
Gli esperti e i dirigenti d'impresa ritengono che il livello di corruzione nel settore pubblico rimanga elevato. Nell'indice di percezione della corruzione 2020 di Transparency International la Bulgaria ha ricevuto un punteggio di 44/100 e si è classificata al 19º posto nell'Unione europea e al 69º posto a livello mondiale. Questa percezione è rimasta relativamente stabile
negli ultimi cinque anni.
La commissione anticorruzione ha ulteriormente snellito la sua struttura organizzativa. Ha razionalizzato le risorse finanziarie, che sono state accresciute all'inizio del 2021. Ha inoltre continuato ad aumentare il personale, anche attraverso nuove assunzioni di ispettori presso la direzione responsabile della lotta alla corruzione. Nel 2020 la commissione anticorruzione ha confiscato 6,2 milioni di EUR di proprietà acquisite illegalmente, mentre 30 privati sono stati sanzionati per conflitti di interessi. Rispetto al 2019 si è registrato un calo (di circa il 20 %) del numero di ispezioni effettuate e delle denunce ricevute su presunte violazioni connesse alla corruzione.
La nuova strategia anticorruzione per il periodo 2021-2027 è stata adottata a marzo 2021. Sulla base degli insegnamenti tratti dalla strategia precedente, sono state stabilite nuove priorità per quanto riguarda i settori ad alto rischio, compreso il rafforzamento della capacità di combattere la corruzione, l'aumento della responsabilità delle autorità locali e la creazione di un ambiente anticorruzione in grado di reagire tempestivamente. La strategia contiene inoltre un elenco di obiettivi pertinenti, indicatori di prestazione e organismi responsabili dell'attuazione.
Il piano d'azione adottato a novembre 2020 per affrontare alcune difficoltà indicate nella relazione sullo Stato di diritto 2020 riguarda anche questioni relative alla corruzione. Il piano d'azione mira a migliorare le indagini e a continuare a rafforzare le attività della commissione anticorruzione. Inoltre, come annunciato nel piano d'azione, si sta riflettendo su come migliorare l'efficienza delle indagini e dei processi. Il 30 marzo 2021 un gruppo di lavoro è stato incaricato di raccomandare modifiche al codice penale al fine di migliorare l'efficienza delle indagini e dei processi.
Nonostante l'aumento dell'attività investigativa, i risultati in termini di condanne definitive per corruzione ad alto livello rimangono bassi e manca una solida casistica di condanne definitive. Nel 2020 la Corte suprema di cassazione ha emesso 33 decisioni sui casi di corruzione in generale. In 19 casi le decisioni sono state confermate, in 8 gli atti del giudice d'appello sono stati revocati e rinviati per un nuovo esame, in quattro casi le decisioni dell'organo d'appello sono state modificate e in due di essi il procedimento penale è stato ripreso. Il 17 dicembre 2020 l'OLAF ha raccomandato di recuperare quasi 6 milioni di EUR a seguito di un presunto abuso di potere presso un ministero bulgaro. Infine, è ancora da stabilire una solida casistica di condanne definitive per reati di corruzione ad alto livello.
Vi sono poche prove dell'efficacia delle misure relative all'integrità della pubblica amministrazione. L'applicazione del codice di condotta dei dipendenti pubblici
è di competenza delle commissioni disciplinari istituzionali all'interno di ciascun servizio pubblico. L'elaborazione di norme etiche di condotta per gli alti funzionari (compresi ministri e sindaci) e sistemi di verifica dell'integrità e l'assistenza per la loro attuazione rientrano nell'ambito di competenza della commissione anticorruzione. Le disposizioni deontologiche per parlamentari sono stabilite nelle norme sull'organizzazione e sulla procedura dell'Assemblea nazionale
, la cui attuazione è di competenza di una commissione dell'Assemblea nazionale. Sebbene le disposizioni giuridiche siano in vigore, non vi sono prove concrete della loro attuazione o efficacia
. Per quanto riguarda i membri della magistratura, non è dimostrato che ricevano una formazione contro la corruzione né che sia stato istituito un comitato consultivo per le questioni relative all'etica. Per quanto riguarda la polizia, dal 2021 l'ispettorato del ministero dell'Interno ha messo in opera un nuovo sistema di videoregistrazione delle azioni degli agenti di sicurezza e delle pattuglie stradali. Le prove sulle violazioni delle norme in materia di integrità, compresa la corruzione, raccolte mediante uno strumento di videoregistrazione sono state utilizzate per disciplinare, sanzionare o condannare funzionari di polizia di vari dipartimenti
.
Esiste un sistema di verifica per la dichiarazione patrimoniale e il conflitto di interessi. Nel 2020 la commissione anticorruzione ha eseguito 21 587 verifiche delle dichiarazioni patrimoniali e delle dichiarazioni di interessi di persone che ricoprono cariche pubbliche di alto livello (rispetto alle 9 900 verifiche del 2019), comprese persone che hanno partecipato alle elezioni locali. Le dichiarazioni sono accessibili al pubblico tramite il registro dei titolari di cariche pubbliche di alto livello sulla pagina web della commissione anticorruzione. Le misure in materia di conflitto di interessi e incompatibilità per i dipendenti pubblici (applicabili ai dipendenti dell'amministrazione pubblica centrale e locale) sono definite nella legge sui funzionari pubblici, nel codice del lavoro, nella legge sul ministero dell'Interno, nella legge sull'agenzia statale per la sicurezza nazionale, nella legge sulle dogane e in altre leggi organiche.
Le attività di lobbying non sono ancora soggette a una regolamentazione specifica. Sebbene la regolamentazione delle attività di lobbying sia parte integrante del piano d'azione nazionale in risposta alla relazione sullo Stato di diritto 2020, restano ancora da compiere progressi concreti.
Non esiste una normativa specifica in materia di protezione degli informatori. Tuttavia la legislazione penale vigente, applicabile ai testimoni, offre una protezione mutatis mutandis alle persone che denunciano reati, compresa la corruzione. Le denunce anonime non sono né autorizzate né protette, per cui la commissione anticorruzione non può utilizzare le informazioni ricevute da persone o fonti ignote.
Le autorità hanno adottato alcune misure per contrastare i rischi di corruzione connessi alle misure di contenimento della pandemia di COVID‑19. Tali misure riguardano settori ad alto rischio di corruzione, come la sanità e gli appalti pubblici. Sono state attivate procedure di appalto pubblico urgenti, con un notevole ricorso a procedure negoziate senza pubblicazione e procedure semplificate (vale a dire con un unico potenziale offerente o un potenziale offerente senza esperienza precedentemente comprovata né capacità societaria per il contratto specifico). Nell'ambito della strategia di lotta alla pandemia di COVID‑19, i rappresentanti del ministero dell'Interno, del ministero della Salute e delle autorità di controllo si riuniscono periodicamente per scambiarsi informazioni operative e decidere quali misure adottare, anche per contrastare il rischio di corruzione. Presso la Direzione generale della lotta contro la criminalità organizzata del ministero dell'Interno è stata istituita un'unità distinta per contrastare la corruzione nel settore della sanità.
III.Pluralismo dei media e libertà dei media
Il quadro giuridico bulgaro si basa su una serie di garanzie costituzionali e misure legislative, quali la legge sulla radiotelevisione
. La legge sull'accesso alle informazioni pubbliche disciplina l'accesso alle informazioni pubbliche e il riutilizzo delle informazioni del settore pubblico. L'autorità di regolamentazione dei media, ovvero il Consiglio per le comunicazioni elettroniche, è istituito e disciplinato dalla legge sulla radiotelevisione.
È stata adottata una nuova legislazione per rafforzare l'indipendenza dell'autorità di regolamentazione dei media e sono state introdotte misure per aumentarne le risorse. A dicembre 2020 l'Assemblea nazionale ha adottato una legge
che modifica la legge sulla radiotelevisione, al fine di recepire la direttiva riveduta sui servizi di media audiovisivi. La nuova legge rafforzerà l'indipendenza del Consiglio per le comunicazioni elettroniche, in particolare garantendo che segua l'interesse pubblico e intraprenda azioni volte alla tutela della libertà e del pluralismo di espressione e informazione e dell'indipendenza dei fornitori di servizi di media. L'aumento di 574 867 EUR (1,12 milioni di BGN) del bilancio del Consiglio per le comunicazioni elettroniche, previsto nel bilancio dello Stato per il 2021, mira a rispondere alle preoccupazioni sollevate nella relazione sullo Stato di diritto 2020 sul fatto che il Consiglio non avesse le risorse necessarie per svolgere efficacemente i propri compiti
. Malgrado questo sviluppo positivo, recentemente, a marzo e ad aprile 2021, il governo ha ridotto il bilancio dell'autorità di regolamentazione. Inoltre resta da vedere se il previsto aumento del bilancio sarà adeguato alla luce dei compiti aggiuntivi connessi all'attuazione della direttiva riveduta sui servizi di media audiovisivi
.
La mancanza di trasparenza della proprietà dei media continua ad essere fonte di preoccupazione. Nonostante gli aggiornamenti regolari apportati al registro pubblico del Consiglio per le comunicazioni elettroniche dei servizi di media lineari e non lineari, riferiti nella relazione sullo Stato di diritto 2020, i dati sulla proprietà dei media non sono ancora integralmente divulgati al pubblico. Alcuni portatori di interessi hanno espresso il timore che il problema della scarsa trasparenza nel settore dei media possa essere aggravata da una significativa concentrazione dei mezzi di informazione nel 2020
.
La mancanza di garanzie normative per un'assegnazione equa e trasparente della pubblicità di Stato continua a destare preoccupazione. Inoltre i portatori di interessi hanno sottolineato che la trasparenza nell'assegnazione dei finanziamenti pubblici ai media rimane problematica.
Le ingerenze politiche nel settore dei media continuano a costituire un problema urgente. La mancanza di una legislazione che impedisca ai politici e ai partiti di possedere mezzi di comunicazione sembra essere un fattore importante e un rischio più elevato al riguardo è stato registrato nei settori della televisione e dei giornali. Le autorità hanno presentato un piano d'azione che include tale questione tra le priorità del programma nazionale di sviluppo bulgaro per il 2030. Tuttavia non sono state ancora specificate misure concrete.
La pandemia di COVID‑19 ha inciso negativamente sul pluralismo dei media e non sono state adottate misure a sostegno diretto del settore dei media. La pandemia ha colpito il pluralismo dei media e la protezione dei giornalisti, soprattutto in termini economici, a causa dei tagli salariali e dei ritardi nei pagamenti, con gravi ripercussioni sul giornalismo regionale, come evidenziato dai portatori di interessi
. Secondo quanto riferito, alcuni dei media regionali e di minori dimensioni sono falliti a causa della pandemia.
L'ambiente di lavoro e la sicurezza dei giornalisti continuano a destare preoccupazione
. L'accesso alle informazioni pubbliche rimane difficile e i giornalisti continuano a dover affrontare pressioni politiche e autocensura
. Dopo l'ultima relazione sono state registrate sei nuove segnalazioni di attacchi e molestie nei confronti di giornalisti sulla piattaforma del Consiglio d'Europa per la promozione della protezione del giornalismo e della sicurezza dei giornalisti. Tra queste è inclusa una segnalazione riguardante il caso di un giornalista che sarebbe stato picchiato dalla polizia e trattenuto per 24 ore, su cui la procura ha rifiutato di indagare. Le altre segnalazioni riguardano attacchi e molestie nei confronti di giornalisti e di altri operatori dei media, nonché azioni legali abusive. Inoltre la pandemia di COVID‑19 ha determinato la sospensione dei lavori sulla tabella di marcia inviata a marzo 2020 alle autorità bulgare da Reporter senza frontiere, per affrontare le preoccupazioni in materia di libertà di stampa in Bulgaria, compresi aspetti quali la sicurezza dei giornalisti, l'accesso alle informazioni, l'assegnazione della pubblicità di Stato e il finanziamento dei media.
IV.Altre questioni istituzionali relative al bilanciamento dei poteri
La Bulgaria è una repubblica democratica rappresentativa con un presidente eletto direttamente, un'Assemblea nazionale monocamerale e una Corte costituzionale incaricata del controllo della legittimità costituzionale delle leggi. L'Assemblea nazionale ha il potere decisionale definitivo in relazione all'adozione di leggi
. La Bulgaria dispone di due istituzioni nazionali per i diritti umani: il difensore civico, un organo costituzionale indipendente, eletto dall'Assemblea nazionale e incaricato di promuovere e proteggere i diritti umani e le libertà fondamentali; e la commissione per la protezione dalla discriminazione, un organo che attua politiche nel settore della parità di genere e della non discriminazione.
L'istituzione di un meccanismo di post-monitoraggio non è ancora stata ultimata. Come riportato nella relazione sull'MCV di ottobre 2019
e ricordato nella relazione sullo Stato di diritto 2020, il governo ha deciso di istituire un ulteriore e più ampio meccanismo di monitoraggio interno incentrato su un consiglio di coordinamento e cooperazione ("consiglio post-monitoraggio"), il cui obiettivo è valutare in modo indipendente, trasparente e obiettivo i progressi della Bulgaria in relazione alla riforma giudiziaria, alla lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata
. L'attività del consiglio inizierà dopo la conclusione formale dell'MCV. Tuttavia l'istituzione del consiglio civico, un organo del consiglio di coordinamento e cooperazione che comprende membri della società civile e per il quale è stata avviata una procedura di selezione, è stata sospesa, in attesa della decisione della Corte suprema amministrativa su un ricorso in materia.
Il piano d'azione adottato in risposta alla relazione sullo Stato di diritto 2020 comprende misure volte ad affrontare alcune sfide individuate in materia di bilanciamento dei poteri, comprese iniziative per aumentare i fondi destinati alle istituzioni nazionali per i diritti umani (NHRI) e per migliorare il processo decisionale. In relazione a quest'ultimo aspetto, sono previste due iniziative: la redazione di orientamenti per la valutazione d'impatto ex post e la realizzazione di valutazioni d'impatto ex post delle leggi fondamentali.
Uno studio recente conferma il ricorso limitato alla consultazione pubblica e alla valutazione d'impatto, in particolare per quanto riguarda le leggi proposte dai parlamentari. Uno studio condotto dal Centro nazionale per la ricerca parlamentare, che fa parte dell'Assemblea nazionale, esamina l'attività legislativa dell'Assemblea nazionale da aprile 2017 a marzo 2021. I risultati principali confermano l'aumento del numero di progetti di legge proposti dai parlamentari, senza la consultazione obbligatoria dei portatori di interessi, la valutazione d'impatto e la verifica della compatibilità con la legislazione dell'UE che si applica ai progetti di legge proposti dal governo. Le autorità si sono impegnate a rispettare le norme recentemente rafforzate
e a proseguire la prassi del governo di presentare progetti di legge al parlamento con una valutazione d'impatto completa o parziale
. Tuttavia questi sforzi volti a migliorare la qualità della valutazione d'impatto e delle consultazioni pubbliche non riguardano i progetti di legge proposti dai parlamentari. Inoltre, sebbene l'elaborazione di una valutazione d'impatto costituisca una tappa obbligatoria del processo legislativo dal 2016, l'intervento legislativo si basa su un numero limitato di progetti sulla consulenza scientifica. Per far fronte a questo problema, le autorità si sono impegnate a iniziare a condurre valutazioni d'impatto ex post della legislazione fondamentale, per le quali il Consiglio dei ministri ha adottato orientamenti il 3 dicembre 2020. Inoltre anche la consultazione pubblica e i riscontri dei portatori di interessi sono parte integrante del processo. Tuttavia nella maggior parte dei progetti di legge proposti non vi sono informazioni sulle consultazioni pubbliche o sui dibattiti organizzati dai parlamentari o dal governo per determinare i problemi e i motivi alla base dell'adozione del progetto di legge. Inoltre, pochissimi dei progetti di legge proposti indicavano tra i motivi per l'adozione di una legge le opinioni di alcuni o tutti i portatori di interessi.
La prassi di introdurre importanti modifiche legislative mediante modifiche ad altri atti giuridici continua a destare preoccupazione. Si continua a fare ricorso alla tecnica legislativa che consiste nell'utilizzare le disposizioni transitorie di un atto giuridico per introdurre modifiche sostanziali in un altro atto non collegato. Ciò conferma le preoccupazioni espresse nella relazione sullo Stato di diritto 2020, in quanto tali modifiche permettono di aggirare gli obblighi di consultazione pubblica e valutazione d'impatto. Un'altra tendenza, individuata nella relazione sullo Stato di diritto 2020 e tuttora preoccupante, consiste nell'adottare importanti modifiche legislative tra la prima e la seconda lettura dell'Assemblea nazionale senza consultazione pubblica.
Il regime di emergenza connesso alla pandemia di COVID‑19 è ancora in vigore. A seguito dell'adozione del regime di "stato di emergenza" rimasto in vigore dal 13 marzo al 13 maggio 2020
, il 12 maggio 2020 è stata adottata una modifica della legge sulla sanità
che ha introdotto un nuovo regime di emergenza ("situazione di emergenza dovuta all'epidemia")
. Il 13 maggio 2020 il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Salute, ha deciso di dichiarare una situazione di emergenza epidemica della durata di un mese, che è stata periodicamente prorogata ed è attualmente in vigore fino al [31 luglio 2021]. Questo nuovo regime di emergenza è stato riesaminato dalla Corte costituzionale
la quale ne ha confermato la costituzionalità il 23 luglio 2020
.
L'Assemblea nazionale ha adottato norme per garantire la continuità durante la pandemia di COVID‑19. Al fine di adeguarsi alla situazione, l'Assemblea nazionale ha proseguito regolarmente i suoi lavori e il 6 novembre 2020 ha adottato norme che aggiungono la possibilità di partecipare alle riunioni in videoconferenza per i parlamentari che si trovano in isolamento o quarantena obbligatori a causa della COVID‑19. Il 23 novembre 2020, 54 parlamentari hanno contestato la costituzionalità di tali norme dinanzi alla Corte costituzionale, che le ha giudicate compatibili con la Costituzione.
Le risorse umane e finanziarie delle istituzioni nazionali per i diritti umani sono state aumentate. Il bilancio del difensore civico e della commissione per la protezione contro la discriminazione è stato accresciuto. Le autorità bulgare hanno comunicato che le previsioni di bilancio per il periodo 2021-2023 contemplano un aumento del 10 % dei fondi per il personale di entrambe le istituzioni. Inoltre, al fine di migliorare le capacità dell'istituzione del difensore civico, il progetto di bilancio prevede spese supplementari.
Il progetto di legge per aumentare la trasparenza dei finanziamenti esteri per le ONG non è stato portato avanti. Il progetto di legge, presentato il 3 luglio 2020
e volto a imporre nuovi obblighi alle organizzazioni senza scopo di lucro, aveva sollevato preoccupazioni tra i portatori di interessi
per quanto riguarda la sua conformità al diritto dell'UE
. In seguito alla pubblicazione della relazione sullo Stato di diritto 2020, non è stato ulteriormente discusso. Tuttavia lo spazio civico rimane limitato e in alcune occasioni i membri della società civile sembrano essere sotto pressione a causa di campagne diffamatorie, intimidazioni e pregiudizi. A novembre 2020, in occasione dell'esame periodico universale, la Bulgaria ha ricevuto diverse raccomandazioni relative alla necessità di migliorare lo spazio civico e di affrontare le intimidazioni e le minacce.
Allegato I: Elenco delle fonti in ordine alfabetico*
* L'elenco dei contributi ricevuti nel contesto della consultazione per la relazione sullo Stato di diritto 2021 è disponibile al seguente indirizzo:
https://ec.europa.eu/info/policies/justice-and-fundamental-rights/upholding-rule-law/rule-law/rule-law-mechanism/2021-rule-law-report-targeted-stakeholder-consultation
.
Agenzia per i diritti fondamentali (2020), Coronavirus COVID‑19 outbreak in the EU Fundamental Rights Implications
(
https://fra.europa.eu/sites/default/files/fra_uploads/bulgaria-report-covid-19-april-2020_en.pdf
).
Agenzia per i diritti fondamentali (2021), Legal Environment and space of civil society organisations in support fundamental rights in Bulgaria.
Assemblea nazionale della Repubblica di Bulgaria (2017), regolamento di organizzazione e procedura dell'Assemblea nazionale (
https://www.parliament.bg/en/rulesoftheorganisations
).
Assemblea nazionale della Repubblica di Bulgaria (2020), decisione di prorogare lo stato di emergenza, 3 aprile 2020 (
https://www.parliament.bg/bg/desision/ID/157396
).
Assemblea nazionale della Repubblica di Bulgaria (2020),
decisione di dichiarare lo stato di emergenza, 13 marzo 2020 (
https://www.parliament.bg/bg/desision/ID/157374
).
Bulgarian Centre for Not-for-profit Law (2021), contributo alla relazione sullo Stato di diritto 2021.
Bulgarian Donation Forum (2021), contributo alla relazione sullo Stato di diritto 2021.
Bulgarian Helsinki Committee (2021), contributo alla relazione sullo Stato di diritto 2021.
Bulgarian Institute for Legal Initiatives Foundation (Fondazione Istituto bulgaro per le iniziative giuridiche) (2021), contributo alla relazione sullo Stato di diritto 2021.
Centro per il pluralismo e la libertà dei media (2021), Osservatorio del pluralismo dei media 2021 – Relazione sulla Bulgaria.
CEPEJ (2013), Revised Guidelines on the Creation of Judicial Maps to Support Access to Justice within a Quality Judicial System (
https://rm.coe.int/european-commission-for-the-efficiency-of-justice-cepej-revised-guidel/168078c492
).
CEPEJ (2020), Study on the functioning of the judicial systems in the EU Member States.
Civicus, Monitor tracking civic space – Bulgaria (
https://monitor.civicus.org/country/bulgaria/
).
Commissione europea (2019), relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sui progressi compiuti dalla Bulgaria in base al meccanismo di cooperazione e verifica, COM(2019) 498 final.
Commissione europea (2020), relazione sullo Stato di diritto 2020 La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea.
Commissione europea (2021), Quadro di valutazione UE della giustizia.
Commissione europea, Ufficio europeo per la lotta antifrode, OLAF recommends recovery of nearly €6 million after alleged abuse of power at Bulgarian ministry, comunicato stampa dell'UE n. 04/2021 (
https://ec.europa.eu/anti-fraud/media-corner/news/01-02-2021/olaf-recommends-recovery-nearly-eu6-million-after-alleged-abuse-power_it
).
Comunicato stampa della Corte suprema di cassazione sull'Istituto nazionale per la gestione della giustizia (
http://www.vks.bg/novini/nip.html
).
Comunicato stampa relativo alla lettera aperta al CSM contro il modello scelto per la riforma della mappa giudiziaria, firmato da 500 giudici (
https://news.lex.bg/564
).
Consiglio dei ministri (2020), orientamenti per la valutazione d'impatto ex post (
https://www.strategy.bg/Publications/View.aspx?lang=bg-BG&categoryId=&Id=320&y=&m=&d
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Consiglio dell'Unione europea (2017), conclusioni del Consiglio sul meccanismo di cooperazione e verifica (
https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-15587-2017-INIT/it/pdf
).
Consiglio d'Europa, Comitato dei ministri (2010), Raccomandazione CM/Rec(2010)12 del Comitato dei ministri sui giudici: indipendenza, efficacia e responsabilità.
Consiglio d'Europa, Comitato dei ministri (2019), decisione CM/Notes/1362/H46-6.
Consiglio d'Europa, Comitato dei ministri (2019), risoluzione interlocutoria CM/ResDH(2019)367.
Consiglio d'Europa, Comitato dei ministri (2020), decisione CM/Del/Dec(2020)1377bis/H46-9.
Consiglio d'Europa, Comitato dei ministri (2021), decisione CM/Notes/1398/H46-6 del 9-11 marzo, (
https://search.coe.int/cm/Pages/result_details.aspx?ObjectID=0900001680a1abfa
).
Consiglio d'Europa, Commissione di Venezia (2010), Report on the Independence of the Judicial System Part I: The Independence of Judges (CDL-AD(2010)004).
Consiglio d'Europa, Commissione di Venezia (2017), Bulgaria - Opinion on the Judicial System Act (CDL-AD(2017)018).
Consiglio d'Europa, Commissione di Venezia (2019), Bulgaria - Opinion on draft amendments to the Criminal Procedure Code and the Judicial System Act, concerning criminal investigations against top magistrates (CDL-AD(2019)031).
Consiglio d'Europa, Commissione di Venezia (2020), Bulgaria - Urgent Interim Opinion on the draft new Constitution (CDL-AD(2020)035).
Consiglio d'Europa, Commissione di Venezia (2020), Poland - Joint Urgent Opinion of the Venice Commission and the Directorate General of Human Rights and Rule of Law (DGI) of the Council of Europe on amendments to the Law on the Common courts, the Law on the Supreme court and some other Laws (CDL-AD(2020)017).
Consiglio d'Europa, Dipartimento per l'esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo (2021), memorandum H/Exec(2021)9.
Consiglio d'Europa, Platform to promote the protection of journalism and safety of journalists (
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).
Corte costituzionale, causa n. 15 del 2020 (
http://www.constcourt.bg/bg/Cases/Details/585
).
Corte costituzionale, decisione n. 6 del 2021 in merito alla causa n. 15 del 2020 (
http://www.constcourt.bg/bg/Acts/GetHtmlContent/96c8d204-d2eb-4785-beac-7133ed3b6cd2
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Corte di giustizia dell'Unione europea, sentenza del 18 giugno 2020, Commissione europea contro Ungheria, C-78/18.
Corte europea dei diritti dell'uomo, sentenza del 5 febbraio 2010, Kolevi contro Bulgaria.
Corte suprema di cassazione della Bulgaria (2019), relazione annuale 2020.
Corte suprema di cassazione della Bulgaria (2021), contributo della Corte suprema di cassazione della Bulgaria alla relazione sullo Stato di diritto 2021.
Critiche del Consiglio supremo degli avvocati in merito alla riforma della mappa giudiziaria (
https://www.vas.bg/bg/a/predlozheniyata-za-reforma-na-sdebnata-karta
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Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti (2021), Specially designated nationals list update, 2 giugno 2021 (
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).
Direzione generale della Comunicazione (2019), Eurobarometro Flash 482: businesses’ attitudes towards corruption in the EU.
Direzione generale della Comunicazione (2020), Indagine speciale Eurobarometro 502: corruzione.
Governo bulgaro (2021), contributo della Bulgaria alla relazione sullo Stato di diritto 2021.
Governo bulgaro (2021), progetto di strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto della corruzione (2021-2027)
(
https://www.strategy.bg/PublicConsultations/View.aspx?lang=bg-BG&Id=5828
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GRECO (2015), Quarto ciclo di valutazione, Corruption prevention in respect of members of parliament, judges and prosecutors. Evaluation report. Bulgaria.
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https://rm.coe.int/CoERMPublicCommonSearchServices/DisplayDCTMContent?documentId=09000016806c983f
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Istituto per l'economia di mercato (IME) (2021), studio sul distacco dei magistrati (
https://ime.bg/bg/articles/komandirovane-na-magistrati-ili-kadruvane-tihomylkom/#ixzz6pUEALbxu
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Magistrats Européens pour la Démocratie et les Libertés (2021), contributo di Magistrats Européens pour la Démocratie et les Libertés per la relazione sullo Stato di diritto 2021.
Ministero delle Finanze (2019), programma nazionale di sviluppo bulgaro 2030 (
https://www.minfin.bg/upload/46720/National%2BDevelopment%2BProgramme%2BBULGARIA%2B2030.pdf
).
Parlamento europeo (2020), risoluzione sullo Stato di diritto e i diritti fondamentali in Bulgaria (2020/2793 (RSP)).
Parlamento europeo, Member states must stop selling EU passports immediately, MEPs demand, comunicato stampa del 22 ottobre 2020 (
https://www.europarl.europa.eu/news/it/press-room/20201016IPR89564/member-states-must-stop-selling-eu-passports-immediately-meps-demand
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Presidenza finlandese del Consiglio dell'Unione europea (2019), relazione della presidenza (
https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-14856-2019-INIT/en/pdf
).
Reporter senza frontiere, Bulgaria, (
https://rsf.org/en/bulgaria
).
Rete europea dei Consigli di giustizia (2019), Independence and Accountability of the Judiciary – ENCJ Survey on the independence of judges.
Transparency International (2021), indice sulla percezione della corruzione 2020.
Ufficio regionale per l'Europa dell'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) (2021), contributo dell'Ufficio regionale per l'Europa dell'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) alla relazione sullo stato di diritto 2021.
Allegato II: Visita in Bulgaria
A giugno 2021 i servizi della Commissione hanno tenuto riunioni virtuali con:
·Access to Information Programme
·Associazione dei Giornalisti Europei – Bulgaria
·associazione dei giudici della Bulgaria
·associazione dei pubblici ministeri in Bulgaria
·centro per lo studio della democrazia
·commissione per la lotta alla corruzione e per la confisca dei beni acquisiti illegalmente
·consiglio anticorruzione
·Consiglio nazionale per l'etica giornalistica
·Consiglio superiore degli avvocati
·Consiglio superiore della magistratura
·Corte penale speciale
·Corte suprema di cassazione
·direzione per la modernizzazione amministrativa
·fondazione Anti-corruption Fund
·Ispettorato del Consiglio superiore della magistratura
·Istituto bulgaro per le iniziative giuridiche
·Istituto per l'economia di mercato
·ministero della Cultura
·ministero della Giustizia
·ministero dell'Interno
·ordine degli avvocati di Sofia
·organo di regolamentazione audiovisiva (Consiglio per le comunicazioni elettroniche)
·progetto "For the truth"
·ufficio del procuratore generale
·ufficio del procuratore specializzato
·unione degli editori in Bulgaria
* La Commissione ha inoltre incontrato le seguenti organizzazioni in una serie di riunioni orizzontali:
·Amnesty International
·Centro europeo per la libertà di stampa e dei media
·Centro per i diritti riproduttivi
·CIVICUS
·Civil Society Europe
·Commissione internazionale di giuristi
·Conferenza delle Chiese europee
·EuroCommercio
·European Center for Not-for-Profit Law
·Federazione europea dei giornalisti
·Federazione internazionale per i diritti umani
·Forum Civico Europeo
·Forum europeo della gioventù
·Front Line Defenders
·Human Rights House Foundation
·ILGA-Europa
·International Planned Parenthood Federation European Network (IPPF EN)
·International Press Institute
·Netherlands Helsinki Committee
·Open Society European Policy Institute
·Osservatorio sui diritti dell'uomo (Human Rights Watch)
·Partenariato europeo per la democrazia
·Philanthropy Advocacy
·Protection International
·Reporter senza frontiere
·Transparency International UE
·Unione per le libertà civili per l'Europa