Violenza informatica contro le donne: cos'è e come prevenirla?
Le molestie e la violenza informatica sono problemi che le donne subiscono spesso online. Il Parlamento europeo sta studiando come contrastare queste forme di violenza.
Che cos'è la violenza informatica?
La violenza può manifestarsi in molte forme, non limitandosi al danno fisico. Anche la violenza psicologica può essere altrettanto nociva, assumendo la forma di coercizione, diffamazione, insulti verbali o molestie, sia offline che online.
La crescente diffusione di Internet, la rapida proliferazione delle tecnologie di comunicazione mobile e l'uso sempre più pervasivo dei social media hanno contribuito a far emergere la violenza informatica (o cyberviolenza) contro donne e ragazze, un problema globale in crescita.
Le molestie informatiche possono includere l'invio di e-mail, messaggi di testo o video indesiderati, offensivi o sessualmente espliciti, oltre a comportamenti inappropriati o offensivi sui social network.
Le tecnologie deep-fake, capaci di imitare la voce, il volto, il corpo o le azioni di una persona, destano particolare preoccupazione. I principali bersagli di queste tecniche sono le donne, soprattutto con la creazione di immagini di nudo senza il loro consenso.
Questi attacchi possono avere gravi conseguenze a lungo termine per le vittime e comportare costi significativi per la società, poiché rischiano di scoraggiare le donne dal partecipare attivamente alla vita pubblica e politica.
Un sondaggio Eurobarometro del 2024 evidenzia che la maggioranza dei cittadini dell'UE considera inaccettabile ogni forma di cyberviolenza. Circa tre quarti degli intervistati ritengono che, quando le donne condividono le loro opinioni sui social media, ciò non giustifica in alcun modo commenti sessisti, denigratori o offensivi nei loro confronti.
Tre quarti degli intervistati concorda sul fatto che, quando le donne esprimono le proprie opinioni sui social media, ciò non debba tradursi in commenti sessisti, denigratori o offensivi.
Un'indagine del 2014 dell'Agenzia dell'UE per i diritti fondamentali ha mostrato che una donna su 10 nell'Unione europea ha subito molestie informatiche dall'età di 15 anni.
Violenza online contro le donne in politica
Le donne continuano a essere sottorappresentate nei Paesi dell'UE a tutti i livelli del processo decisionale politico e nei partiti politici. Le origini di questa situazione sono complesse, ma una delle ragioni è la violenza offline e online contro le donne attive in politica, che può indurre le donne a pensarci due volte prima di entrare nell'arena politica.
Le donne politiche, giornaliste e difensori dei diritti umani nell'UE devono affrontare livelli più elevati di abusi pubblici nel mondo online rispetto alle loro controparti maschili. Gli attacchi e gli abusi contro le donne politiche dilagano in rete perché questi atti avvengono in forma anonima, raggiungono un vasto pubblico e mirano a mettere a tacere il loro obiettivo.
Nuove misure UE per prevenire la cyberviolenza contro le donne
Nell'aprile 2024, il Parlamento ha adottato la prima normativa dell'UE sulla lotta alla violenza contro le donne. La direttiva chiede leggi più severe contro la cyberviolenza, una migliore assistenza alle vittime e misure per definire meglio il consenso sessuale.
Le nuove norme delineano linee guida particolari per i reati commessi online, come la divulgazione di informazioni private e l'invio di immagini oscene. I Paesi dell'UE dovranno adeguare la propria legislazione nazionale ai requisiti entro il giugno 2027.
La direttiva prevede inoltre che la violenza contro i rappresentanti pubblici, i giornalisti e i difensori dei diritti umani costituisca un'aggravante di reato.
Anche la legislazione dell'UE sulla protezione della privacy mira a ridurre la cyberviolenza. Ad esempio, la nuova legge sui servizi digitali impone alle grandi piattaforme digitali dell'UE l'obbligo di rimuovere i contenuti illegali dai loro siti web. Questo dovrebbe aiutare a rimuovere le immagini intime o manipolate che vengono diffuse su Internet senza il consenso della persona.
La legge sull'intelligenza artificiale cerca di mitigare i rischi legati alle tecnologie deep-fake. Le norme prevedono che le immagini, i contenuti audio e video artificiali o manipolati (deepfakes) debbano essere chiaramente etichettati come tali.
La sicurezza online come tema della Settimana europea dell'uguaglianza di genere 2024
Il Parlamento europeo intende mettere in evidenza e affrontare il crescente problema delle molestie online e della violenza informatica. Per questo motivo, il tema principale della Settimana dell'uguaglianza di genere nel 2024 "Le donne nel mondo digitale: sicurezza ed emancipazione".
Gli eventi sono organizzati dalle commissioni, dalle delegazioni, dai gruppi politici e dall'amministrazione del Parlamento. Ulteriori informazioni sono disponibili sul programma.
In che modo il Parlamento europeo promuove l'uguaglianza di genere
Il Parlamento europeo difende i diritti delle donne in tutta l'UE. I suoi sforzi per garantire l'uguaglianza di genere sul lavoro, in politica e in altri settori hanno portato a una legislazione di riferimento. Le nuove misure giuridicamente vincolanti riguardano una vasta gamma di questioni: aiutare a porre fine alla disparità di retribuzione, eliminare la discriminazione basata sul genere, aumentare la presenza delle donne nei consigli di amministrazione delle aziende e combattere la violenza contro le donne.