Proposta di risoluzione - B10-0192/2024Proposta di risoluzione
B10-0192/2024

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sul rafforzamento del fermo sostegno dell'UE all'Ucraina contro la guerra di aggressione della Russia e la crescente cooperazione militare tra Corea del Nord e Russia

25.11.2024 - (2024/2940(RSP))

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 136, paragrafo 2, del regolamento

Michael Gahler, Danuše Nerudová, Sandra Kalniete, Andrzej Halicki, David McAllister, Sebastião Bugalho, Željana Zovko, Siegfried Mureşan, Nicolás Pascual de la Parte, Isabel Wiseler‑Lima, Mika Aaltola, Wouter Beke, Krzysztof Brejza, Daniel Caspary, Jan Farský, Rasa Juknevičienė, Andrey Kovatchev, Andrius Kubilius, Miriam Lexmann, Antonio López‑Istúriz White, Mirosława Nykiel, Ana Miguel Pedro, Paulius Saudargas, Davor Ivo Stier, Michał Szczerba, Alice Teodorescu Måwe, Ingeborg Ter Laak, Matej Tonin, Pekka Toveri, Inese Vaidere
a nome del gruppo PPE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B10-0191/2024

Procedura : 2024/2940(RSP)
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B10-0192/2024
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B10-0192/2024
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B10‑0192/2024

Risoluzione del Parlamento europeo sul rafforzamento del fermo sostegno dell'UE all'Ucraina contro la guerra di aggressione della Russia e la crescente cooperazione militare tra Corea del Nord e Russia

(2024/2940(RSP))

Il Parlamento europeo,

 viste le sue precedenti risoluzioni sull'Ucraina e la Federazione russa (Russia) dal 1º marzo 2022,

 visti la Carta delle Nazioni Unite, le Convenzioni dell'Aia, le Convenzioni di Ginevra e i relativi protocolli aggiuntivi, nonché lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale,

 vista la risoluzione 1718 (2006) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 14 ottobre 2006,

 visto l'articolo 136, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che dal 24 febbraio 2022 la Russia conduce una guerra di aggressione illegale, non provocata e ingiustificata contro l'Ucraina, proseguendo le aggressioni già in atto dal 2014, tra cui l'annessione illegale della Crimea e l'occupazione di parti delle regioni di Donetsk e Luhansk, violando persistentemente i principi della Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale umanitario, quale stabilito dalle convenzioni di Ginevra del 1949;

B. considerando che il trattato sul partenariato strategico globale tra la Russia e la Repubblica popolare democratica di Corea (Corea del Nord), firmato il 18 giugno 2024, impone l'assistenza militare reciproca, compreso il sostegno nucleare e convenzionale, in caso di aggressione armata, approfondendo in tal modo i legami militari tra le due nazioni; che tale sviluppo combina importanti sfide in materia di sicurezza sia in Asia che in Europa, complicando ulteriormente la stabilità globale;

C. considerando che la Corea del Nord ha intensificato direttamente il conflitto in Ucraina con lo spiegamento di truppe al fianco delle forze russe, segnando una pericolosa espansione della guerra, con gravi implicazioni per la sicurezza regionale e globale; che i trasferimenti di armi della Corea del Nord alla Russia, compresa la fornitura di munizioni e attrezzature militari, costituiscono una chiara violazione delle sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite volte a prevenire la proliferazione delle armi provenienti dalla Corea del Nord;

D. considerando che il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha riferito che 11 000 soldati nordcoreani sono già stati dispiegati in prossimità dei confini ucraini e che tale contingente potrebbe salire a 100 000 unità;

E. considerando che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha autorizzato l'Ucraina a utilizzare il sistema missilistico tattico dell'esercito (ATACMS) di fattura statunitense nella regione di Kursk nella Federazione russa, in risposta allo schieramento di truppe nordcoreane al fianco delle forze russe nel conflitto contro l'Ucraina; che la Francia e il Regno Unito hanno fornito missili da crociera Storm Shadow/SCALP all'Ucraina e che entrambi i paesi hanno indicato la volontà di consentirne l'uso contro obiettivi russi; che la Germania continua a bloccare la consegna di missili a lungo raggio Taurus all'Ucraina;

F. considerando che il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che modifica ufficialmente la dottrina nucleare russa, che ora consente l'uso di armi nucleari in risposta a un "attacco aereo massiccio" contro la Russia o qualora quest'ultima sia attaccata da un paese non nucleare sostenuto da una potenza dotata di armi nucleari;

G. considerando che il 21 novembre la Russia ha attaccato la città ucraina di Dnipro con un missile balistico a gittata intermedia (ICBM) in grado di trasportare testate nucleari;

H. considerando che la Russia ha intensificato i suoi attacchi aerei contro l'Ucraina, impiegando un numero significativo di missili e droni per colpire le infrastrutture di produzione e trasmissione di energia elettrica a livello nazionale, causando interruzioni dell'erogazione di energia elettrica e rendendo necessarie misure di razionamento a livello nazionale annunciate da Ukrenergo, il principale fornitore di energia elettrica dell'Ucraina, per stabilizzare il sistema energetico; che, secondo le Nazioni Unite, gli attacchi mirati alle infrastrutture energetiche ucraine costituiscono una violazione del diritto internazionale umanitario;

I. considerando che la situazione umanitaria in Ucraina, in particolare vicino alle linee del fronte, sta diventando sempre più critica; che, secondo le Nazioni Unite, i recenti attacchi russi contro infrastrutture civili critiche hanno lasciato decine di migliaia di ucraini senza accesso ai servizi essenziali;

1. condanna con la massima fermezza il protrarsi della guerra di aggressione russa contro l'Ucraina e chiede che la Russia cessi immediatamente tutte le attività militari in Ucraina, ritiri incondizionatamente tutte le forze e le attrezzature militari dall'intero territorio ucraino riconosciuto a livello internazionale e compensi l'Ucraina per i danni arrecati al suo popolo, al suo territorio, alla sua natura e alle sue infrastrutture;

2. ribadisce il proprio sostegno all'impegno dell'UE e dei suoi Stati membri a fornire assistenza umanitaria, sostegno militare, aiuti economici e finanziari e sostegno politico in ogni modo possibile fino alla vittoria dell'Ucraina, allo scopo di porre fine alla guerra di aggressione della Russia e consentire all'Ucraina di liberare tutto il suo popolo e ripristinare il pieno controllo entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale;

3. invita l'UE e i suoi Stati membri ad adoperarsi attivamente per mantenere e conseguire il più ampio sostegno internazionale possibile all'Ucraina e per individuare una soluzione pacifica alla guerra che sia giusta, duratura e favorevole all'Ucraina, che deve basarsi sul pieno rispetto dell'indipendenza, della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina, sui principi del diritto internazionale, sull'assunzione di responsabilità per il crimine di aggressione e i crimini di guerra commessi dalla Russia, sui risarcimenti e su altri pagamenti russi per gli ingenti danni causati in Ucraina; chiede che l'UE si impegni attivamente per attuare il piano di pace ucraino e creare le condizioni necessarie per lo svolgimento del secondo vertice per la pace;

4. ribadisce che l'Ucraina, in quanto vittima di aggressione, ha il diritto legittimo di autodifendersi conformemente all'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite; ricorda che l'assistenza militare cospicua, seppur ancora insufficiente, fornita dall'UE, dagli Stati Uniti e dai partner che condividono gli stessi principi è pensata per consentire all'Ucraina di difendersi efficacemente da uno Stato aggressore e di ripristinare il pieno controllo su tutto il suo territorio riconosciuto a livello internazionale;

5. elogia la decisione dell'amministrazione Biden di revocare le restrizioni all'uso da parte dell'Ucraina di missili a lungo raggio per attacchi nella regione di Kursk e accoglie con favore le decisioni di Regno Unito e Francia di revocare le loro restrizioni per quanto riguarda l'uso dei missili Storm Shadow/SCALP, consentendo all'Ucraina di esercitare pienamente il suo diritto all'autodifesa ai sensi del diritto internazionale;

6. condanna fermamente i continui trasferimenti illegali di armi dalla Corea del Nord alla Russia per l'impiego contro l'Ucraina e lo schieramento di truppe nordcoreane in Russia, a sostegno della guerra di aggressione illegale della Russia; esorta la Corea del Nord a ritirare le sue truppe e a porre fine alla cooperazione militare con la Russia;

7. esprime profonda preoccupazione per le segnalazioni secondo cui 11 000 soldati nordcoreani sarebbero stati schierati tra le unità aeree e marittime russe a Kursk, e alcuni di loro avrebbero già preso parte ai combattimenti nella guerra contro l'Ucraina, e mette in guardia contro il potenziale di ulteriore espansione di tale forza; esorta la comunità internazionale a intraprendere azioni rapide e risolute per far fronte a questa allarmante escalation;

8. esprime profonda preoccupazione per la possibilità di un eventuale trasferimento alla Corea del Nord di tecnologie nucleari o collegate ai missili balistici, il che comprometterebbe gli sforzi internazionali di non proliferazione e rappresenterebbe una grave minaccia per la pace e la stabilità nella penisola coreana e a livello mondiale;

9. esorta gli Stati membri dell'UE ad ampliare e rafforzare ulteriormente il regime di sanzioni nei confronti della Corea del Nord in considerazione della partecipazione diretta del paese alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina;

10. esprime profonda preoccupazione per le continue e gravi violazioni dei diritti umani in Corea del Nord, dove le politiche oppressive del regime e il disinteresse sistematico per le esigenze di base hanno portato a sofferenze diffuse tra la popolazione; condanna la distrazione di risorse verso attività militari e conflitti esterni, compreso il sostegno alla guerra di aggressione della Russia, a scapito della risposta alle urgenti esigenze umanitarie in Corea del Nord; invita l'UE e i partner internazionali a intensificare gli sforzi per far sì che il regime nordcoreano debba rispondere delle sue violazioni dei diritti umani attraverso i meccanismi delle Nazioni Unite e altri organismi internazionali; sollecita a fornire maggiore sostegno alle organizzazioni della società civile e ai difensori dei diritti umani che lavorano per documentare gli abusi e fornire aiuti ai cittadini nordcoreani;

11. condanna l'ulteriore escalation della guerra da parte della Russia mediante l'impiego di missili ICBM per colpire le città ucraine; chiede che la Russia sospenda immediatamente gli attacchi aerei contro le infrastrutture civili ucraine, comprese le strutture energetiche, che hanno causato diffuse sofferenze e ostacolato l'accesso ai servizi essenziali, e chiede il rispetto del diritto internazionale umanitario che vieta gli attacchi contro obiettivi civili;

12. invita gli Stati membri dell'UE e i partner che condividono gli stessi principi ad accelerare le forniture di armi, in particolare di moderni sistemi di difesa aerea e altri tipi di armi e munizioni, compresi i missili Taurus, in risposta a necessità chiaramente individuate; ribadisce la sua posizione secondo cui tutti gli Stati membri dell'UE e gli alleati della NATO dovrebbero impegnarsi collettivamente e individualmente a fornire sostegno militare all'Ucraina con almeno lo 0,25 % del loro PIL annuo;

13. chiede un aumento sostanziale degli aiuti umanitari dell'UE per garantire che l'Ucraina continui a ricevere pieno sostegno nel 2025; osserva che il sostegno umanitario continuerà probabilmente a essere necessario negli anni a venire e sottolinea la necessità che l'UE sia preparata a soddisfare tali esigenze con una pianificazione a lungo termine e fondi adeguati; invita gli Stati neutrali ad aumentare la loro assistenza umanitaria a favore dell'Ucraina;

14. condanna, in quanto irresponsabile e pericoloso, il cambio della dottrina nucleare russa, che abbassa la soglia per l'uso delle armi nucleari; invita gli Stati membri e i partner internazionali a preparare una risposta rapida e decisa qualora la Russia compia un attacco nucleare contro l'Ucraina; ricorda che qualsiasi minaccia nucleare da parte della Russia non scoraggerà l'UE dal fornire ulteriore assistenza all'Ucraina per la sua autodifesa;

15. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al presidente, al governo e alla Verchovna Rada dell'Ucraina, al governo russo e agli altri governi interessati, e alle Nazioni Unite.

 

 

Ultimo aggiornamento: 27 novembre 2024
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