PROPOSTA DI RISOLUZIONE sul tema "Rafforzare la resilienza della Moldova dinanzi alle interferenze russe in vista delle prossime elezioni presidenziali e di un referendum costituzionale sull'integrazione nell'UE"
4.10.2024 - (2024/2821(RSP))
a norma dell'articolo 136, paragrafo 2, del regolamento
Jonas Sjöstedt
a nome del gruppo The Left
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B10-0072/2024
B10‑0082/2024
Risoluzione del Parlamento europeo sul tema "Rafforzare la resilienza della Moldova dinanzi alle interferenze russe in vista delle prossime elezioni presidenziali e di un referendum costituzionale sull'integrazione nell'UE"
Il Parlamento europeo,
– visti gli articoli 2 e 49 del trattato sull'Unione europea,
– vista la decisione del Consiglio europeo del 23 giugno 2022 di concedere alla Moldova lo status di paese candidato all'adesione all'Unione europea,
– visto il parere interlocutorio della Commissione di Venezia del 13 marzo 2023 sul progetto di legge sulla limitazione dell'eccessiva influenza economica e politica nella vita pubblica (deoligarchizzazione),
– visto il documento di lavoro congiunto del 6 febbraio 2023 dal titolo "Relazione sull'attuazione dell'associazione con la Repubblica di Moldova", che esamina l'attuazione delle riforme da parte della Moldova nell'ambito dell'accordo di associazione UE-Moldova dall'ottobre 2021 (SWD(2023)0041),
– visto l'articolo 136, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che la Moldova è uno dei paesi più poveri d'Europa; che la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha deteriorato ulteriormente il tenore di vita;
B. considerando che la Federazione russa ha utilizzato la provocazione, la disinformazione, il finanziamento illegale di partiti politici, gli attacchi informatici e altri mezzi ibridi per compromettere la stabilità, la sovranità, l'ordine costituzionale e le istituzioni democratiche della Repubblica di Moldova;
C. considerando che i missili russi diretti contro l'Ucraina hanno sorvolato il territorio della Repubblica di Moldova in diverse occasioni, in palese violazione della sovranità del paese;
D. considerando che gli oligarchi esercitano un'influenza eccessiva, con i loro interessi di parte, sulla vita economica, politica e pubblica della Moldova;
E. considerando che a settembre alcuni membri del partito fondato dall'oligarca latitante Ilan Șor sono stati accusati dalla magistratura moldova di aver ricevuto denaro da conti detenuti dalla banca russa Promsvyazbank per partecipare a manifestazioni in vista delle elezioni presidenziali di ottobre; che l'oligarca Ilan Șor è fuggito in Russia nel 2019 dopo essere stato condannato a 15 anni di carcere per frode e riciclaggio; che il partito di Șor è stato dichiarato "incostituzionale" dalla Corte costituzionale, è stato accusato di aver cercato di destabilizzare la Moldova in collusione con la Russia ed è stato messo al bando;
F. considerando che nel luglio 2023 il leader del partito comunista transnistriano, Oleg Khorzhan, è stato trovato accoltellato a morte nella sua casa; che Oleg Khorzhan aveva criticato pubblicamente le autorità de facto e aveva denunciato le violazioni dei diritti umani in carcere; che non è stata condotta alcuna indagine efficace sulla sua morte;
G. considerando che le elezioni presidenziali sono previste per il 20 ottobre 2024, in concomitanza con un referendum sull'adesione all'UE; che l'UE ha ufficialmente concesso alla Moldova lo status di paese candidato nel giugno 2022 e che i negoziati sono stati avviati nel dicembre 2023;
H. considerando che la riduzione della corruzione è una delle nove misure che la Moldova deve adottare prima di aderire all'UE;
1. rileva con preoccupazione i tentativi della Russia di influenzare l'esito delle elezioni presidenziali e del referendum in Moldova, in particolare attraverso le azioni di diversi membri del partito finanziate dall'oligarca condannato Ilan Șor, che è anche soggetto a sanzioni dell'UE;
2. osserva con preoccupazione la crescente diffusione in Moldova di propaganda e disinformazione pre-elettorali da parte di fonti russe sui social media, con l'obiettivo di fuorviare gli elettori o ridurre l'affluenza al referendum; invita le piattaforme di social media ad adattare la progettazione dei loro algoritmi per limitare la diffusione di contenuti illegali, l'incitamento all'odio e la disinformazione online;
3. riconosce e incoraggia gli sforzi compiuti dalle autorità moldove per consentire a tutti i cittadini moldovi di votare, compresi quelli che vivono nella Repubblica separatista della Transnistria o che risiedono all'estero;
4. riconosce che le autorità moldove stanno intervenendo contro i social media e altri attori che agiscono chiaramente per conto della Russia, diffondendo menzogne e cercando di sabotare un processo elettorale equo; sottolinea l'importanza di sostenere le autorità moldove nei loro sforzi volti a contrastare l'influenza russa; invita l'UE a continuare ad aiutare la Moldova a rafforzare le sue capacità e la sua resilienza nella regione;
5. invita le autorità moldove a proteggere i valori democratici fondamentali, tra cui la libertà di espressione, dei media e di organizzazione, e a non imporre mai limiti alla possibilità di lavorare per un'opposizione legittima o di esercitare un controllo critico sui media;
6. sottolinea l'importanza di una Moldova stabile e democratica per la stabilità, la pace e la cooperazione in tutta la regione; invita l'UE a continuare a sostenere le strutture democratiche della Moldova;
7. prende atto dell'importanza delle nove condizioni stabilite dalla Commissione per la procedura di adesione; riconosce gli sforzi di riforma profusi dalla Moldova; insiste sull'importanza di un sostegno costante da parte dell'UE, anche per rafforzare lo Stato di diritto e l'indipendenza e l'efficacia delle autorità moldave;
8. sottolinea che il sostegno finanziario dovrebbe essere subordinato a forti condizionalità sociali; rammenta che tale sostegno dovrebbe comprendere anche il rafforzamento delle capacità, dell'indipendenza e della pluralità delle organizzazioni della società civile e delle parti sociali; raccomanda di istituire un dialogo sociale sostenibile quale altro settore chiave di intervento sociale;
9. evidenzia la necessità di accelerare l'introduzione del nuovo salario minimo garantito per tutti e di migliorare la protezione sociale; rinnova le critiche già espresse secondo cui l'attuazione dell'acquis sociale è sottorappresentata nelle valutazioni e nelle raccomandazioni della Commissione e chiede che tale situazione sia modificata;
10. osserva con preoccupazione la forte dipendenza diretta e indiretta dal gas russo; invita l'UE a sostenere la conservazione dell'energia, la produzione interna di energia rinnovabile e la continua integrazione della Moldova nelle reti europee dell'elettricità e del gas;
11. riconosce i notevoli sforzi compiuti dal paese nell'accogliere i rifugiati ucraini; esprime tuttavia preoccupazione per il fatto che, con il regime di immigrazione più recente, i rifugiati rischiano di perdere l'accesso a beni e servizi critici, compreso l'accesso all'occupazione e ad altri diritti;
12. prende atto dei tentativi della Russia di fomentare le tensioni tra la regione autonoma della Gagauzia e le autorità moldove; condanna l'incontro della governatrice della Gagauzia Evghenia Guțul con Vladimir Putin; incoraggia gli sforzi del governo moldovo volti a ridurre le tensioni con la regione autonoma della Gagauzia attraverso il dialogo e le riforme;
13. sottolinea che la regione della Transnistria è sotto l'influenza russa e viene utilizzata per destabilizzare il governo democratico in Moldova; condanna la decisione del presidente Vladimir Putin di revocare un decreto del 2012 che impegna la Russia a trovare una soluzione per la Transnistria; invita la Russia a smantellare immediatamente la sua presenza militare in Transnistria; ribadisce il proprio sostegno a favore di una risoluzione globale e pacifica del conflitto transnistriano fondata sulla sovranità e sull'integrità territoriale della Moldova con uno status speciale per la regione della Transnistria; incoraggia l'attuazione di tutte le misure volte a rafforzare la fiducia onde evitare la destabilizzazione; ritiene che una soluzione globale e pacifica del conflitto transnistriano sia importante per il processo di adesione della Moldova all'UE;
14. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al governo e al parlamento della Repubblica di Moldova, alla Federazione russa, alle Nazioni Unite, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e al Consiglio d'Europa.