Posidonia: l’innovativo progetto di riforestazione marina che salvaguarda il polmone del Mediterraneo

La splendida cornice di Golfo Aranci, in Sardegna, ha ospitato la realizzazione di un innovativo piano per preservare l’ambiente ecologico costiero attraverso il ripristino di 100 mq di prateria di Posidonia oceanica.

da Carlo Andriani

pubblicato 19-05-2022

Il progetto rappresenta l’inizio di un’importante attività di rigenerazione del Mediterraneo per contrastare la scomparsa della Posidonia, tutelare la biodiversità e ripristinare il polmone blu del nostro mare.

Il tempo scandisce la successione degli eventi e il rapporto tra di essi. Una grandezza fisica fondamentale che, trascendendo la complessità che la caratterizza, apre innumerevoli riflessioni filosofiche, scientifiche e sociali.

Una variabile che, a seconda dei punti di vista, può costituire un ostacolo agli infiniti traguardi che vorremmo raggiungere nella vita ma anche una preziosa opportunità per rallentare i cambiamenti climatici e concedere alla Terra tutto il tempo che merita.

POSIDONIA: IL PROGETTO DI RIFORESTAZIONE MARINA

Sfortunatamente la crisi climatica e la perdita di biodiversità procedono inesorabili spingendo tutte le specie - umanità inclusa - verso un epilogo drammatico che, entro la fine del secolo, potrebbe risultare fatale.

Ed è proprio per questo che non c’è più tempo da perdere per assicurare un futuro globale sostenibile al pianeta attraverso azioni mirate volte a contrastare il cambiamento climatico e ripristinare gli ecosistemi come il progetto di riforestazione marina “Posidonia”: un innovativo piano per preservare l’ambiente ecologico costiero attraverso il ripristino di 100 mq di prateria di Posidonia oceanica nella splendida cornice di Golfo Aranci, in Sardegna.

"Con il progetto Posidonia vogliamo dimostrare che è possibile, se agiamo insieme, creare valore sul territorio, sensibilizzare e fornire una risposta concreta alla crisi climatica e alla perdita di biodiversità”, Mariasole Bianco, esperta di conservazione marina e Presidente di Worldrise.

FOTOGRAFIA DI Igor D'India,Worldrise

In occasione della conferenza stampa, tenutasi la scorsa settimana presso la sala consiliare del Comune di Golfo Aranci, noi di National Geographic siamo volati in Sardegna per seguire da vicino il progetto di riforestazione marina “Posidonia” realizzato da zeroCO2, startup italo-guatemalteca che sviluppa attività di riforestazione ad alto impatto sociale, e Worldrise, Onlus attiva per la conservazione e la valorizzazione dell’ambiente marino.

Le due realtà, unite dalla volontà comune di salvaguardare l’ambiente, hanno collaborato per fornire una soluzione concreta contro la crisi climatica e la perdita di biodiversità creando consapevolezza sull’importanza della Posidonia oceanica per il Mar Mediterraneo. Grazie al supporto dei partner e al patrocinio del Comune di Golfo Aranci e della Regione Sardegna, è stato possibile ripristinare 100 mq di prateria marina mettendo a dimora 2500 piante di Posidonia attraverso l’uso di materiali sostenibili e biodegradabili. 

Le operazioni di reimpianto delle talee di Posidonia oceanica sono state condotte nel corso di una settimana da operatori scientifici subacquei, sotto la direzione del Dott. Stefano Acunto dell’I.S.S.D. (International School for Scientific Diving), partner tecnico-scientifico del progetto.

FOTOGRAFIA DI Igor D'India,Worldrise

I benefici della Posidonia oceanica

La Posidonia oceanica è una pianta marina che cresce solo nel Mediterraneo. La sua distribuzione e la sua abbondanza sul fondale marino la rendono fondamentale per l’equilibrio ecologico costiero del Mare Nostrum.

Le Posidonie e in generale tutti gli ecosistemi vegetali marini sono infatti molto efficienti nella mitigazione dell’acidificazione delle acque e nello stoccaggio di carbonio. In particolare, la Posidonia trovandosi fino a 40 metri di profondità e catturando dunque la luce solare che penetra sott’acqua, è in grado di sviluppare il processo di fotosintesi clorofilliana mediante le sue lunghe e verdi foglie a nastro, contribuendo a produrre ossigeno, assorbire CO2 e contrastare l’effetto serra e l’erosione delle coste. Grazie alla loro diffusione, le praterie hanno un ruolo principale anche nel garantire e difendere la biodiversità della fauna marina: un ettaro di prateria può ospitare fino a 350 specie diverse di creature marine, residenti o migranti, offrendo rifugio e nutrimento a crostacei, pesci e a numerose altre specie di elevata importanza ambientale ed economica.

Negli ultimi 50 anni le praterie di Posidonia oceanica, che hanno visto una tendenza generale al declino della loro diffusione, della copertura e densità di talee,  sono tra gli ecosistemi più minacciati del pianeta. Questa perdita è causata principalmente dall’antropizzazione e dalle conseguenze ad essa legate come l’inquinamento e il sovrasfruttamento dei fondali, la pesca a strascico, l'ancoraggio, l'overfishing e il riscaldamento globale. Ed è proprio per questo che progetti, come quello a cui abbiamo assistito in prima persona in Sardegna, si rivelano fondamentali per tutelare l’ecosistema marino, sensibilizzare giovani e adulti - attraverso iniziative di educazione ambientale nelle scuole locali - e rispettare la salute del Pianeta in virtù del Decennio Delle Nazioni Unite per il Ripristino degli Ecosistemi 2021/2030.

Grazie al supporto dei partner e al patrocinio del Comune di Golfo Aranci e della Regione Sardegna, è stato possibile ripristinare 100 mq di prateria marina, mettendo a dimora 2500 piante di Posidonia.

FOTOGRAFIA DI Igor D'India,Worldrise

Il progetto di riforestazione marina

Nelle splendide acque della Sardegna, zeroCO2 e Worldrise ci hanno condotto alla scoperta della Posidonia oceanica mostrandoci, passo dopo passo, tutte le fasi del progetto di riforestazione marina: dalla raccolta delle talee in mare aperto e la scelta del luogo del trapianto al posizionamento delle stuoie biodegradabili in fibra di cocco, il reimpianto e la manutenzione periodica. Ma occorre fare un passo indietro per comprendere tutte le sfide di un piano tanto innovativo quanto fondamentale per preservare l’ambiente ecologico costiero.

Le operazioni di reimpianto delle talee di Posidonia oceanica, recuperate da quelle espiantate dalle mareggiate, sono state condotte nel corso di una settimana da operatori scientifici subacquei, sotto la direzione del Dott. Stefano Acunto dell’I.S.S.D. (International School for Scientific Diving), partner tecnico-scientifico del progetto: “Questa prima attività di rigenerazione marina nelle splendide acque della Sardegna è per noi motivo di grande orgoglio” - ha dichiarato Andrea Pesce, fondatore di zeroCO2 -  “Spesso quando pensiamo ai problemi ecologici legati al mare ci viene in mente l’inquinamento da plastiche e microplastiche. Purtroppo però l’impronta umana non si ferma qui, l’acidificazione delle acque, la scomparsa della biodiversità e l’innalzamento dei mari ne sono la prova. Oggi con il progetto Posidonia abbiamo voluto comunicare un messaggio che spero venga ascoltato da giovani, aziende ed enti che vogliono mettersi in gioco e attivarsi per un futuro migliore”.

La Posidonia oceanica è una pianta marina che cresce solo nel Mediterraneo. La sua distribuzione e la sua abbondanza sul fondale marino la rendono fondamentale per l’equilibrio ecologico costiero.

FOTOGRAFIA DI Igor D'India,Worldrise

Mariasole Bianco, esperta di conservazione marina e Presidente di Worldrise, ha continuato: "È tempo di guardare oltre e agire non solo per lo sviluppo sostenibile ma per il ripristino degli ecosistemi. Con il progetto Posidonia vogliamo dimostrare che è possibile, se agiamo insieme, creare valore sul territorio, sensibilizzare e fornire una risposta concreta alla crisi climatica e alla perdita di biodiversità”.

Il Sindaco di Golfo Aranci Mario Mulas ha infine sottolineato: “Consapevoli come siamo che ci sarà sviluppo turistico duraturo solo se riusciremo a conservare il nostro ambiente e, in particolare, il nostro mare, abbiamo sposato subito le proposte di Worldrise e zeroCO2 che hanno condotto una campagna di riforestazione della Posidonia”.

Il progetto, che continuerà nei prossimi tre anni attraverso un attento piano di monitoraggio, rappresenta l’inizio di un’importante attività di rigenerazione per contrastare la scomparsa della Posidonia, tutelare la biodiversità e ripristinare il polmone blu del nostro mare.

Il progetto Posidonia è un'iniziativa di zeroCO2 e Worldrise realizzata con il contributo scientifico di I.S.S.D. - International School for Scientific Diving, con il Patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e il Patrocinio del Comune di Golfo Aranci e grazie al supporto dei Partner consultabili sui siti zeroCO2 e Worldrise.