1. Decisione del Parlamento europeo del 28 aprile 2021 sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) (prima del 12 dicembre 2019: Eurojust) per l'esercizio 2019 (2020/2158(DEC))
Il Parlamento europeo,
– visti i conti annuali definitivi dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) relativi all'esercizio 2019,
– vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle agenzie dell'UE per l'esercizio finanziario 2019, corredata delle risposte delle agenzie(1),
– vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni(2), presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2019 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– vista la raccomandazione del Consiglio del 1° marzo 2021 sul discarico da dare all'Agenzia sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2019 (05793/2021 – C9-0055/2021),
– visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012(3), in particolare l'articolo 70,
– vista la decisione 2002/187/GAI del Consiglio, del 28 febbraio 2002, che istituisce l'Eurojust per rafforzare la lotta contro le forme gravi di criminalità(4), in particolare l'articolo 36,
– visto il regolamento (UE) 2018/1727 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, che istituisce l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) e che sostituisce e abroga la decisione 2002/187/GAI del Consiglio(5), in particolare l'articolo 63,
– visto il regolamento delegato (UE) 2019/715 della Commissione, del 18 dicembre 2018, relativo al regolamento finanziario quadro degli organismi istituiti in virtù del TFUE e del trattato Euratom, di cui all'articolo 70 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio(6), in particolare l'articolo 105,
– visti gli articoli 32 e 47 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio(7),
– visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento,
– visto il parere della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni,
– vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0101/2021),
1. concede il discarico al direttore amministrativo dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia per l'esercizio 2019;
2. esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;
3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al direttore amministrativo dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust), al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).
GU C 351 del 21.10.2020, pag. 7. Relazione annuale della Corte sulle agenzie dell'UE per l'esercizio finanziario 2019: https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/AGENCIES_2019/agencies_2019_IT.pdf.
GU C 351 del 21.10.2020, pag. 7. Relazione annuale della Corte sulle agenzie dell'UE per l'esercizio finanziario 2019: https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/AGENCIES_2019/agencies_2019_IT.pdf.
2. Decisione del Parlamento europeo del 28 aprile 2021 sulla chiusura dei conti dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) (prima del 12 dicembre 2019: Eurojust) per l'esercizio 2019 (2020/2158(DEC))
Il Parlamento europeo,
– visti i conti annuali definitivi dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) relativi all'esercizio 2019,
– vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle agenzie dell'UE per l'esercizio finanziario 2019, corredata delle risposte delle agenzie(1),
– vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni(2), presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2019 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– vista la raccomandazione del Consiglio del 1° marzo 2021 sullo scarico da dare all'Agenzia sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2019 (05793/2021 – C9-0055/2021),
– visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012(3), in particolare l'articolo 70,
– vista la decisione 2002/187/GAI del Consiglio, del 28 febbraio 2002, che istituisce l'Eurojust per rafforzare la lotta contro le forme gravi di criminalità(4), in particolare l'articolo 36,
– visto il regolamento (UE) 2018/1727 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, che istituisce l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) e che sostituisce e abroga la decisione 2002/187/GAI del Consiglio(5), in particolare l'articolo 63,
– visto il regolamento delegato (UE) 2019/715 della Commissione, del 18 dicembre 2018, relativo al regolamento finanziario quadro degli organismi istituiti in virtù del TFUE e del trattato Euratom, di cui all'articolo 70 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio(6), in particolare l'articolo 105,
– visti gli articoli 32 e 47 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio(7),
– visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento,
– visto il parere della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni,
– vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0101/2021),
1. approva la chiusura dei conti dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) relativi all'esercizio 2019;
2. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione al direttore amministrativo dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust), al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).
GU C 351 del 21.10.2020, pag. 7. Relazione annuale della Corte sulle agenzie dell'UE per l'esercizio finanziario 2019: https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/AGENCIES_2019/agencies_2019_IT.pdf.
GU C 351 del 21.10.2020, pag. 7. Relazione annuale della Corte sulle agenzie dell'UE per l'esercizio finanziario 2019: https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/AGENCIES_2019/agencies_2019_IT.pdf.
3. Risoluzione del Parlamento europeo del 29 aprile 2021 recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) (prima del 12 dicembre 2019: Eurojust) per l'esercizio 2019 (2020/2158(DEC))
Il Parlamento europeo,
– vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) per l'esercizio 2019,
– visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento,
– visto il parere della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni,
– vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0101/2021),
A. considerando che, stando al suo stato delle entrate e delle spese(1), il bilancio definitivo dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) (in appresso "l'Agenzia") per l'esercizio 2019 ammontava a 38 954 265 EUR, con un aumento dello 0,90 % rispetto al 2018; che il bilancio dell'Agenzia deriva quasi esclusivamente dal bilancio dell'Unione;
B. considerando che la Corte dei conti (in appresso "la Corte"), nella sua relazione sui conti annuali dell'Agenzia relativi all'esercizio 2019 (in appresso "la relazione della Corte"), dichiara di aver ottenuto ragionevoli garanzie in merito all'affidabilità dei conti annuali dell'Agenzia, nonché alla legittimità e alla regolarità delle operazioni alla base di tali conti;
Gestione finanziaria e di bilancio
1. osserva con soddisfazione che gli sforzi in materia di controllo di bilancio intrapresi nel corso dell'esercizio 2019 si sono tradotti in un tasso di esecuzione del bilancio del 99,88 %, con un leggero decremento dello 0,05 % rispetto all'esercizio 2018; rileva che il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento è stato del 90,61 %, il che rappresenta un aumento del 3,70 % rispetto al 2018;
2. constata che nel 2019 il bilancio dell'Agenzia ammontava a 38 100 000 EUR, ovvero 3 000 000 EUR in meno rispetto a quanto richiesto dall'Agenzia per il 2019; rileva che l'Agenzia ha quindi presentato alla Commissione una richiesta di bilancio rettificativo per sopperire alla scarsità di fondi in relazione alle retribuzioni del personale temporaneo e contrattuale; rileva che la Commissione ha approvato uno storno di 777 000 EUR all'Agenzia nell'ottobre 2019; sottolinea che, in attesa dell'esito della richiesta, sono state predisposte misure di mitigazione, che hanno ritardato un certo numero di attività; invita la Commissione a intensificare il dialogo con l'Agenzia prima dei futuri stanziamenti di bilancio annuali;
Performance
3. constata che l'Agenzia utilizza alcuni strumenti quali gli indicatori chiave di performance (ICP) per valutare il valore aggiunto fornito dalle sue attività e da altri strumenti per migliorare la sua gestione del bilancio, come l'incremento del numero di riferimenti all'Agenzia nei documenti dell'Unione, la percentuale di contributi scritti formali e informali alla proposta di normativa dell'Unione accettati dalle istituzioni dell'Unione e l'esecuzione del bilancio; osserva che l'Agenzia ha definito 90 ICP nel programma di lavoro annuale 2019, il che rappresenta una riduzione del 24 % degli ICP rispetto a quelli definiti nel programma di lavoro annuale 2018; rileva che il livello di conseguimento dei 65 ICP pertinenti, misurabili e valutabili è stato del 71 % e che il restante 29 % non è stato raggiunto per motivi al di fuori del controllo dell'Agenzia; sottolinea che sarà pertanto rivalutato l'utilizzo di tali ICP nei futuri programmi di lavoro annuali;
4. ricorda all'Agenzia di esaminare e aggiornare regolarmente il suo sistema di misurazione della performance e gli ICP per garantire l'efficacia del suo contributo e delle sue competenze a livello dell'Unione; incoraggia l'Agenzia ad analizzare attentamente i risultati di tale esame e a utilizzarli per migliorare la sua strategia e la pianificazione delle attività;
5. rileva che il 12 dicembre 2019, con l'applicazione della nuova base giuridica costituita dal regolamento (UE) 2018/1727, l'Agenzia è diventata ufficialmente l'Agenzia europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust); constata con soddisfazione che per tutto il 2019 ha assicurato che tutte le principali modifiche rilevanti apportate dal nuovo quadro giuridico fossero attuate in modo tempestivo;
6. osserva che la fase II della ristrutturazione organizzativa dell'Agenzia è stata completata nel mese di gennaio 2019 e che nel corso del 2019 l'Agenzia ha consolidato la nuova struttura formando il personale per i suoi nuovi compiti e promuovendo seminari per assistere le nuove unità nella definizione del loro mandato;
7. sottolinea l'importante ruolo svolto dall'Agenzia nell'assistere le autorità competenti degli Stati membri nell'azione penale contro la criminalità transfrontaliera grave e organizzata;
8. sottolinea che durante il 2019 è stata richiesta l'assistenza dell'Agenzia in 7 804 indagini penali transfrontaliere, il che equivale a un aumento del 17 % rispetto al 2018, e che 3 892 di esse erano relative a nuovi casi aperti nel 2019, il 9 % in più rispetto al 2018; ricorda che l'attività operativa dell'Agenzia è aumentata in modo significativo nel corso degli anni, non solo in termini numerici, ma anche in termini di complessità, e che, secondo quanto previsto, tale incremento continuerà nei prossimi anni; sottolinea il ruolo fondamentale svolto dall'Agenzia nella catena della sicurezza dell'Unione ed evidenzia che il suo bilancio dovrebbe essere commisurato ai suoi compiti e alle sue priorità affinché essa possa adempiere al suo mandato; osserva che la prima proposta di bilancio della Commissione per il 2020 evidenziava un disavanzo significativo rispetto alle esigenze previste dell'Agenzia; sostiene la richiesta dell'Agenzia di essere dotata delle risorse necessarie per adempiere al suo mandato nella catena della sicurezza;
9. sottolinea l'aumento continuo del numero totale di casi esaminati dall'Agenzia negli ultimi cinque anni e mette in evidenza la recente tendenza a una crescente complessità dei casi deferiti all'Agenzia e alla necessità di un sostegno per periodi più lunghi da parte dell'Agenzia; sottolinea che nel 2019 le autorità giudiziarie e di contrasto nazionali, in cooperazione con l'Agenzia, hanno interrotto traffici di stupefacenti illeciti per un valore di 2,7 miliardi di EUR e hanno sequestrato o congelato 2 miliardi di EUR di proventi di reati; sottolinea che si prevede un ulteriore aumento del carico di lavoro con il nuovo mandato rafforzato che è entrato vigore nel 2019(2); sottolinea che il numero dei centri di coordinamento organizzati nel 2019 è aumentato da 17 a 20 (+19 %), a dimostrazione della popolarità e dell'utilità di questo strumento operativo; sottolinea il ruolo fondamentale svolto dall'Agenzia nel sostegno e nel coordinamento del lavoro delle autorità giudiziarie nazionali nelle indagini e nell'azione penale contro la criminalità transnazionale;
10. prende atto che l'Agenzia continua a cooperare strettamente a livello operativo con l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione nell'attività di contrasto (Europol) e con altri partner nel settore della giustizia e degli affari interni, nonché con paesi terzi; osserva che l'Agenzia ha anche cooperato con l'Ufficio europeo per la lotta antifrode e con l'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale per quanto riguarda i casi in corso; rileva che l'Agenzia ha altresì partecipato a procedure di aggiudicazione congiunta con Europol e con l'Agenzia europea per i medicinali; si compiace del fatto che l'Agenzia abbia avviato la fase preparatoria dei lavori di definizione delle sue relazioni con la Procura europea (EPPO), di recente istituzione, prima che quest'ultima diventasse operativa;
11. invita l'Agenzia a continuare a intensificare la cooperazione e lo scambio di buone prassi con altre agenzie dell'Unione al fine di migliorare l'efficienza negli ambiti delle risorse umane, della gestione degli edifici, dei servizi informatici e della sicurezza;
Politica del personale
12. rileva che, al 31 dicembre 2019, l'attuazione dell'organico era completata al 98,08 %, con 204 agenti temporanei sui 208 autorizzati a titolo del bilancio dell'Unione (rispetto ai 209 autorizzati nel 2018); rileva che, inoltre, 17 agenti contrattuali e 16,5 dei 21 esperti nazionali distaccati equivalenti a tempo pieno hanno lavorato per l'Agenzia nel 2019;
13. rileva con preoccupazione che i dati comunicati relativamente all'equilibrio di genere in seno al collegio dell'Agenzia per il 2019 evidenziano una composizione di 17 uomini e 10 donne; invita gli Stati membri a tener conto dell'importanza di assicurare l'equilibrio di genere nella nomina dei loro candidati al collegio dell'Agenzia;
14. prende atto delle misure predisposte e degli sforzi in atto in seno all'Agenzia per prevenire le molestie; osserva che, nel corso del 2019, 12 membri del personale si sono rivolti a un consulente di fiducia per una consulenza, il che ha portato all'avvio di due procedure informali; osserva che nel 2019 sono stati segnalati due presunti casi di molestie senza il previo coinvolgimento dei consulenti di fiducia e che l'indagine doveva concludersi nel 2020; invita l'Agenzia a riferire all'autorità di discarico in merito ai risultati dell'indagine;
15. accoglie con favore gli sforzi compiuti dall'Agenzia per instaurare un ambiente e una cultura del lavoro più diversificati e inclusivi mediante azioni a favore delle persone con disabilità; chiede all'Agenzia di valutare se non sia possibile rafforzare e integrare ulteriormente i principi delle pari opportunità nelle assunzioni, nella formazione, nell'evoluzione delle carriere e nelle condizioni di lavoro, nonché sensibilizzare il personale riguardo a tali aspetti; invita l'Agenzia a prendere in considerazione possibili miglioramenti e modifiche ragionevoli dei suoi edifici (accesso, attrezzature per ufficio adeguate) per le persone a mobilità ridotta o con altre disabilità;
16. si compiace del completamento dell'azione che ha dato seguito alla precedente osservazione della Corte in merito alla pubblicazione degli avvisi di posto vacante sul sito web dell'Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO) oltre che sul sito web e sui social media dell'Agenzia;
17. incoraggia l'Agenzia a proseguire lo sviluppo di un quadro a lungo termine per le politiche in materia di risorse umane che affronti l'equilibrio tra vita professionale e vita privata, l'orientamento e lo sviluppo della carriera lungo tutto l'arco della vita, l'equilibrio di genere, il telelavoro, l'equilibrio geografico e l'assunzione e l'integrazione delle persone con disabilità;
Appalti
18. rileva, per quanto riguarda il seguito dato alle conclusioni della Corte per l'esercizio precedente, che l'Agenzia ha firmato un contratto quadro per servizi informatici con una società che aveva prestato gli stessi servizi nell'ambito di un precedente contratto quadro, senza la pubblicazione previa di un bando di gara, nel quadro di una procedura di appalto negoziata; osserva che tutti i pagamenti effettuati nell'ambito di tale contratto quadro e tutti i contratti specifici correlati sono irregolari e che una procedura semplificata è accettabile solo in determinate circostanze che non sono state comprovate dall'Agenzia; prende atto che, in base alla precedente risposta dell'Agenzia, la procedura negoziata è stata attuata sulla base dell'articolo 134, lettera f), delle norme di applicazione del regolamento delegato (UE) 2015/2462 della Commissione(3), che consentono di ricorrere a tale procedura qualora un cambiamento di fornitore comporti incompatibilità o difficoltà tecniche sproporzionate nel funzionamento e nella manutenzione e che, pertanto, tale soluzione è stata considerata la più vantaggiosa in termini di costi-benefici; rileva, tuttavia, che l'Agenzia ha riconosciuto che la documentazione giustificativa per il contratto non ha adeguatamente motivato l'utilizzo di questa procedura e che si è impegnata a garantire che eventuali procedure future analoghe siano giustificate con maggiore incisività; invita l'Agenzia a garantire il pieno rispetto delle norme relative agli appalti pubblici e a completare l'azione relativa all'osservazione della Corte in sospeso;
Prevenzione e gestione dei conflitti di interessi e trasparenza
19. prende atto delle misure esistenti e degli sforzi in atto da parte dell'Agenzia per garantire la trasparenza nonché la prevenzione e la gestione dei conflitti di interessi; osserva che il comitato esecutivo ha adottato la decisione 2020-07 del 15 giugno 2020 concernente la strategia antifrode aggiornata dell'Agenzia, che sottolinea la necessità di sensibilizzare sulle norme interne dell'Agenzia in materia di etica e, in particolare, di conflitti di interessi; osserva che gli orientamenti dell'Agenzia in materia di segnalazioni di irregolarità sono stati modificati dal collegio dell'Agenzia nel mese di gennaio 2019 e che il riesame di tali orientamenti è in corso e avrebbe dovuto essere completato nel 2020; osserva che un codice etico per i membri del collegio e del comitato esecutivo è stato adottato con decisione del collegio 2020-09 del 15 dicembre 2020;
20. deplora il fatto che, alla fine del febbraio 2021, i curriculum vitae e le dichiarazioni di interessi dei membri del comitato esecutivo e della presidenza, nonché del direttore amministrativo dell'Agenzia non fossero ancora pubblicati sul sito web dell'Agenzia, nonostante l'annuncio che le dichiarazioni di interessi sarebbero state disponibili online a partire dal 15 febbraio 2021; invita l'Agenzia a pubblicare i curriculum e le dichiarazioni di interessi e a riferire all'autorità di discarico in merito alle misure adottate a tale riguardo;
21. sottolinea che il quadro etico che si applica attualmente alle istituzioni e alle agenzie dell'Unione presenta notevoli inconvenienti a causa della sua frammentazione e della mancanza di coordinamento tra le disposizioni esistenti; evidenzia che tali problemi dovrebbero essere affrontati istituendo un quadro etico comune che garantisca l'applicazione di elevati standard etici per tutte le istituzioni e agenzie dell'Unione;
22. sottolinea che alcuni funzionari compilano dichiarazioni di assenza di conflitti di interessi e forniscono autovalutazioni per quanto riguarda il rispetto delle norme etiche; evidenzia, tuttavia, che tali autodichiarazioni e autovalutazioni non sono sufficienti e che è pertanto necessario un ulteriore controllo;
Controlli interni
23. osserva che, con decisione 2019-16 del collegio dell'Agenzia del 10 dicembre 2019, è stato adottato il quadro di controllo interno riveduto dell'Agenzia; osserva che, nel 2019, l'Agenzia ha effettuato la valutazione dell'attuazione dei suoi standard di controllo interno e i risultati hanno incluso una serie di raccomandazioni interne sulle lacune individuate, che sono state prese in considerazione per la valutazione dello stato dei controlli interni nel 2019;
24. rileva che il servizio di audit interno (IAS) ha formulato sette raccomandazioni, nessuna delle quali è stata considerata essenziale, scaturite dall'audit sulla "cooperazione con Europol'', e che il piano d'azione per attuare le raccomandazioni è stato presentato allo IAS nel mese di luglio 2019 ed è stato monitorato trimestralmente; constata che due raccomandazioni ricevute dall'Agenzia da parte dello IAS relativamente all'audit sulla gestione per attività sono aperte; osserva che l'Agenzia ha presentato allo IAS un contributo aggiornato sui progressi compiuti, contrassegnando 8 delle 9 raccomandazioni in sospeso come attuate e pronte per la valutazione da parte dello IAS e per la chiusura definitiva; invita l'Agenzia a riferire all'autorità di discarico in merito ai progressi registrati;
Gestione ambientale
25. constata con soddisfazione che l'edificio che ospita l'Agenzia ha ricevuto il marchio di sostenibilità "molto buono" e che l'Agenzia monitora le tendenze del consumo di acqua ed energia con l'obiettivo di adeguare le pratiche e ridurre i consumi; si compiace del fatto che, inoltre, l'Agenzia ricicli articoli riutilizzabili e forniture per ufficio e promuova l'uso di alternative elettroniche al supporto cartaceo;
Altre osservazioni
26. osserva che, per quanto concerne la cooperazione con il Regno Unito dopo l'entrata in vigore dell'accordo di recesso, l'Agenzia ha monitorato i negoziati e ha individuato le aree di impatto e i possibili scenari; osserva che il Regno Unito è stato il quinto paese con il maggior numero di casi assistiti dall'Agenzia;
27. incoraggia l'Agenzia a continuare a promuovere le attività che possono aumentare la sua visibilità pubblica;
28. accoglie con favore il nuovo regolamento dell'Agenzia, le sue nuove norme sulla protezione dei dati, la cooperazione più stretta con la Commissione, la strategia che specifica i paesi terzi e le organizzazioni internazionali, l'accordo di cooperazione con la Danimarca, l'istituzione di un consiglio direttivo, i lavori preparatori per l'attuazione di una cooperazione efficace tra l'Agenzia e l'EPPO nonché l'allineamento dei calendari e degli obiettivi nella pianificazione di bilancio;
29. sottolinea l'importanza di aumentare la digitalizzazione dell'Agenzia in termini di funzionamento interno e procedure di gestione, nonché la necessità che l'Agenzia continui a essere proattiva in tal senso, al fine di evitare a tutti i costi un divario digitale tra le agenzie; richiama tuttavia l'attenzione sulla necessità di adottare tutte le misure di sicurezza necessarie per evitare qualsiasi rischio per la sicurezza online delle informazioni trattate;
o o o
30. rinvia, per altre osservazioni di natura orizzontale che accompagnano la decisione di discarico, alla sua risoluzione del 29 aprile 2021(4) sulle prestazioni, la gestione finanziaria e il controllo delle agenzie.
Regolamento (UE) 2018/1727 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, che istituisce l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) e che sostituisce e abroga la decisione 2002/187/GAI del Consiglio (GU L 295 del 21.11.2018, pag. 138).
Regolamento delegato (UE) 2015/2462 della Commissione, del 30 ottobre 2015, che modifica il regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 recante le modalità di applicazione del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione (GU L 342 del 29.12.2015, pag. 7).