Proposta di risoluzione - B7-0048/2009Proposta di risoluzione
B7-0048/2009

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sugli incendi boschivi dell'estate 2009

14.9.2009

presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2 del regolamento

Marina Yannakoudakis, Tomasz Piotr Poręba, a nome del gruppo ECR

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0039/2009

Procedura : 2009/2668(RSP)
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B7-0048/2009
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B7‑0048/2009

Risoluzione del Parlamento europeo sugli incendi boschivi dell'estate 2009

Il Parlamento europeo,

–    visti gli articoli 2, 6 e 174 del trattato CE,

–    viste le sue risoluzioni del 19 giugno 2008 sul potenziamento delle capacità di reazione dell'Unione europea alle catastrofi[1], del 4 settembre 2007 sulle catastrofi naturali[2], del 7 settembre 2006 sugli incendi boschivi e le inondazioni in Europa[3], la sua risoluzione del 5 settembre 2002 sulle inondazioni in Europa[4], la sua risoluzione del 14 aprile 2005 sulla siccità in Portogallo[5], la sua risoluzione del 12 maggio 2005 sulla siccità in Spagna[6], la sua risoluzione dell'8 settembre 2005 sulle calamità naturali (incendi e inondazioni) in Europa[7] e le sue risoluzioni del 18 maggio 2006 sulle calamità naturali (incendi boschivi, siccità e inondazioni) – aspetti attinenti all'agricoltura[8], allo sviluppo regionale[9] e all'ambiente[10],

–    vista la versione "rifusa" della decisione del Consiglio che istituisce un Meccanismo comunitario di protezione civile, adottata l'8 novembre 2007[11],

 

 viste la proposta della Commissione concernente un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un Fondo di solidarietà dell'Unione europea (COM(2005)0108) e la posizione del Parlamento del 18 maggio 2006[12],

 vista la relazione speciale n. 3/2008 della Corte dei conti europea intitolata "Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea: in che misura il suo intervento è rapido, efficiente e flessibile?",

 vista la relazione annuale della Commissione sul Fondo di solidarietà dell'Unione europea e la relazione sull'esperienza maturata a sei anni dall'applicazione del nuovo strumento,

 vista la direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio su valutazione e gestione dei rischi di inondazione, adottata il 23 ottobre 2007[13],

 

 vista la decisione del Consiglio, del 5 marzo 2007, che istituisce uno strumento finanziario per la protezione civile (2007/162/CE, Euratom)[14],

 

 viste le conclusioni della riunione del Consiglio "Giustizia e affari interni" del 12 e 13 giugno 2007 sul rafforzamento della capacità di coordinamento del Centro di informazione e di monitoraggio (MIC) nell'ambito del Meccanismo comunitario di protezione civile,

 

 vista la relazione di Michel Barnier del 9 maggio 2006 dal titolo "Per una forza di protezione civile europea: Europe Aid",

 visto il punto 12 delle conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Bruxelles del 15 e 16 giugno 2006 concernente la reazione dell'Unione alle emergenze, alle crisi e alle catastrofi,

 vista la Comunicazione della Commissione dal titolo "Un approccio comunitario alla prevenzione delle catastrofi naturali e di origine umana" (COM(2009)82 def./2 del 4 marzo 2009),

–    vista la risoluzione dell'Assemblea parlamentare euromediterranea sulla protezione civile e la prevenzione dei disastri naturali ed ecologici nella regione euromediterranea,

–    visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che, ancora una volta, l'estate del 2009 è stata caratterizzata da devastanti incendi boschivi in tutta l'Europa meridionale, che hanno causato sofferenze tra la popolazione, con un tragico bilancio di almeno undici vittime e immensi danni materiali e ambientali,

B.  considerando che negli ultimi anni le persistenti condizioni di siccità e le elevate temperature hanno provocato la proliferazione di incendi boschivi in Europa, peggiorando la desertificazione in molte regioni e arrecando danni all'agricoltura, all'allevamento e al patrimonio forestale,

C.  considerando che la siccità e gli incendi ricorrenti stanno accelerando il processo di desertificazione di vaste aree dell'Europa meridionale, dato che nell'ultimo decennio sono scomparsi in Europa 400.000 ettari all'anno di foreste con conseguenti gravi danni alla qualità della vita delle popolazioni interessate,

D.  considerando che nei prossimi decenni assisteremo a un inevitabile aumento della temperatura del pianeta (malgrado i nostri sforzi globali di mitigazione), che avrà effetti particolarmente negativi per l'Europa meridionale; che il Sud dell'Europa - che ha già conosciuto nel 2007 incendi boschivi di proporzioni senza precedenti, diretta conseguenza delle ondate di caldo estreme registrate in tale anno - è destinato a diventare, secondo le previsioni, un'area vulnerabile sotto il profilo del cambiamento climatico;

E.  considerando che in Europa la frequenza, la gravità, la complessità e l'impatto delle catastrofi naturali e di origine antropica sono rapidamente aumentati negli ultimi anni, con conseguenti perdite di vite umane e danni materiali e un impatto catastrofico nel breve e lungo termine sull'economia delle regioni colpite, tra cui danni al patrimonio naturale e culturale, la distruzione di infrastrutture economiche e sociali e danni all'ambiente (nel caso degli incendi boschivi, perdita di habitat naturali e biodiversità, deterioramento del microclima e aumento delle emissioni di gas a effetto serra),

F.  considerando le negative conseguenze economiche e sociali delle catastrofi naturali per le economie regionali in settori quali il turismo e le attività produttive in genere,

G.  considerando che la prevenzione riveste un'importanza significativa per la protezione contro le catastrofi naturali, tecnologiche e ambientali,

H.  considerando che il fenomeno degli incendi boschivi è altresì aggravato dal progressivo abbandono delle campagne e delle loro tradizionali attività, dall'insufficiente manutenzione delle foreste, dal prevalere di un'unica specie arborea in ampie estensioni, dalla coltivazione di varietà arboree inadeguate e dall'assenza di una vera politica di prevenzione come pure dall'insufficiente severità delle pene irrogate ai responsabili di incendi dolosi,

I.  considerando che il Meccanismo comunitario di protezione civile è stato ripetutamente attivato negli ultimi anni;

J.  considerando che le catastrofi naturali, come i sempre più frequenti incendi boschivi nell'Europa meridionale, potrebbero avere anche una dimensione transfrontaliera vista la loro rapidità di diffusione dal punto di insorgenza e la loro capacità di cambiare direzione in modo imprevedibile, il che rende necessari sforzi e interventi coordinati caratterizzati da rapidità e flessibilità; considerando nel contempo gli enormi costi che gli incendi possono comportare in termini di vite umane e di danni alle attività economiche e all'ambiente regionale,

K.  considerando che il Parlamento ha più volte chiesto con insistenza alle Presidenze del Consiglio di pervenire a una decisione sul nuovo regolamento sul Fondo di solidarietà, dopo l'adozione della sua posizione nel maggio 2006,

L.  considerando che dalla sua creazione nel 2002, il Fondo di solidarietà ha erogato un sostegno finanziario per un totale di 1,5 miliardi di euro,

M.  considerando che la Corte dei conti ha affermato che il Fondo di solidarietà "ha raggiunto il suo obiettivo essenziale, che è quello di dimostrare solidarietà con gli Stati membri colpiti da catastrofi", anche se il principale problema sul tappeto resta quello dell'insufficiente rapidità di attivazione del Fondo come strumento per la gestione delle crisi,

N.  considerando che la Commissione riconosce la necessità di migliorare la trasparenza e la semplicità dei criteri che disciplinano la mobilitazione del Fondo di solidarietà,

O.  considerando che dal 1995 il Parlamento europeo ha presentato successive risoluzioni che sollecitano diverse iniziative dell'Unione europea atte a combattere gli incendi boschivi nell'Europa meridionale, iniziative che o non sono state tradotte in atto o sono state lasciate incomplete e inoperanti,

1.  esprime la sua profonda solidarietà ai parenti delle persone scomparse e ai residenti delle zone colpite e rende omaggio ai vigili del fuoco, ai professionisti e ai volontari che hanno lavorato incessantemente e coraggiosamente per spegnere gli incendi, salvare le persone e limitare i danni provocati dalle catastrofi naturali di quest'estate;

2.  chiede alla Commissione europea di mobilitare il Fondo di solidarietà dell'UE con la massima flessibilità possibile e senza ulteriori indugi, per assistere le vittime delle catastrofi naturali di quest'estate;

3.  esorta vivamente la Commissione a sostenere il recupero delle regioni che hanno subito gravi danni, ripristinare il potenziale produttivo delle zone colpite, tentare di rilanciare la creazione di posti di lavoro e adottare le misure del caso per compensare i costi sociali inerenti alla perdita di posti di lavoro e di altre fonti di reddito;

4.  riconosce il contributo del Centro di informazione e di monitoraggio nel sostenere e agevolare la mobilitazione e il coordinamento dell'assistenza della protezione civile durante le emergenze;

5.  sottolinea la responsabilità dei singoli Stati membri in materia di protezione civile e misure di controllo delle catastrofi, chiede l'imposizione di pene più severe ai piromani e metodi più efficaci di rilevamento tempestivo degli incendi boschivi, come pure il miglioramento degli scambi di conoscenze specialistiche nel campo della lotta antincendio tra gli Stati membri; esorta la Commissione a migliorare lo scambio di esperienze tra le regioni e gli Stati membri;

6.  dà atto della solidarietà dimostrata dall'Unione europea, dai suoi Stati membri e da altri paesi che hanno aiutato le regioni colpite durante gli incendi forestali, fornendo velivoli, attrezzature antincendio e competenze specifiche, come pure dell'encomiabile assistenza prestata alle autorità competenti e alla squadre di soccorso; ritiene che le dimensioni di questo fenomeno e le sue conseguenze superino spesso le dimensioni e le capacità a livello regionale e nazionale e richiedano con urgenza un efficace impegno europeo;

7.  plaude al contributo della Riserva tattica europea di velivoli antincendio (EUFFTR) che è stata istituita quest'estate per aiutare gli Stati membri alle prese con incendi di vaste proporzioni; ricorda che questo progetto pilota, creato con il sostegno del Parlamento europeo al fine di intensificare la cooperazione tra gli Stati membri nella lotta agli incendi boschivi, si è dimostrato un eccellente esempio di come una capacità europea rafforzata possa garantire un aiuto immediato in situazioni di emergenza; sottolinea, a tale proposito, la necessità di portare avanti lo sviluppo e il potenziamento di tale progetto pilota, in considerazione del continuo verificarsi di situazioni in cui l'inadeguata capacità degli Stati membri e dell'EUFFTR ha conseguenze devastanti;

8.  sottolinea la necessità di migliorare le misure di prevenzione per affrontare tutti i tipi di catastrofi naturali elaborando orientamenti strategici comuni finalizzati a un migliore coordinamento tra gli Stati membri e a una maggiore operatività e coordinamento tra i vari strumenti comunitari (Fondi strutturali, Fondo di solidarietà, FEASR e LIFE+ nonché lo strumento di risposta rapida e di preparazione alle emergenze gravi); invita a non dimenticare la necessità di attivare gli altri strumenti esistenti, quali gli aiuti di Stato a finalità regionale, allo scopo di rimediare ai danni provocati dalle catastrofi naturali;

9.  chiede l'introduzione di meccanismi regionali di coordinamento nei programmi di sviluppo rurale al fine di migliorare l'efficienza delle misure di prevenzione;

10. sottolinea la necessità di accelerare le procedure di accesso ai fondi UE per il recupero dei terreni agricoli in seguito a inondazioni e incendi e di mettere a disposizione maggiori finanziamenti per la costruzione di vie tagliafuoco e di difese contro le inondazioni; sottolinea gli effetti funesti degli incendi boschivi e delle inondazioni sugli animali e sul bestiame;

11. ritiene essenziale tener conto dei problemi strutturali dell'ambiente rurale (declino demografico, esodo dalle campagne, deforestazione ed eccessiva frammentazione della proprietà forestale);

12. sollecita la Commissione a dare priorità, nella sua proposta di piano d'azione dell'UE per l'adattamento ai mutamenti climatici, alla prevenzione e alla lotta contro la siccità e gli incendi boschivi nell'Europa meridionale;

13. invita la Commissione a compiere progressi nella concezione di campagne di informazione ed educazione sugli interventi di prevenzione concordati con gli Stati membri, al fine di ridurre le conseguenze e i rischi delle catastrofi naturali, specie nelle aree a maggior rischio, sensibilizzando il pubblico alla necessità di curare l'ambiente e preservare le risorse naturali;

14. invita la Commissione a dare seria considerazione all'introduzione di una Politica forestale comune per affrontare in modo più efficace i mutamenti climatici e le catastrofi naturali;

15. invita la Commissione a prevedere, fra le misure agroambientali prevste dalla PAC, interventi specifici volti a prevenire ed evitare l'estendersi degli incendi boschivi;

16. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri e alle amministrazioni regionali delle zone interessate dagli incendi e dalle inondazioni.