Il mercato unico compie 30 anni: vantaggi e sfide (infografiche)
Negli ultimi 30 anni il mercato unico ha portato unità e opportunità agli europei. I deputati ritengono che per poter rispondere alle sfide attuali, debba essere ulteriormente riformato.
Alla plenaria di gennaio 2023, il Parlamento europeo ha ripercorso le tappe evolutive del mercato unico dal 1993 ad oggi e discusso dei possibili sviluppi futuri, per poter sfruttare pienamente il suo potenziale.
Gli eurodeputati hanno adottato una risoluzione in cui si afferma che i traguardi raggiunti non possono essere dati per scontati e che il loro ulteriore sviluppo richiederà un rinnovato impegno e una volontà politica da parte dei paesi e delle istituzioni dell'UE.
Il mercato unico come strumento per unire l'Europa
Il mercato europeo rappresenta una pietra miliare dell'integrazione europea. Consente a persone, beni, servizi e capitali di attraversare liberamente i territori comunitari come se si fosse all'interno di un unico paese.
Attualmente il mercato unico comprende i ventisette Stati membri dell'Unione europea, oltre ad alcuni paesi extra-UE come Islanda, Liechtenstein e Norvegia che partecipano attraverso lo Spazio economico europeo istituito con l'UE e la Svizzera, che grazie a una serie di accordi bilaterali con l'UE ha un accesso parziale al mercato unico
I vantaggi del mercato unico
L'armonizzazione e il riconoscimento reciproco degli standard permettono alle aziende di vendere i propri prodotti in un mercato di oltre 450 milioni di persone.
La rimozione delle barriere, ha portato a un aumento significativo degli scambi all'interno dell'UE: se nel 1993 le esportazioni di merci verso altri paesi dell'UE ammontavano a 671 miliardi di euro, nel 2021 queste hanno raggiunto più di 3,4 trilioni di euro.
Il mercato unico ha contribuito a rendere l'UE uno dei blocchi commerciali più forti al mondo, al pari delle altre potenze commerciali globali come Stati Uniti e Cina.
I cittadini dell'UE beneficiano di elevati standard di sicurezza dei prodotti, possono studiare, vivere, lavorare e andare in pensione in qualsiasi paese dell'UE.
Il futuro del mercato unico
A trent'anni dal suo lancio, il mercato unico continua a svilupparsi in vari settori. L'UE sta lavorando per eliminare gli ostacoli alla libera circolazione che continuano a persistere e adattare il mercato ai nuovi sviluppi come la trasformazione digitale e la transizione verso un'economia più sostenibile e a basse emissioni di carbonio.
Nel 2022 il Parlamento europeo ha approvato la legge sui mercati digitali e la legge sui servizi digitali, che fissano norme comuni per tutte le piattaforme digitali nell'UE. Tale prerogativa ha come obiettivo quello di creare un ambiente online più sicuro, più equo e più trasparente.
Gli europarlamentari sostengono la creazione di un "diritto alla riparazione" per aiutare i consumatori a far fronte alle difficoltà nel far riparare i propri prodotti che, se non riparati, spesso si trasformano in montagne di rifiuti.
Il Parlamento auspica che il mercato unico diventasse più resiliente per essere in grado di far fronte a crisi come la pandemia di Covid-19, che rischiano di causare interruzioni temporanee alla libera circolazione di merci o persone.
In un discorso pronunciato in occasione del trentennale del mercato unico, la presidente della commissione parlamentare per il mercato interno, Anna Cavazzini (Verdi/ALE, Germania), ha chiesto ulteriori passi nello sviluppo delle norme su cui è basato il mercato unico.
"Il mercato unico deve diventare uno strumento per attuare i nostri obiettivi e i nostri valori politici, dalla crisi climatica alla difesa della nostra democrazia online. Sono gli elevati standard
delle norme sociali, in materia di ambiente e di protezione dei consumatori che rendono il nostro mercato così attraente a livello mondiale. Le aziende trarranno vantaggio dagli standard europei che diventeranno criteri di valutazione su scala globale", ha affermato Anna Cavazzini.