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Politica energetica dell’Unione europea

L’articolo 194 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) stabilisce che l’energia costituisce una competenza condivisa tra gli Stati membri dell’Unione e l’Unione europea. Tuttavia, ciascuno Stato membro ha il diritto di determinare le condizioni per lo sfruttamento delle proprie risorse energetiche e di scegliere tra le diverse fonti di energia e la struttura generale del proprio approvvigionamento energetico.

Gli obiettivi principali della politica energetica dell’Unione europea sono:

  • la garanzia del buon funzionamento del mercato dell’energia;
  • la garanzia della sicurezza dell’approvvigionamento energetico;
  • la promozione dell’efficienza energetica e del risparmio energetico nonché dello sviluppo di forme di energia nuove e rinnovabili;
  • la promozione dell’interconnessione delle reti energetiche.

A dicembre 2019, la Commissione europea ha presentato il «Green Deal europeo», ovvero la sua tabella di marcia volta a rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Tale tabella di marcia si prefigge di migliorare la sostenibilità e la competitività dell’Unione europea, e di garantire che la transizione avvenga in maniera equa e inclusiva.

Tra gli impegni dell’Unione figura la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, nell’ambito delle riduzioni necessarie da effettuarsi da parte di tutti i paesi sviluppati in quanto gruppo. La « tabella di marcia per l’energia 2050 » della Commissione esamina le sfide da affrontare per conseguire l’obiettivo di decarbonizzazione dell’Unione europea, assicurando al contempo la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e la competitività.

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