La repressione sistematica e crescente delle donne in Iran
Silvia Sardone (PfE). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, la repressione delle donne in Iran è spietata: arresti arbitrari, violenze brutali e persino esecuzioni sono all'ordine del giorno. I diritti femminili vengono sistematicamente schiacciati a causa di motivazioni religiose legate all'Islam. È fondamentale sottolineare che il motore di questo terrore è l'Islam radicale e la diffusione della sharia.
Dispiace osservare che in quest'Aula la sinistra esita a riconoscerlo chiaramente: vedo i banchi della sinistra totalmente vuoti. Poi, non so, probabilmente a loro non interessa quello che sta succedendo alle donne in Iran.
Condannare il regime iraniano è un passo necessario ma non è sufficiente. Bisogna anche opporsi con fermezza all'imposizione del velo islamico, che rimane un simbolo di oppressione per le donne.
E le femministe: dove sono quelle che riempiono le piazze, spesso a proposito, per denunciare il patriarcato? Perché non scendono in strada per alzare la voce contro certe comunità islamiche che trattano le donne come oggetto? Perché tacciono di fronte alle atrocità subite dalle donne iraniane? Perché sono assenti oggi in quest'Aula?