Virus misterioso in Cina, l'HMPV segnalato a Hong Kong e in Malesia. I sintomi: dalla tosse alla mancanza di respiro, cosa sappiamo

Diversi paesi confinanti con la Cina hanno pubblicato aggiornamenti sulla salute pubblica sul metapneumovirus umano (HMPV): è stato infatti segnalato un aumento dell’infezione respiratoria. L’aumento segnalato dei casi di HMPV ha suscitato preoccupazione a livello globale, poiché recentemente sono stati segnalati diversi casi al di fuori della Cina continentale, a Hong Kong e in Malesia.

Virus in Cina, i sintomi dell'HMPV

 

Né il governo cinese né l’Oms hanno dichiarato un’emergenza sanitaria pubblica per quanto riguarda il virus. Cinque anni fa, i primi casi di Covid-19 furono identificati in Cina, e successivamente colpì decine di paesi, diventando una pandemia globale (che ha ucciso più di 7 milioni di persone).

I SINTOMI

L'HMPV, scoperto nel 2001, causa spesso sintomi simili al comune raffreddore, tra cui tosse, febbre, naso chiuso o che cola, mal di gola, respiro affaticato, mancanza importante di respiro ed eruzioni cutanee: la lista è stata diffusa dalla Cleveland Clinic. Tuttavia, il rischio di malattie gravi è maggiore per le persone che hanno meno di cinque anni o più di 65 anni, e in questi casi occorre più tempo per riprendersi. Secondo la Cleveland Clinic, il virus può anche causare complicazioni come bronchiolite, bronchite, polmonite, asma o infezione all'orecchio. È abbastanza comune nei bambini e causa fino al 12% delle malattie respiratorie infantili. I casi sono in genere abbastanza lievi. I casi sono in genere più comuni alla fine dell’inverno e in primavera, secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC). Non esiste (ancora) un vaccino per l’HMPV. Come altri virus simili, l’HMPV solitamente si diffonde da persona a persona attraverso le goccioline prodotte dalla tosse e dagli starnuti, attraverso il contatto umano come abbracci o baci e attraverso il contatto con superfici e oggetti contaminati dal virus e poi con la bocca, il naso o gli occhi.

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Newsweek ha contattato il Dipartimento della salute e dei servizi umani (HHS) degli Stati Uniti e l'ufficio di rappresentanza dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) in Cina per avere informazioni dettagliate. Recenti notizie avvertono di un’epidemia virale di HMPV in Cina, ma i funzionari statunitensi e cinesi devono ancora confermarlo.

I rapporti ufficiali del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie indicano che i tassi di molteplici malattie simil-influenzali sono in aumento in Cina, secondo i dati fino all’ultima settimana del 2024, e i casi di infezione da HMPV sono aumentati tra le persone più giovani (di età superiore a 14 anni e residenti nelle province settentrionali). Diversi funzionari sanitari dei paesi vicini stanno rilasciando dichiarazioni per frenare preoccupazioni e sottolineare che il virus è circolato negli ultimi anni. Inoltre, ricordano ai residenti che c’è sempre un aumento delle malattie respiratorie durante le stagioni più fredde.

JUST IN: 🇨🇳 China is facing a new virus outbreak with the Human Metapneumovirus (HMPV) spreading rapidly, causing flu-like and COVID-19-like symptoms. pic.twitter.com/i63Q0EIX2r

— BRICS News (@BRICSinfo) January 3, 2025

l dottor Atul Goel della Direzione generale dei servizi sanitari dell'India ha parlato alla India TV: «Ci sono notizie che circolano su un'epidemia di metapneumovirus umano (HMPV) in Cina. Tuttavia, abbiamo analizzato i dati delle epidemie respiratorie nel paese (India) e non vi è alcun aumento sostanziale nei dati di dicembre 2024 e non sono stati segnalati casi in gran numero da nessuna delle nostre istituzioni. Non c'è nulla di cui allarmarsi riguardo alla situazione attuale». Secondo The Indian Express, il ministro indiano della Sanità dello stato del Kerala, Veena George, ha dichiarato: «Le malattie respiratorie, soprattutto nei bambini e negli anziani, vengono attentamente monitorate. A parte questo, anche le persone provenienti da altri paesi, inclusa la Cina, saranno monitorate se sviluppano sintomi respiratori. Tuttavia, la situazione attuale non richiede alcuna restrizione per gli espatriati».