PROPOSTA DI RISOLUZIONE su un appello per un impegno misurabile e vincolante contro l'evasione e l'elusione fiscale nell'UE
4.12.2013 - (2013/2963(RSP))
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento
Elisa Ferreira, Anni Podimata, Mojca Kleva Kekuš a nome del gruppo S&D
Jean-Paul Gauzès a nome del gruppo PPE
Sylvie Goulard a nome del gruppo ALDE
B7‑0552/2013
Risoluzione del Parlamento europeo su un appello per un impegno misurabile e vincolante contro l'evasione e l'elusione fiscale nell'UE
Il Parlamento europeo,
– vista la comunicazione della Commissione, del 6 dicembre 2012, su un piano d'azione per rafforzare la lotta alla frode fiscale e all'evasione fiscale (COM(2012)0722),
– vista la raccomandazione della Commissione, del 6 dicembre 2012, sulla pianificazione fiscale aggressiva[1],
– vista la raccomandazione della Commissione, del 6 dicembre 2012, concernente misure destinate a incoraggiare i paesi terzi ad applicare norme minime di buona governance in materia fiscale[2],
– vista la comunicazione della Commissione, del 27 giugno 2012, su modalità concrete di rafforzamento della lotta alla frode fiscale e all'evasione fiscale, anche in relazione ai paesi terzi (COM(2012)0351),
– vista la sua risoluzione del 21 maggio 2013 sulla lotta contro la frode fiscale, l'evasione fiscale e i paradisi fiscali[3],
– vista la sua risoluzione del 19 aprile 2012 sulla richiesta di misure concrete per combattere la frode e l'evasione fiscali[4],
– viste le conclusioni e la relazione del Consiglio ECOFIN al Consiglio europeo sulle questioni fiscali, del 22 giugno 2012,
– viste le conclusioni del Consiglio ECOFIN, del 14 maggio 2013, sull'evasione e la frode fiscali,
– vista la dichiarazione dei leader del G20 a seguito del vertice di San Pietroburgo del 5 e 6 settembre 2013,
– visto il comunicato rilasciato al termine della riunione dei ministri delle finanze del G20 e dei governatori delle banche centrali, tenutasi a Mosca il 15 e 16 febbraio 2013,
– visto il rapporto 2013 dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico dal titolo "Addressing Base Erosion and Profit Shifting" (Erosione della base imponibile e delocalizzazione dei guadagni),
– visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che si stima che 1 000 miliardi di EUR di potenziali entrate fiscali vadano persi ogni anno nell'Unione europea a causa della frode, dell'evasione e dell'elusione fiscali, senza che vengano adottate misure concrete al riguardo;
B. considerando che la frode e l'evasione fiscali costituiscono attività illecite che comportano l'evasione del debito d'imposta, mentre l'elusione fiscale rappresenta l'utilizzo legale del regime fiscale per ridurre o eludere i debiti d'imposta, traducendosi talvolta in una pianificazione fiscale aggressiva, che consiste nell'approfittare indebitamente degli aspetti tecnici di un regime fiscale o delle differenze tra due o più regimi fiscali allo scopo di ridurre il debito d'imposta;
C. considerando che solo armonizzando la base imponibile tra gli Stati membri si potrebbe prevenire l'elusione fiscale;
D. considerando che le potenziali entrate permetterebbero più facilmente agli Stati membri di equilibrare i loro bilanci e aumentare i fondi disponibili per promuovere gli investimenti, la crescita e l'occupazione, che costituiscono fattori socioeconomici essenziali di una strategia europea sostenibile per uscire dalla crisi;
E. considerando che l'entità dell'evasione e dell'elusione fiscali compromettono la fiducia dei cittadini nell'equità e nella legittimità delle pubbliche amministrazioni e dei loro sistemi fiscali;
F. considerando che le misure nazionali unilaterali si sono rivelate in molti casi inefficaci e insufficienti, dimostrando la necessità di un approccio coordinato e su più fronti basato su strategie e obiettivi concreti fissati a livello nazionale, europeo e internazionale;
G. considerando che il risanamento di bilancio richiede un impegno sul piano sia delle entrate che delle spese dei bilanci pubblici; che un adeguato equilibrio tra le basi imponibili e le aliquote fiscali è essenziale per garantire la stabilità fiscale e la competitività a livello nazionale e di UE;
1. si compiace che la Commissione e il Consiglio siano pronti ad affrontare la questione del divario fiscale in Europa, concentrandosi in particolare sull'intensificazione della lotta contro la frode e l'evasione fiscali e la pianificazione fiscale aggressiva;
2. valuta positivamente le recenti proposte della Commissione di estendere lo scambio automatico di informazioni, di lottare contro la frode dell'IVA e di modificare la direttiva sulle società madri e figlie, allo scopo di ridurre l'elusione fiscale in Europa colmando le lacune giuridiche esistenti di cui alcune imprese hanno approfittato per eludere il pagamento della loro parte di contributi fiscali;
3. rammenta il suo urgente appello agli Stati membri affinché si impegnino a realizzare l'obiettivo ambizioso ma realistico di ridurre di almeno la metà il divario fiscale entro il 2020;
4. ribadisce che, nell'attuale periodo di ripresa dalla crisi, obiettivi tangibili e un impegno reale nella lotta contro l'evasione e l'elusione fiscali, attraverso l'eliminazione del divario fiscale, possono generare il necessario aumento delle entrate fiscali mediante il recupero delle imposte dovute;
5. invita la Commissione ad avviare uno studio sugli indicatori che potrebbero costituire una base per la riduzione della frode, dell'evasione e dell'elusione fiscali e, se opportuno, a stabilire una serie di indicatori per misurare l'evasione e l'elusione fiscali;
6. invita la Commissione a introdurre una serie di obiettivi concreti per la riduzione del divario fiscale a livello europeo e nazionale, il principale dei quali sarebbe la riduzione del divario fiscale entro il 2020;
7. propone che tali obiettivi siano integrati, se del caso, nella strategia Europa 2020, e invita la Commissione a esaminare se sia possibile attribuire loro un ruolo preciso nel quadro del semestre europeo;
8. invita la Commissione, a tale riguardo, a esaminare altresì se i programmi nazionali di riforma e i programmi di stabilità e convergenza possano essere estesi integrandovi tali obiettivi e misure, in modo da realizzare la necessaria riduzione del divario fiscale;
9. sottolinea l'urgenza di un migliore coordinamento e che una volontà comune di ridurre il divario fiscale permetterebbe di concretizzare gli impegni del Consiglio in materia di lotta contro l'evasione e l'elusione fiscali;
10. invita la Commissione a presentare ogni anno al Parlamento e al Consiglio una relazione sui progressi compiuti nell'UE e a livello mondiale per quanto riguarda la lotta contro la frode e l'evasione fiscali e la pianificazione fiscale aggressiva, nonché a pubblicare sul suo sito Internet esempi concreti delle migliori pratiche in questo ambito;
11. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e all'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
- [1] GU L 338 del 12.12.2012, pag. 41.
- [2] GU L 338 del 12.12.2012, pag. 37.
- [3] Testi approvati, P7_TA(2013)0205.
- [4] GU C 258 E del 7.9.2013, pag. 53.