L'iniziativa REACT-EU

L’iniziativa REACT-EU assume un ruolo significativo - pivot della Strategia europea di contrasto all’emergenza COVID-19 - in quanto assegna risorse supplementari del bilancio UE 2021-2027 alla politica di coesione 2014-2020 per gli anni 2021 e 2022, allo scopo di promuovere il superamento degli effetti negativi della crisi sanitaria sull'economia, sull'occupazione e sui sistemi sociali nelle regioni colpite dalla pandemia di COVID-19  e favorire, al contempo, la transizione verde, digitale e resiliente di economia e società.

In particolare, REACT-EU si avvale di una dotazione a livello UE pari a 50,6 miliardi a prezzi correnti (47,5 miliardi di euro a prezzi 2018), assegnati in due tranche (2021 e 2022) ai Paesi membri, sulla base del metodo di allocazione previsto dal Regolamento UE n. 2020/2221.

Secondo i dati progressivamente definiti dalla Commissione europea, l’Italia dispone complessivamente di 14,4 miliardi di euro a prezzi correnti di cui la tranche relativa all’annualità 2021 ammonta a 11,4 miliardi di euro, mentre la tranche relativa al 2022 è pari a 3,1 miliardi di euro, Le risorse europee sono integrate da un cofinanziamento nazionale pari a 186,4 milioni di euro previsto per la sola assistenza tecnica.

Inizialmente l’importo complessivo destinato all’Italia era stato prudenzialmente stimato in 13,5 miliardi di euro e, sulla base di tale importo, nell'aprile del 2021, l'Italia ha inviato alla Commissione europea un primo documento di Programmazione delle risorse React-EU, per definire le linee di intervento dell’annualità 2021 e il quadro generale.
Nel marzo 2022 è quindi stato presentato alla CE un secondo documento relativo alla "Programmazione delle risorse REACT-EU: linee di intervento per le risorse relative all’annualità 2022 e quadro complessivo” che fa riferimento al valore complessivo delle risorse effettivamente stanziate pari a 14,4 miliardi di euro.

Sono quattro i pilastri su cui si fonda la strategia italiana di programmazione delle risorse di REACT-EU:

  • rafforzare il contributo della politica di coesione al superamento della crisi derivante dalla pandemia, attraverso il finanziamento di interventi per l’emergenza sanitaria, sociale e occupazionale, in continuità con gli accordi di riprogrammazione dei fondi strutturali 2014-2020, definiti nell’estate 2020 nell’ambito delle iniziative CRII e CRII+;

  • rafforzare il contributo della politica di coesione al perseguimento degli obiettivi di riequilibrio territoriale e socio-economico e di rafforzamento strutturale del Mezzogiorno;

  • costituire un ponte fra il ciclo 2014-2020 e quello 2021-2027 della politica di coesione, finanziando da subito iniziative in grado di contribuire alla transizione e alla ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia;

  • concentrare le risorse su un numero limitato di interventi di natura orizzontale, che si caratterizzino per efficacia, strategicità, semplicità e rapidità nell’attuazione. 

Le risorse REACT-EU integrano alcuni dei programmi europei 2014-2020 a titolarità di Amministrazioni centrali già cofinanziati da FESR e FSE, oltre al Programma FEAD al cui interno sono stati previsti nuovi assi dedicati. In particolare si tratta di: PON Governance e capacità amministrativa, PON Imprese e competitività, PON Città metropolitane, PON per la Scuola, PON Ricerca, PON Sistemi Politiche Attive e Occupazione (SPAO), PON Infrastrutture e Reti, PON Inclusione e Programma FEAD. La ripartizione territoriale delle risorse REACT-EU confluite in tali programmi è stata definita a livello nazionale pur non essendo direttamente indicata nei programmi operativi.

Nell’aprile del 2022 la Commissione europea ha dato la possibilità agli Stati Membri di destinare una quota delle risorse REACT-EU all’emergenza profughi causata dall’invasione russa in Ucraina, nell’ambito dell’iniziativa denominata CARE (Cohesion's Action for Refugees in Europe).