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ARMANDO DAD脪 EDITORE Tipografia Stazione SA

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ARMANDO DAD脪 EDITORE Tipografia Stazione SA

Via Giovan Antonio Orelli 29, 6600Locarno

Nella sua attivit脿 la casa editrice di Armando Dad貌 ha pubblicato pi霉 di mille libri. Il catalogo, che 猫 andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i pi霉 diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualit脿 alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realt脿 regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realt脿 che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificit脿 delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una societ脿 anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno pi霉 tardi animer脿 la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attivit脿 猫 essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda 猫 insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (猫 in virt霉 di questa vicinanza che le si dar脿 il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi 猫 ormai tramontata. Al titolare per貌 la sola attivit脿 di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dad貌 arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformer脿 in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficolt脿, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sar脿 l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che 鈥� al di l脿 del successo di vendite quasi insperato 鈥� confermeranno Dad貌 nei suoi intendimenti culturali. Attivit脿 culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'猫 soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle 芦ferite禄 inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. 脠 nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessit脿 di ricuperare e difendere un patrimonio di civilt脿 contadina messo in pericolo (se non gi脿 largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato 猫 confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attivit脿 editoriale pu貌 cos矛 rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. 脠 cos矛 che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de 芦Il Castagno禄 e de 芦L'Officina禄 : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda 猫 riservata a studi condotti secondo i pi霉 moderni criteri di ricerca. In particolare ne 芦Il Castagno禄 Dad貌 inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione dar脿 un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda met脿 degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ci貌 apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dad貌 rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata pi霉 ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dad貌: tra queste si pu貌 senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere pi霉 importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de 芦I Classici禄 , diretta da Carlo Carena, vanta gi脿 in catalogo una decina di capolavori della nostra civilt脿: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonch茅 la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana 芦Alea禄 , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadar茅 e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadar茅 con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che 猫 pure stata insignita del Premio Citt脿 di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, 猫 il pi霉 prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si 猫 concretizzato in diverse altre iniziative: 猫 il caso della collana 芦Il Cardellino禄 鈥� dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della variet脿 e dell'originalit脿 鈥� e quella de 芦I Sottili禄 che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150掳 anniversario della costituzione dello Stato federale, 猫 poi stata inaugurata la collana intitolata 芦I Cristalli - Helvetia nobilis禄 , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non pi霉 disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, D眉rrenmatt, Zweig, Mme de Sta毛l e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l鈥檃ttivit脿 prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento 猫 che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identit脿 elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all鈥檈ditore. Una 猫 芦La Rondine禄 , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l鈥檌nedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. 脠 芦La Betulla禄 che, sull'esempio di questa pianta pioniera, d脿 la possibilit脿 a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo 猫 il varo della collana 芦Le Sfide della Svizzera禄 , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realt脿 elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attivit脿 editoriale ha portato Dad貌 ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identit脿 e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dad貌 猫 da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che 猫 garanzia di qualit脿, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non 猫 un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del 芦Premio Lago Maggiore禄 e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de 芦I pi霉 bei libri svizzeri dell'anno禄, patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attivit脿 di Dad貌: nel 1991, in occasione del 700掳 della Confederazione, l'editore locarnese si 猫 visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che 猫 partita nel 2002 e si 猫 conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturit脿. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identit脿 inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. 脠 quanto si proporr脿 di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualit脿, cogliendo le voci pi霉 importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificit脿 culturali anche di l脿 dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA 猫 attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari pi霉 moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze pi霉 particolari dei nostri clienti. Fra i servizi pi霉 richiesti: 鈥� Prospetti e depliant 鈥� Riviste 鈥� Fascicoli e libri 鈥� Buste e carta da lettere 鈥� Biglietti da visita 鈥� Bloc notes Se hai un鈥檌dea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creativit脿!

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Nella sua attivit脿 la casa editrice di Armando Dad貌 ha pubblicato pi霉 di mille libri. Il catalogo, che 猫 andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i pi霉 diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualit脿 alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realt脿 regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realt脿 che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificit脿 delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una societ脿 anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno pi霉 tardi animer脿 la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attivit脿 猫 essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda 猫 insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (猫 in virt霉 di questa vicinanza che le si dar脿 il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi 猫 ormai tramontata. Al titolare per貌 la sola attivit脿 di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dad貌 arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformer脿 in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficolt脿, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sar脿 l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che 鈥� al di l脿 del successo di vendite quasi insperato 鈥� confermeranno Dad貌 nei suoi intendimenti culturali. Attivit脿 culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'猫 soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle 芦ferite禄 inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. 脠 nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessit脿 di ricuperare e difendere un patrimonio di civilt脿 contadina messo in pericolo (se non gi脿 largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato 猫 confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attivit脿 editoriale pu貌 cos矛 rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. 脠 cos矛 che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de 芦Il Castagno禄 e de 芦L'Officina禄 : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda 猫 riservata a studi condotti secondo i pi霉 moderni criteri di ricerca. In particolare ne 芦Il Castagno禄 Dad貌 inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione dar脿 un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda met脿 degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ci貌 apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dad貌 rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata pi霉 ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dad貌: tra queste si pu貌 senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere pi霉 importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de 芦I Classici禄 , diretta da Carlo Carena, vanta gi脿 in catalogo una decina di capolavori della nostra civilt脿: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonch茅 la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana 芦Alea禄 , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadar茅 e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadar茅 con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che 猫 pure stata insignita del Premio Citt脿 di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, 猫 il pi霉 prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si 猫 concretizzato in diverse altre iniziative: 猫 il caso della collana 芦Il Cardellino禄 鈥� dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della variet脿 e dell'originalit脿 鈥� e quella de 芦I Sottili禄 che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150掳 anniversario della costituzione dello Stato federale, 猫 poi stata inaugurata la collana intitolata 芦I Cristalli - Helvetia nobilis禄 , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non pi霉 disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, D眉rrenmatt, Zweig, Mme de Sta毛l e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l鈥檃ttivit脿 prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento 猫 che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identit脿 elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all鈥檈ditore. Una 猫 芦La Rondine禄 , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l鈥檌nedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. 脠 芦La Betulla禄 che, sull'esempio di questa pianta pioniera, d脿 la possibilit脿 a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo 猫 il varo della collana 芦Le Sfide della Svizzera禄 , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realt脿 elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attivit脿 editoriale ha portato Dad貌 ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identit脿 e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dad貌 猫 da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che 猫 garanzia di qualit脿, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non 猫 un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del 芦Premio Lago Maggiore禄 e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de 芦I pi霉 bei libri svizzeri dell'anno禄, patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attivit脿 di Dad貌: nel 1991, in occasione del 700掳 della Confederazione, l'editore locarnese si 猫 visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che 猫 partita nel 2002 e si 猫 conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturit脿. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identit脿 inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. 脠 quanto si proporr脿 di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualit脿, cogliendo le voci pi霉 importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificit脿 culturali anche di l脿 dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA 猫 attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari pi霉 moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze pi霉 particolari dei nostri clienti. Fra i servizi pi霉 richiesti: 鈥� Prospetti e depliant 鈥� Riviste 鈥� Fascicoli e libri 鈥� Buste e carta da lettere 鈥� Biglietti da visita 鈥� Bloc notes Se hai un鈥檌dea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creativit脿!

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Nella sua attivit脿 la casa editrice di Armando Dad貌 ha pubblicato pi霉 di mille libri. Il catalogo, che 猫 andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i pi霉 diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualit脿 alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realt脿 regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realt脿 che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificit脿 delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una societ脿 anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno pi霉 tardi animer脿 la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attivit脿 猫 essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda 猫 insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (猫 in virt霉 di questa vicinanza che le si dar脿 il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi 猫 ormai tramontata. Al titolare per貌 la sola attivit脿 di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dad貌 arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformer脿 in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficolt脿, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sar脿 l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che 鈥� al di l脿 del successo di vendite quasi insperato 鈥� confermeranno Dad貌 nei suoi intendimenti culturali. Attivit脿 culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'猫 soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle 芦ferite禄 inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. 脠 nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessit脿 di ricuperare e difendere un patrimonio di civilt脿 contadina messo in pericolo (se non gi脿 largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato 猫 confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attivit脿 editoriale pu貌 cos矛 rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. 脠 cos矛 che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de 芦Il Castagno禄 e de 芦L'Officina禄 : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda 猫 riservata a studi condotti secondo i pi霉 moderni criteri di ricerca. In particolare ne 芦Il Castagno禄 Dad貌 inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione dar脿 un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda met脿 degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ci貌 apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dad貌 rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata pi霉 ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dad貌: tra queste si pu貌 senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere pi霉 importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de 芦I Classici禄 , diretta da Carlo Carena, vanta gi脿 in catalogo una decina di capolavori della nostra civilt脿: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonch茅 la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana 芦Alea禄 , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadar茅 e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadar茅 con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che 猫 pure stata insignita del Premio Citt脿 di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, 猫 il pi霉 prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si 猫 concretizzato in diverse altre iniziative: 猫 il caso della collana 芦Il Cardellino禄 鈥� dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della variet脿 e dell'originalit脿 鈥� e quella de 芦I Sottili禄 che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150掳 anniversario della costituzione dello Stato federale, 猫 poi stata inaugurata la collana intitolata 芦I Cristalli - Helvetia nobilis禄 , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non pi霉 disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, D眉rrenmatt, Zweig, Mme de Sta毛l e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l鈥檃ttivit脿 prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento 猫 che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identit脿 elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all鈥檈ditore. Una 猫 芦La Rondine禄 , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l鈥檌nedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. 脠 芦La Betulla禄 che, sull'esempio di questa pianta pioniera, d脿 la possibilit脿 a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo 猫 il varo della collana 芦Le Sfide della Svizzera禄 , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realt脿 elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attivit脿 editoriale ha portato Dad貌 ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identit脿 e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dad貌 猫 da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che 猫 garanzia di qualit脿, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non 猫 un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del 芦Premio Lago Maggiore禄 e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de 芦I pi霉 bei libri svizzeri dell'anno禄, patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attivit脿 di Dad貌: nel 1991, in occasione del 700掳 della Confederazione, l'editore locarnese si 猫 visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che 猫 partita nel 2002 e si 猫 conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturit脿. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identit脿 inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. 脠 quanto si proporr脿 di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualit脿, cogliendo le voci pi霉 importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificit脿 culturali anche di l脿 dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA 猫 attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari pi霉 moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze pi霉 particolari dei nostri clienti. Fra i servizi pi霉 richiesti: 鈥� Prospetti e depliant 鈥� Riviste 鈥� Fascicoli e libri 鈥� Buste e carta da lettere 鈥� Biglietti da visita 鈥� Bloc notes Se hai un鈥檌dea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creativit脿!

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Nella sua attivit脿 la casa editrice di Armando Dad貌 ha pubblicato pi霉 di mille libri. Il catalogo, che 猫 andato componendosi dal 1961 ad oggi, comprende opere riguardanti i pi霉 diversi settori: dalla letteratura all'arte, dalla storia alla politica, dal costume all'etnografia, dall'attualit脿 alle scienze naturali. Molti dei volumi pubblicati, in particolare negli scorsi anni, sono legati alla realt脿 regionale, indagata nei suoi vari aspetti; una realt脿 che la casa locarnese ha cercato e cerca di promuovere non solo all'interno dei confini regionali e cantonali ma anche al loro esterno, facendo conoscere oltre Gottardo e in Italia le specificit脿 delle nostre terre. Per ritrovare le origini dell'azienda bisogna riandare all'estate del 1961, quando un gruppo di amici decide di riunire forze e fondi necessari per dar vita a Locarno a una nuova tipografia. Ufficialmente essa nasce il 22 luglio di quell'anno, giorno di costituzione di una societ脿 anonima che dichiara un capitale sociale di 150 mila franchi e che annovera nel suo Consiglio d'amministrazione anche Plinio Martini, scrittore valmaggese che qualche anno pi霉 tardi animer脿 la scena letteraria della Svizzera italiana. Prudente l'esordio: nei primi anni l'attivit脿 猫 essenzialmente quella di una piccola tipografia che impiega meno di una mezza dozzina di collaboratori. L'azienda 猫 insediata in un paio di locali del vecchio Palazzo Pax di Muralto, proprio di fronte alla Stazione FFS (猫 in virt霉 di questa vicinanza che le si dar脿 il nome di Tipografia Stazione). I primi lavori sono stampati commerciali, composti al piombo e impressi secondo i metodi di una tradizione che oggi 猫 ormai tramontata. Al titolare per貌 la sola attivit脿 di stampatore non basta: scopre la passione per i libri. Armando Dad貌 arriva all'editoria per il tramite di una conoscenza che si trasformer脿 in seguito in fertile amicizia: quella con il poeta e incisore Giovanni Bianconi, che gli propone di pubblicare un suo libro di etnografia regionale. La gratificazione provata nel 1965 all'uscita di Artigianati scomparsi conforta il giovane tipografo valmaggese nelle sue speranze e lo persuade a imboccare una strada certo difficile, irta di insidie e difficolt脿, ma fatta anche di vive soddisfazioni, di contatti umani e di intime comunanze. Di fondamentale importanza sar脿 l'incontro con Piero Bianconi, fratello di Giovanni: i suoi Occhi sul Ticino e Ticino com'era sono opere che 鈥� al di l脿 del successo di vendite quasi insperato 鈥� confermeranno Dad貌 nei suoi intendimenti culturali. Attivit脿 culturale, impegno civile Nel corso degli anni Settanta gli indirizzi della casa editrice si precisano, tanto che alcuni temi specifici segnano buona parte della produzione libraria di quegli anni. C'猫 soprattutto la partecipazione al dibattito civile di quel periodo, quando i ticinesi si accorgono delle 芦ferite禄 inferte alle loro terre da quasi trent'anni di sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, di urbanizzazione selvaggia, di svendita del territorio. 脠 nelle opere di Piero Bianconi, e di altri autori, che appare evidente la necessit脿 di ricuperare e difendere un patrimonio di civilt脿 contadina messo in pericolo (se non gi脿 largamente compromesso) da deleterie dinamiche economiche e sociali innescatesi in Ticino a partire dal secondo dopoguerra. L'interesse per la storia, le vicende e gli aspetti del passato 猫 confermato dal successo editoriale di diverse altre opere che appaiono in quegli anni: basti citare la Storia del Cantone Ticino di Giulio Rossi ed Eligio Pometta e le sue ventimila copie vendute. In quel periodo la casa locarnese ha ormai fissato solide radici. Parallelamente, il settore tipografico conosce una vera e propria rivoluzione tecnologica che porta alla soppressione del piombo per far posto a nuove tecniche di fotoriproduzione e, soprattutto, all'avvento dell'informatica. L'attivit脿 editoriale pu貌 cos矛 rafforzarsi e le pubblicazioni iniziano a ordinarsi in un programma coerente con gli indirizzi della casa. 脠 cos矛 che al principio degli anni Ottanta vengono avviate le collane de 芦Il Castagno禄 e de 芦L'Officina禄 : nella prima trovano posto testimonianze di autori del passato, mentre la seconda 猫 riservata a studi condotti secondo i pi霉 moderni criteri di ricerca. In particolare ne 芦Il Castagno禄 Dad貌 inizia sin da subito a proporre opere di autori come Karl Viktor von Bonstetten, Hans Rudolf Schinz e Otto Weiss, la cui traduzione e pubblicazione dar脿 un contributo fondamentale alla storiografia cantonale. Gli orizzonti si ampliano A partire dalla seconda met脿 degli anni Ottanta cresce l'impegno nel campo delle traduzioni e ci貌 apre nuove interessanti prospettive alla casa editrice locarnese: pur continuando nell'opera di valorizzazione del patrimonio culturale della Svizzera italiana, Dad貌 rivolge l'attenzione anche alla storia e alle letterature nazionali. Lo spettro quindi si allarga, tanto che a temi di interesse regionale si sovrappongono opere di portata pi霉 ampia, che riescono a guadagnarsi l'attenzione anche della stampa e del pubblico italiano. Gli anni Novanta sono stati segnati da una serie di iniziative che hanno profilato ancor maggiormente gli indirizzi culturali di Dad貌: tra queste si pu貌 senz'altro citare la collaborazione con la Pro Grigioni Italiano che ha portato alla nascita dell'omonima collana, la pubblicazione dei tre volumi dell' Introduzione al paesaggio naturale e dei nove dell' Atlante dell'edilizia rurale - in co-edizione con il Museo cantonale di storia naturale, rispettivamente con la Scuola tecnica superiore del Cantone Ticino - che risultano fra le opere pi霉 importanti apparse in Ticino in questi ultimi anni. Nel corso del decennio hanno visto la luce diverse nuove collane. Quella de 芦I Classici禄 , diretta da Carlo Carena, vanta gi脿 in catalogo una decina di capolavori della nostra civilt脿: citiamo il Libro di Giobbe , il Trattato sulla tolleranza di Voltaire, il Lamento della Pace di Erasmo da Rotterdam, la Storia della Colonna Infame del Manzoni, nonch茅 la nuova traduzione de I Vangeli , curata da un gruppo di insigni specialisti italiani, edizione che ha suscitato vasta e positiva eco anche nel mondo culturale italiano. Attenzione e interesse suscita pure la collana 芦Alea禄 , nella quale sono confluite raccolte di poeti di indiscusso valore come Piero Bigongiari, Jacques Dupin, Neuro Bonifazi, Fabio Muggiasca, Dubravko Pusek, Gilberto Isella, Ismail Kadar茅 e Giovanni Bonalumi. In particolare le raccolte di questi ultimi due autori hanno ottenuto significativi riconoscimenti dalla critica italiana: Kadar茅 con l'opera Le spiagge d'inverno , che ha vinto il Premio Regione Brianza nel 1996; Bonalumi con La traversata del Gottardo , una serie di traduzioni poetiche dal francese e dal tedesco che 猫 pure stata insignita del Premio Citt脿 di Monselice; un riconoscimento che, per quanto riguarda la traduzione, 猫 il pi霉 prestigioso dell'intera area italiana. Ma l'accresciuto impegno editoriale si 猫 concretizzato in diverse altre iniziative: 猫 il caso della collana 芦Il Cardellino禄 鈥� dove si ospitano opere letterarie di autori svizzeri e stranieri scelti secondo i criteri della variet脿 e dell'originalit脿 鈥� e quella de 芦I Sottili禄 che raccoglie testi in minore per quanto riguarda la forma editoriale ma di acuto e penetrante spessore intellettuale. Nel 1998, in occasione del 150掳 anniversario della costituzione dello Stato federale, 猫 poi stata inaugurata la collana intitolata 芦I Cristalli - Helvetia nobilis禄 , destinata ad opere di narrativa e di saggistica, mai tradotte finora o non pi霉 disponibili, di scrittori in prevalenza svizzeri di lingua tedesca, francese e romancia. Ai lettori italofoni sono stati finora proposti o sono in fase di preparazione capolavori come La Svizzera. Storia di un popolo felice di Denis de Rougemont e Il Santo di Conrad Ferdinand Meyer, Il dolore dei contadini di Corinna Bille, Adamo ed Eva di Charles-Ferdinand Ramuz, Dal Diario berlinese di Max Frisch e testi di molti altri scrittori di grande spessore letterario come Walser, Chappaz, Muschg, Tocqueville, Gotthelf, Jung, D眉rrenmatt, Zweig, Mme de Sta毛l e altri. Con La Svizzera tra origini e progresso di Peter von Matt, la collana ha raggiunto il traguardo dei cinquanta titoli pubblicati, e da allora l鈥檃ttivit脿 prosegue con rinnovato vigore. L'intendimento 猫 che questi testi contribuiscano a una riflessione sull'identit脿 elvetica e sul lungo cammino che ha portato al formarsi dello Stato attuale. Tra le ultime nate due collane che stanno portando grandi soddisfazioni all鈥檈ditore. Una 猫 芦La Rondine禄 , che raccoglie i migliori frutti della narrativa svizzero-italiana dell'Otto e Novecento, avviata nel 2000 con una nuova edizione del Signore dei poveri morti di Felice Filippini poi proseguita con l'uscita di Lungo la strada , originale raccolta di prose di Anna Gnesa, del Requiem per zia Domenica di Plinio Martini e da La cava della sabbia di Pio Ortelli come pure le nuove edizioni di Albero genealogico di Piero Bianconi e La voce del padre di Ugo Canonica, e l鈥檌nedito di Remo Beretta I giorni e la morte . La seconda nasce nel 2008 con La baronessa delle isole , di Daniela Calastri-Winzenried. 脠 芦La Betulla禄 che, sull'esempio di questa pianta pioniera, d脿 la possibilit脿 a scrittori non ancora affermati di proporsi al pubblico dei lettori. Recentissimo 猫 il varo della collana 芦Le Sfide della Svizzera禄 , curata dal politologo Oscar Mazzoleni, che vuole riflettere sulla realt脿 elvetica partendo da contributi di specialisti del settore. Non solo libri La diversificazione dell'attivit脿 editoriale ha portato Dad貌 ad entrare anche nel mondo della stampa periodica. Lo ha fatto dando il via alla pubblicazione di due periodici regionali: La Rivista del Locarnese e valli nel 1994 e Il Mendrisiotto nel 1999, che con gli anni si sono ampiamente affermate nel tessuto sociale locale, acquisendo una loro identit脿 e autorevolezza. Sulla scia del successo delle due riviste, gli ultimi anni hanno visto nascere due nuove pubblicazioni, La Turrita , destinata ai lettori del Bellinzonese e del piano di Magadino, e Il Ceresio , periodico del Luganese. Presente e futuro Nel ristretto mercato dell'editoria ticinese la produzione libraria della casa editrice Dad貌 猫 da considerarsi per molti versi eccezionale: oggi sono quasi una trentina i volumi che escono ogni anno con il suo marchio. Un marchio che 猫 garanzia di qualit脿, sia per il livello culturale delle pubblicazioni, sia per quel che riguarda l'eccellenza grafica del prodotto. Non 猫 un caso che alcune delle opere pubblicate a Locarno sono state insignite del 芦Premio Lago Maggiore禄 e che altre hanno vinto il concorso indetto dalla giuria de 芦I pi霉 bei libri svizzeri dell'anno禄, patrocinato dal Dipartimento federale dell'interno. Ma altri riconoscimenti hanno gratificato l'attivit脿 di Dad貌: nel 1991, in occasione del 700掳 della Confederazione, l'editore locarnese si 猫 visto assegnare la stampa e la pubblicazione del Dizionario delle letterature svizzere ; e ancor maggior prestigio ha portato alla casa l'edizione italiana del Dizionario Storico della Svizzera , monumentale opera di ricerca che 猫 partita nel 2002 e si 猫 conclusa nel 2014 con il tredicesimo volume. Un'operazione, questa, che ha sottoposto la casa editrice a un impegno non indifferente, tanto nella preparazione e nella stampa dei volumi, quanto nella promozione e diffusione. Ormai superato il mezzo secolo di vita, la casa editrice locarnese si ritrova in un momento che, se paragonato alla vita di un uomo, corrisponde alla maturit脿. Momento in cui l'esperienza e l'ormai piena coscienza della propria identit脿 inducono a profondere le migliori energie. Un obiettivo e una sfida. 脠 quanto si proporr脿 di fare la casa editrice nei prossimi anni: continuando ad offrire ai lettori delle opere di valore e qualit脿, cogliendo le voci pi霉 importanti della narrativa e della saggistica della Svizzera italiana, proponendo in traduzione quelle altrettanto significative delle altre culture nazionali, promuovendo infine le nostre specificit脿 culturali anche di l脿 dei limiti regionali, in Italia e in Europa. Servizi offerti Da oltre 50 anni la Tipografia Stazione SA 猫 attiva nel Locarnese. Grazie ai macchinari pi霉 moderni e al personale formato e competente siamo in grado di soddisfare anche le esigenze pi霉 particolari dei nostri clienti. Fra i servizi pi霉 richiesti: 鈥� Prospetti e depliant 鈥� Riviste 鈥� Fascicoli e libri 鈥� Buste e carta da lettere 鈥� Biglietti da visita 鈥� Bloc notes Se hai un鈥檌dea ma non sai come realizzarla, i nostri grafici sono a disposizione per dar forma alla tua creativit脿!

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