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All’interno dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, l’obiettivo della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale è di assicurare elevati livelli di sicurezza per i cittadini dell’Unione Europea (UE) prevenendo e reprimendo il crimine, il razzismo e la xenofobia. A questo settore è dedicato il titolo V del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (capitoli I, IV e V).
La cooperazione di polizia e giudiziaria dell’UE in materia penale si esprime in tre forme:
La cooperazione è attuata con l’aiuto delle agenzie dell’UE come Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust), Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione nell'attività di contrasto (Europol) e la rete giudiziaria europea.
La cooperazione tra magistratura opera principalmente attraverso un meccanismo chiamato reciproco riconoscimento delle sentenze e delle decisioni giudiziarie (ad esempio nel settore della detenzione e del trasferimento di detenuti, mandato d’arresto europeo, l’ordine europeo d'indagine penale (OEI), la confisca e il congelamento dei beni, e pena pecuniaria).
Nel giugno del 2022, il Consiglio dell’Unione europea ha adottato una raccomandazione relativa alla cooperazione operativa di polizia. La raccomandazione adottata stabilisce una serie di norme per la cooperazione operativa tra funzionari di polizia che sono in servizio in un altro Stato membro o partecipano a operazioni congiunte. Essa comprende in particolare:
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