RELAZIONE sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla concessione di ulteriore assistenza macrofinanziaria a favore del Regno hascemita di Giordania
17.10.2016 - (COM(2016)0431 – C8-0242/2016 – 2016/0197(COD)) - ***I
Commissione per il commercio internazionale
Relatore: Emmanuel Maurel
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO
sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla concessione di ulteriore assistenza macrofinanziaria a favore del Regno hascemita di Giordania
(COM(2016)0431 – C8-0242/2016 – 2016/0197(COD))
(Procedura legislativa ordinaria: prima lettura)
Il Parlamento europeo,
– vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2016)0431),
– visti l'articolo 294, paragrafo 2, e l'articolo 212 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C8-0242/2016),
– visto l'articolo 294, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– vista la dichiarazione comune del Parlamento europeo e del Consiglio adottata contestualmente alla decisione n. 778/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 agosto 2013, relativa alla concessione di ulteriore assistenza macro-finanziaria alla Georgia[1],
– viste la lettera della commissione per gli affari esteri e la lettera della commissione per i bilanci,
– visto l'articolo 59 del suo regolamento,
– vista la relazione della commissione per il commercio internazionale (A8-0296/2016),
1. adotta la posizione in prima lettura figurante in appresso;
2. chiede alla Commissione di presentargli nuovamente la proposta qualora intenda modificarla sostanzialmente o sostituirla con un nuovo testo;
3. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione nonché ai parlamenti nazionali.
Emendamento 1 Proposta di decisione Articolo 1 – paragrafo 1 | |||||||||||||
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Emendamento 2 Proposta di regolamento Articolo 3 – paragrafo 1 | |||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||
1. La Commissione concorda con le autorità della Giordania, secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 7, paragrafo 2, condizioni di politica economica e condizioni finanziarie chiaramente definite e incentrate sulle riforme strutturali e sulla solidità delle finanze pubbliche, alle quali deve essere subordinata l'assistenza macrofinanziaria dell'Unione, da stabilire in un protocollo d'intesa ("il protocollo d'intesa"). Le condizioni di politica economica e le condizioni finanziarie stabilite nel protocollo d'intesa sono compatibili con gli accordi o con le intese di cui all'articolo 1, paragrafo 3, compresi i programmi di aggiustamento macroeconomico e di riforma strutturale attuati dalla Giordania con il sostegno dell'FMI. |
1. La Commissione concorda con le autorità della Giordania, secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 7, paragrafo 2, condizioni di politica economica e condizioni finanziarie chiaramente definite e incentrate sulle riforme strutturali e sulla solidità delle finanze pubbliche, comprensive di un calendario per il loro soddisfacimento, alle quali deve essere subordinata l'assistenza macrofinanziaria dell'Unione, da stabilire in un protocollo d'intesa ("il protocollo d'intesa"). Le condizioni di politica economica e le condizioni finanziarie stabilite nel protocollo d'intesa sono compatibili con gli accordi o con le intese di cui all'articolo 1, paragrafo 3, compresi i programmi di aggiustamento macroeconomico e di riforma strutturale attuati dalla Giordania con il sostegno dell'FMI. | ||||||||||||
Emendamento 3 Proposta di regolamento Articolo 4 – paragrafo 4 | |||||||||||||
Testo della Commissione |
Emendamento | ||||||||||||
4. Qualora le condizioni di cui al paragrafo 3 non siano costantemente soddisfatte, la Commissione sospende o cancella temporaneamente l'erogazione dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione. In tali casi, comunica al Parlamento europeo e al Consiglio le ragioni della sospensione o cancellazione. |
4. Qualora le condizioni di cui al paragrafo 3 non siano soddisfatte, la Commissione sospende o cancella temporaneamente l'erogazione dell'assistenza macrofinanziaria dell'Unione. In tali casi, comunica al Parlamento europeo e al Consiglio le ragioni della sospensione o cancellazione. |
- [1] GU L 218 del 14.8.2013, pag. 15.
MOTIVAZIONE
Per la sua situazione geografica, la Giordania è uno dei paesi più direttamente colpiti dalla crisi siriana. Dal 2011 l'economia giordana, fondata soprattutto sui servizi e l'industria, sta subendo in modo significativo le turbolenze che scuotono la regione.
Il calo degli introiti del turismo e degli investimenti diretti esteri, il blocco delle rotte commerciali e le ripetute interruzioni del flusso di gas naturale dall'Egitto hanno rallentato la crescita della Giordania gravando sulla sua situazione finanziaria. Il conflitto in Siria e in Iraq priva i prodotti giordani dei loro sbocchi storici. Nel 2015, la persistenza dei conflitti nei paesi vicini ha continuato a perturbare il commercio estero della Giordania: la crescita è rallentata (2,4%) e il fabbisogno residuo di finanziamenti esteri per il periodo 2016-2017 è stimato a circa 3,2 miliardi di dollari. Nel primo semestre 2016, la disoccupazione, assai elevata, riguarda il 14,6% della popolazione attiva (33% dei giovani attivi, 23,7% delle donne attive).
In tale difficile contesto, la Giordania si distingue però per l'accoglienza di un considerevole numero di sfollati. Essa, con il Libano, è il paese al mondo che accoglie il maggior numero di rifugiati rispetto alle dimensioni della propria popolazione e si è impegnata ad agevolare l'accesso all'occupazione dei siriani – 650 000 siriani sono ufficialmente registrati come rifugiati e le autorità giordane evocano addirittura la cifra di 1,4 milioni – presenti sul proprio territorio. In totale, il numero di residenti che non sono cittadini giordani è raddoppiato in cinque anni. Essi non soggiornano per lo più nei campi, ma in ambiente urbano, il che esercita notevole pressione sui servizi pubblici giordani, soprattutto quelli in materia di sanità e istruzione. Il debito della Giordania ha raggiunto il 93,4% del PIL alla fine del 2015.
La Giordania è al cuore di un partenariato, recente ma sempre più stretto, con l'Unione europea, suo secondo partner commerciale. Dopo l'accordo di associazione concluso nel 1997 ed entrato in vigore nel 2002, la Giordania ha ottenuto nel 2010 lo statuto di "partner avanzato" dell'UE. Dal 2011 è in atto il processo preparatorio per un accordo di libero scambio globale e approfondito (DCFTA). A fronte della crisi e per coprire il fabbisogno di finanziamento esterni residui, l'Unione europea ha già concesso alla Giordania un'assistenza macrofinanziaria di 180 milioni di euro (decisione di concessione nel 2013, esborsi nel 2015). L'Unione europea deve continuare ad aiutare la Giordania ad affrontare le sfide cui è esposta.
Nel quadro della grande Conferenza dei donatori, svoltasi a Londra il 4 febbraio scorso ("Supporting Syria and the Region"), la comunità internazionale si è impegnata ad attuare un autentico piano globale di sostegno alla Giordania. Le donazioni promesse hanno raggiunto in totale i 10 miliardi di dollari. Di questo importo, l'UE si è impegnata a stanziare 2,39 miliardi di EUR, dei quali un prestito di 200 milioni di EUR destinati a una seconda operazione di assistenza macrofinanziaria (AMF-II) nel quadro del nuovo patto UE-Giordania ("EU-Jordan Compact"). L'AMF andrà a integrare le sovvenzioni mobilitate a titolo dello strumento europeo di vicinato e dei programmi di sostegno finanziario messi in atto dall'UE. La Giordania soddisfa alle condizioni democratiche (recenti progressi si sono registrati con l'introduzione di una corte costituzionale e di una commissione elettorale indipendente) e macroeconomiche necessarie alla concessione di una AMF, per cui l'operazione può aver luogo.
Di fronte alle difficoltà economiche cui è esposta la Giordania, l'Unione europea deve dar prova del proprio sostegno al suo partner, la cui politica di accoglienza dei rifugiati merita rispetto. Il relatore auspica quindi che il programma di assistenza macrofinanziaria sia effettivo al più presto possibile affinché possa andare concretamente a beneficio della Giordania in questo decisivo momento. Infine, il relatore suggerisce alla Commissione di dar prova di flessibilità e di intelligenza all'atto del negoziato del "Protocollo di accordo" con le autorità giordane e di operare, nelle sedi internazionali competenti o attraverso azioni concrete, per la ricerca di soluzioni in grado di alleviare il peso del debito della Giordania che è in piena esplosione.
Il Parlamento europeo presuppone che la presente assistenza macrofinanziaria alla Giordania sarà attuata conformemente alle buone pratiche applicabili oggigiorno allo strumento di assistenza macrofinanziaria e, in particolare, che non sarà imposto alla Giordania un calendario specifico per la realizzazione delle condizioni del protocollo di accordo convenuto tra l'Unione europea e la Giordania.
ALLEGATO: LETTERA DELLA COMMISSIONE PER GLI AFFARI ESTERI
Rif.: D (2016)37818
On. Bernd Lange
Presidente della commissione per il commercio internazionale (INTA)
Oggetto: Assistenza macrofinanziaria al Regno hashemita di Giordania – COM(2016) 431 final 2016/0197 (COD)
On. Lange,
Come approvato dai coordinatori della commissione affari esteri (AFET) e al fine di consentire un rapido trattamento di questa proposta, mi pregio in qualità di presidente della AFET di trasmetterLe, per mezzo della presente, il parere della nostra commissione sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla concessione di ulteriore assistenza macrofinanziaria a favore del Regno hashemita di Giordania.
La commissione AFET sostiene pienamente la proposta della Commissione. Come sa, la Giordania è un importante paese partner dell'UE con forti legami economici. Nel 2014, l'UE è stata la seconda partner commerciale della Giordania. Le relazioni politiche e di sicurezza sono altresì significative: la posizione geografica della Giordania ne fa un paese strategico per la stabilità e la sicurezza della regione. Mi consenta di sottolineare il ruolo strategico della Giordania nella coalizione anti-ISIS e i suoi ampi sforzi in materia sia di sicurezza che di intelligence.
Dall'inizio della crisi siriana nel 2011, il paese ospita un cospicuo numero di profughi siriani (circa 1,3 milioni), ma anche iracheni, libici e yemeniti, il che incrementa la pressione sull'economia, i servizi pubblici e le infrastrutture del paese. La Giordania è quindi particolarmente vulnerabile all'attuale instabilità alla quale è esposta la regione sia in termini politici che economici. Il paese deve rimanere stabile per il futuro della regione e merita l'impiego di qualsiasi mezzo che contribuisca a mantenere questa cruciale stabilità.
La commissione AFET accoglie quindi con favore la proposta di seconda assistenza macrofinanziaria nonché il fatto che farebbe parte del cosiddetto patto UE-Giordania. Quest'ultimo rappresenta un'iniziativa preziosa, che contiene precisi impegni da entrambe le parti (compresa l'assistenza finanziaria dell'UE) e affronta nel contempo una serie di priorità strategiche. La commissione ribadisce la necessità di stabilire un più forte partenariato tra l'UE e la Giordania nei settori della politica, della sicurezza, del commercio e della cooperazione. In questo contesto, essa si compiace delle dichiarazioni rilasciate dalla AR/VP Mogherini il 20 luglio durante il 10° consiglio di associazione UE-Giordania. Inoltre, accogliamo con particolare favore la precondizione per la concessione di questa AMF (come indicato nella proposta ai paragrafi 19 e 20) secondo la quale la Giordania deve rispettare efficaci meccanismi democratici, tra cui un sistema parlamentare multipartitico e lo Stato di diritto, e garantire il rispetto dei diritti umani.
La commissione AFET ritiene che l'UE e le istituzioni finanziarie internazionali dovrebbero fornire il necessario sostegno alla Giordania al fine di garantire la stabilità per il paese stesso e per la regione. In quanto presidente della commissione, ribadisco l'importanza di fornire l'opportuno sostegno al Regno e di proseguire ulteriormente il dialogo politico ed economico tra l'Unione europea e la Giordania.
Confido nel fatto che la commissione INTA terrà in debita considerazione la presente posizione all'atto dell'adozione della sua posizione nonché durante i negoziati con il Consiglio.
Cordiali saluti,
Elmar Brok
CC: On. Marisa Matias, presidente della delegazione per le relazioni con i paesi del Mashreq
On. Emmanuel Maurel, relatore
ALLEGATO: PARERE DELLA COMMISSIONE PER I BILANCI
D(2016) 40152
On. Bernd Lange
Presidente
Commissione per il commercio internazionale
ASP 12G205
Oggetto: Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla concessione di ulteriore assistenza macrofinanziaria a favore del Regno hascemita di Giordania
Onorevole presidente,
La commissione per il commercio internazionale sta elaborando una relazione sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla concessione di ulteriore assistenza macrofinanziaria a favore del Regno hascemita di Giordania 2016/0197 (COD), per un importo pari a 200 milioni di EUR.
I coordinatori della commissione per i bilanci hanno deciso di presentare una posizione per lettera anziché un parere formale.
In occasione della missione ufficiale in Giordania del maggio 2016, una delegazione della commissione per il bilancio ha in effetti avuto l'opportunità di esaminare non solo la pressione sulle risorse del paese dovuta all'afflusso di profughi, ma anche l'ampia gamma di conseguenze economiche e finanziarie della crisi siriana e dell'instabilità regionale. I membri hanno elogiato la resilienza del paese e delle comunità ospiti di fronte a tali sfide e hanno sottolineato il ruolo chiave che esso dovrebbe continuare a svolgere ai fini del miglioramento delle condizioni di vita dei profughi e di stabilizzazione della regione.
La delegazione BUDG che ha riferito alla commissione al completo al suo rientro, ha preso atto del fatto che l'Unione ha rafforzato la sua assistenza finanziaria in Giordania nel contesto della crisi siriana, raggiungendo un importo di 293,6 milioni di euro impegnati nel 2016. Questo sostegno viene indirizzato attraverso una serie di strumenti e meccanismi, principalmente lo strumento di vicinato europeo (140 milioni di EUR nel 2016), ma anche aiuto umanitario (53 milioni di EUR), lo strumento per la stabilità e la pace (21,8 milioni), lo strumento di cooperazione allo sviluppo (13 milioni di EUR), lo strumento europeo per la democrazia e i diritti umani (0,8 milioni di EUR) e, da ultimo ma non per importanza, il fondo fiduciario "Madad" in risposta alla crisi siriana (65 milioni di EUR). Inoltre, considerata la pressione diretta sulle finanze pubbliche della Giordania, nel 2013 è stato in effetti adottato un primo pacchetto di prestiti di assistenza macrofinanziaria (AMF) erogati nel 2015.
La delegazione BUDG ha rilevato che la comunità internazionale, compresa l'Unione, ha promesso ulteriori sforzi finanziari in occasione della conferenza sul "Sostegno alla Siria e alla regione" svoltasi a Londra il 4 febbraio 2016. In cambio, la Giordania ha presentato una serie di misure che era pronta ad adottare allo scopo di incrementare il numero di minori che accedono all'istruzione e creare opportunità di lavoro per i profughi. L'Unione, dal canto suo, si è successivamente impegnata nel negoziato di "patti" di impegni reciproci con la Giordania.
Attenendosi a una rigorosa valutazione del fabbisogno effettivo, la commissione per i bilanci conclude quindi nei termini seguenti.
Il presente pacchetto AMF II dovrebbe essere adottato rapidamente nel quadro degli impegni assunti in occasione della conferenza di Londra al fine di rafforzare la resilienza del paese e delle comunità ospiti. Nel frattempo, la Commissione dovrebbe altresì dimostrare di essere in grado di conseguire risultati in modo rapido ed efficace rispetto all'impegno di Londra.
In parallelo, l'Unione dovrebbe garantire che la Giordania consegua risultati in materia di miglioramento dell'accesso dei profughi all'istruzione e al mercato del lavoro. La Giordania dovrebbe altresì contribuire a trovare una soluzione per i rifugiati attualmente bloccati, senza un'adeguata assistenza umanitaria, al confine tra la Siria e la Giordania.
Mentre le autorità giordane hanno chiesto una nuova AMF pari a 350 milioni di EUR, "il margine di manovra disponibile nel bilancio dell'UE" non dovrebbe essere utilizzato dalla Commissione come una delle giustificazioni per ridurre l'importo a 200 milioni di EUR. Pienamente consapevole dell'attuale carenza dei fondi disponibili alla categoria 4 (Europa globale), la commissione per i bilanci rileva che la destinazione del 9% del fondo di garanzia esterno (6,75 milioni di EUR annualmente nell'arco di due anni) potrebbe probabilmente essere predisposta senza interessare altre politiche nella pianificazione finanziaria di una linea di bilancio che, allo stato attuale del quadro finanziario pluriennale, dovrebbe attestarsi ad oltre 220 milioni di EUR annuali nei prossimi anni. In un ambiente in rapida evoluzione, la commissione per i bilanci si attende quindi che la Commissione confermi o aggiorni la sua valutazione del fabbisogno di finanziamento esterno residuo del paese prima della conclusione della procedura legislativa sul pacchetto AMF II.
Cordiali saluti,
Jean Arthuis
PROCEDURA DELLA COMMISSIONE COMPETENTE PER IL MERITO
Titolo |
Assistenza macrofinanziaria a favore del Regno hascemita di Giordania |
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Riferimenti |
COM(2016)0431 – C8-0242/2016 – 2016/0197(COD) |
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Presentazione della proposta al PE |
29.6.2016 |
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Commissione competente per il merito Annuncio in Aula |
INTA 7.7.2016 |
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Commissioni competenti per parere Annuncio in Aula |
AFET 7.7.2016 |
BUDG 7.7.2016 |
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Pareri non espressi Decisione |
AFET 12.7.2016 |
BUDG 7.10.2016 |
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Relatori Nomina |
Emmanuel Maurel 13.7.2016 |
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Esame in commissione |
31.8.2016 |
26.9.2016 |
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Approvazione |
13.10.2016 |
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Esito della votazione finale |
+: –: 0: |
31 1 2 |
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Membri titolari presenti al momento della votazione finale |
Laima Liucija Andrikienė, Maria Arena, Tiziana Beghin, David Campbell Bannerman, Daniel Caspary, Salvatore Cicu, Santiago Fisas Ayxelà, Christofer Fjellner, Jude Kirton-Darling, Bernd Lange, David Martin, Emma McClarkin, Anne-Marie Mineur, Sorin Moisă, Alessia Maria Mosca, Franz Obermayr, Artis Pabriks, Franck Proust, Viviane Reding, Inmaculada Rodríguez-Piñero Fernández, Matteo Salvini, Marietje Schaake, Helmut Scholz, Joachim Schuster, Joachim Starbatty, Adam Szejnfeld, Hannu Takkula, Iuliu Winkler |
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Supplenti presenti al momento della votazione finale |
Dita Charanzová, Edouard Ferrand, Agnes Jongerius, Sander Loones, Fernando Ruas, Lola Sánchez Caldentey |
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Deposito |
17.10.2016 |
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