Raccomandazione al Consiglio sulle priorità dell'UE in vista della 69a sessione della commissione delle Nazioni Unite sulla condizione femminile - Priorità dell'UE in vista della 69a sessione della commissione delle Nazioni Unite sulla condizione femminile (discussione congiunta - Priorità dell'UE in vista della prossima sessione della commissione delle Nazioni Unite sulla condizione femminile)
Alessandra Moretti (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, trent'anni dalla dichiarazione di Pechino, che accese una fiamma di speranza per milioni di donne in tutto il mondo.
Oggi, però, la violenza di genere è ancora radicata nelle nostre comunità. Non siamo ancora riusciti a scardinare quella cultura patriarcale, fatta di stereotipi e discriminazioni, che impedisce a donne e ragazze di vivere libere.
Lo dico sempre: serve più educazione, a partire dalle scuole. Dobbiamo educare i nostri figli maschi al rispetto del corpo della donna, della sua persona e della sua volontà. Questo è essenziale per costruire un futuro senza disuguaglianze salariali, promuovendo la rappresentanza femminile nei luoghi decisionali e smettendo di costruire ogni cosa a misura d'uomo.
L'Unione europea deve dare l'esempio attraverso ulteriori sforzi per raggiungere la parità di genere, applicando il gender mainstreaming e investendo risorse adeguate per colmare quel divario insopportabile.
Non possiamo però limitarci a lavorare solo per noi. Noi – l'Europa – abbiamo il dovere di batterci per tutte quelle donne nel mondo a cui non è permesso di far sentire nemmeno la propria voce.
Siamo un esercito. Non staremo più a guardare in silenzio. Abbiamo perso secoli di parità, ma ora non fermerete la nostra corsa.